Piovono bombe stanotte, non sono stelle che cadono giù
Vedo le luci sul ponte, urla di donne che arrivano qui
Stringimi forte le mani non vedi che tremo e tremi anche tu
Fosse anche l’ultima notte la passo così
Amore abbracciami che voglio stringerti
Per non sentire più quel freddo che frantuma il cielo
E uccide pure me
La guerra ha un rumore insopportabile
Piovono bombe stanotte, non sono stelle che cadono giù
Partono gli uomini al fronte e gl’innocenti non giocano più
Tu stringimi forte le mani, non vedi che tremo e tremi anche tu
Fosse anche l’ultima notte la passo così
Amore abbracciami che voglio stringerti
Per non sentire più quel freddo che frantuma il cielo
E uccide pure me
La guerra ha un rumore insopportabile
Ho chiuso gli occhi stanotte e quelle bombe non cadono più.
Vedo le luci sul ponte, urla di donne che arrivano qui
Stringimi forte le mani non vedi che tremo e tremi anche tu
Fosse anche l’ultima notte la passo così
Amore abbracciami che voglio stringerti
Per non sentire più quel freddo che frantuma il cielo
E uccide pure me
La guerra ha un rumore insopportabile
Piovono bombe stanotte, non sono stelle che cadono giù
Partono gli uomini al fronte e gl’innocenti non giocano più
Tu stringimi forte le mani, non vedi che tremo e tremi anche tu
Fosse anche l’ultima notte la passo così
Amore abbracciami che voglio stringerti
Per non sentire più quel freddo che frantuma il cielo
E uccide pure me
La guerra ha un rumore insopportabile
Ho chiuso gli occhi stanotte e quelle bombe non cadono più.
inviata da ATMOSFERE POPOLARI - 17/3/2022 - 13:19
×
“Piovono bombe”, il rumore assordane della guerra nella canzone del cantautore reggino Michelangelo Giordano. Un canto di dolore e di speranza, la guerra vista attraverso gli occhi di chi vive e resiste sotto un cielo di bombe. È un racconto che gela il sangue, che stringe il cuore quello che narra il cantore calabrese Michelangelo Giordano in una canzone pubblicata sui social network proprio in queste ore. Sembrerebbe un romanzo ambientato nella seconda guerra mondiale, se non fosse che a migliaia di chilometri stiamo assistendo ad un altro reale dramma che ci riporta indietro di oltre settant’anni.
“Piovono bombe stanotte, non sono stelle che cadono giù. Vedo le luci sul ponte…urla di donne che arrivano qui…”, questo è solo l’incipit della canzone intitolata “Piovono bombe”, scritta dal cantautore Michelangelo Giordano in una di queste notti insonni non solo per lui, ma per tutti coloro che provano sgomento difronte all’ignoto in cui ci catapulta questo periodo storico così amaro. Nel video live pubblicato in rete, le parole del brano si muovono tra le note pizzicate della chitarra di Michelangelo e l’armonia avvolgente della fisarmonica suonata dal Maestro Adolfo Zagari. Una canzone che lascia senza fiato, che racconta il dramma di un intero popolo attraverso la storia individuale di chi cerca coraggio e speranza nell’amore, mentre fuori “Piovono bombe”.
"Piovono bombe", il canto di dolore e di speranza del cantore reggino Michelangelo Giordano