È un uomo che vive di foreste
d'aria piena di voli d'aquile,
conquista vette e tocca il sole,
lui beve neve, parla alle stelle
e spazia il tempo.
Corre, anela, sta.
Devia i ruscelli,
veglia e sonno è tutto un sogno.
è un uomo solo e senza armi.
Un pomeriggio su una salita perse la vita.
Più niente in quel lungo silenzio
turbava la mia anima esperta.
Un coro di chitarre infelici
cantava per disperdere l'odio.
Sopra una collina era il più alto,
il più bello, irraggiungibile.
Ai suoi piedi c'era il deserto,
ormai la folla si era saziata
con le preghiere.
Là c'è sempre un Uomo in verticale
che non tocca mai la terra,
talvolta scende da una croce
ma dopo poco su una salita sconosciuta
perde la vita.
Un concerto di chitarre arriva e suona
molto amaro.
Anche stasera da qualche parte
c'è qualche Cristo
che sale stanco
e senza scampo
una salita.
d'aria piena di voli d'aquile,
conquista vette e tocca il sole,
lui beve neve, parla alle stelle
e spazia il tempo.
Corre, anela, sta.
Devia i ruscelli,
veglia e sonno è tutto un sogno.
è un uomo solo e senza armi.
Un pomeriggio su una salita perse la vita.
Più niente in quel lungo silenzio
turbava la mia anima esperta.
Un coro di chitarre infelici
cantava per disperdere l'odio.
Sopra una collina era il più alto,
il più bello, irraggiungibile.
Ai suoi piedi c'era il deserto,
ormai la folla si era saziata
con le preghiere.
Là c'è sempre un Uomo in verticale
che non tocca mai la terra,
talvolta scende da una croce
ma dopo poco su una salita sconosciuta
perde la vita.
Un concerto di chitarre arriva e suona
molto amaro.
Anche stasera da qualche parte
c'è qualche Cristo
che sale stanco
e senza scampo
una salita.
inviata da Riccardo Venturi - 13/9/2007 - 00:23
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Testo di Piero Ciampi
Musica di Ciampi - Pavone - R.Ciampi - Marchetti
Album: Andare Camminare Lavorare
Rieccoci a noi due, Ciampi Piero, pure sulle CCG. Tanto sei ufficialmente risorto dal 18 novembre 2005, e quindi ti posso anche scrivere, motonave "Arrivederci" in navigazione e in avventura. Ti scrivo, oggi, a proposito di questa canzone che ho appena inserito in questo sito di canzoni contro la guerra, antimilitariste, pacifiste, insomma una roba così, non te la sto neanche a spiegare troppo. Tanto o ci siamo capiti, o non te ne frega un cazzo. Ce l'ho voluta mettere perché parla di questo Cristo "solo e senz'armi", parla di di un coro di chitarre infelici che cantavano per disperdere l'odio. Cosa mi stai dicendo, Piero? Parla più forte. Parlaci di questo Cristo che siamo tutti quanti noi. Parlaci di queste nostre salite, di come siamo stasera da qualche parte. E non voglio forzarti in nessun modo, in nessuno. Soli e senz'armi, siamo. Ecco le chitarre. Eccoci sulla nostra salita di uomini. Ci rivediamo a Natale, che come tutti sanno è il ventiquattro. Riccardo.