Notte fredda d'inverno, notte forse stellata
ma fa caldo in reparto di fronte alla colata
sette uomini in gabbia sette tute bagnate
ma di certo è un miraggio: sono cose passate
come il sociologo spiega non ci sono più padroni
non ci sono più sfruttati siam tutti consumatori
anche la gente conferma non li si vede in Tv
quelli che fanno fatica quindi c'erano e non ci son più
Dieci ore di fila dentro a questo miraggio
e non è ancora finita bisogna farsi coraggio
improvviso un fragore una luce di morte
davanti al forno il calore è mille volte più forte
Sette uomini ciechi urlo che tutto sconvolge
hanno la carne che cuoce, la loro pelle si scioglie
in questa sera d'inverno dicono alla TV
che oggi son ritornati quelli che nn c'eran più
Dopo il consiglio all'acquisto di qualche nuovo assorbente
li senti dire confusi che ancora si muore per niente
il giornalista d'assalto promette la verità
ma ricordando a chi piange "pausa pubblicità"
Il sindacato s'indigna aumenterà la sanzione
ma con giudizio accortezza prima c'è la produzione
E certo l'intellighenzia con decisine e coraggio
affronterà la questione e brinderà qualche saggio
Mentre sul palco si recita chi la pietà e chi i proclami
fuori si suda e si muore ieri come domani
già passa l'onda e sul palco l'eco si fa più lontana
ci vuole un nuovo spettacolo non più di seconda mano
Anche il partito è d'accordo premono nuove questioni
qui c'è un'urgenza che avanza le liste per le elezioni
e un'altra sera d'inverno c'è la conferma in TV
quelli che eran tornati c'erano e non ci son più
ma fa caldo in reparto di fronte alla colata
sette uomini in gabbia sette tute bagnate
ma di certo è un miraggio: sono cose passate
come il sociologo spiega non ci sono più padroni
non ci sono più sfruttati siam tutti consumatori
anche la gente conferma non li si vede in Tv
quelli che fanno fatica quindi c'erano e non ci son più
Dieci ore di fila dentro a questo miraggio
e non è ancora finita bisogna farsi coraggio
improvviso un fragore una luce di morte
davanti al forno il calore è mille volte più forte
Sette uomini ciechi urlo che tutto sconvolge
hanno la carne che cuoce, la loro pelle si scioglie
in questa sera d'inverno dicono alla TV
che oggi son ritornati quelli che nn c'eran più
Dopo il consiglio all'acquisto di qualche nuovo assorbente
li senti dire confusi che ancora si muore per niente
il giornalista d'assalto promette la verità
ma ricordando a chi piange "pausa pubblicità"
Il sindacato s'indigna aumenterà la sanzione
ma con giudizio accortezza prima c'è la produzione
E certo l'intellighenzia con decisine e coraggio
affronterà la questione e brinderà qualche saggio
Mentre sul palco si recita chi la pietà e chi i proclami
fuori si suda e si muore ieri come domani
già passa l'onda e sul palco l'eco si fa più lontana
ci vuole un nuovo spettacolo non più di seconda mano
Anche il partito è d'accordo premono nuove questioni
qui c'è un'urgenza che avanza le liste per le elezioni
e un'altra sera d'inverno c'è la conferma in TV
quelli che eran tornati c'erano e non ci son più
inviata da Dq82 - 6/4/2022 - 12:46
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in ricordo dei morti sul lavoro alla ThyssenKrupp
È da poco passata l'una del 6 dicembre 2007, quando, sulla linea 5 dell'acciaieria Tyssen Krupp di Torino si sviluppa un incendio. Poi un'esplosione, un'onda di fuoco, sette operai trasformate in torce umane. Indignazione, esecrazione, parole... per qualche giorno.
Da allora altre migliaia di morti sul lavoro, e, ogni tanto, indignazione e parole... parole... per qualche giorno.
Ecco le canzoni che ne parlano:
Siamo gli operai Fabrizio Varchetta,
7 Casa del Vento,
Quelli della Thyssen Krupp Andrea Sigona,
Thyssen Krupp, in memory of Francesco Chiummento,
Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen] Coro Le Cence Allegre,
Miraggio d'inverno Andrea Polini