Che fa, che fa, che fa, che fa
Se tra di noi c'è una piccola differenza d'età
Che fa, che fa, che fa, che fa
Se siamo diversi da chi in città
Cammina per mano, non respira piano
Né si vergogna di mostrare
Con chi gli piace far l'amore
Mentre noi, ghettizzati, additati
Viviamo di notte
Se ci vedono son botte
Sugli occhi, sul viso, sulle tue splendide mani
Per non farci più scrivere
O vedere il domani
Prigionieri del presente
In una guerra inesistente
Trasformo dal fango
Le loro bombe in colombe
Con te
Sei tu
Che fa, che fa, che fa, che fa
Se siamo la mela rubata
Senza l'altra metà
Che fa, che fa, che fa, che fa
Se abbiamo due corpi uguali
Gemelli, due specchi
Di labbra, di seni, di capelli raccolti
A scoprire le orecchie
Sentire gli insulti
Tu che non temi
I rumori e gli spari
Trasformi dal fango
Le loro bombe in colombe
Con me
Sei tu
Se tu che sai di oceano e camomilla
Mi ripieghi e mi ascolti
E sono conchiglia
Se tra di noi c'è una piccola differenza d'età
Che fa, che fa, che fa, che fa
Se siamo diversi da chi in città
Cammina per mano, non respira piano
Né si vergogna di mostrare
Con chi gli piace far l'amore
Mentre noi, ghettizzati, additati
Viviamo di notte
Se ci vedono son botte
Sugli occhi, sul viso, sulle tue splendide mani
Per non farci più scrivere
O vedere il domani
Prigionieri del presente
In una guerra inesistente
Trasformo dal fango
Le loro bombe in colombe
Con te
Sei tu
Che fa, che fa, che fa, che fa
Se siamo la mela rubata
Senza l'altra metà
Che fa, che fa, che fa, che fa
Se abbiamo due corpi uguali
Gemelli, due specchi
Di labbra, di seni, di capelli raccolti
A scoprire le orecchie
Sentire gli insulti
Tu che non temi
I rumori e gli spari
Trasformi dal fango
Le loro bombe in colombe
Con me
Sei tu
Se tu che sai di oceano e camomilla
Mi ripieghi e mi ascolti
E sono conchiglia
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Testo e musica di Francesca Siano.
Interpretato in modo intenso, il brano è una denuncia contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale. In un mondo ancora oggi troppo spesso arretrato, è giusto che il messaggio passi attraverso le canzoni. Le parole creano un’immagine chiara e forte che si riproduce immediatamente nella mente durante l’ascolto del brano. “Che fa se siamo diversi da chi in città cammina per mano, non respira piano né si vergogna di mostrare con chi gli piace far l’amore. Mentre noi, ghettizzati, additati, viviamo di notte: se ci vedono son botte sugli occhi, sul viso”.
Una canzone d’amore: trasforma le bombe, ovvero i giudizi della gente, in colombe libere di amarsi e vivere il proprio lieto fine.
Francamente: “Bombe in colombe” il nuovo singolo contro i pregiudizi