Con il vento d'occidente nascerai
Il dubbio, il tuo coraggio e la tua forza
Il tramonto ti chiedeva le parole
Per spiegarti dove va a cacciarsi il sole
Le certezze a buon mercato della gente
S'annegavano al di là dell'orizzonte
Ore otto del tre agosto, prendi il mare
I tuoi occhi sono stanchi d'aspettare
Vento, che gonfi la sua vela
Stella, che illumini la sera
Se l'uomo smette di tremare
Non c'è buio che lo può fermare
Ma la strada sull'acqua, oltre i vecchi confini
Può portare mercanti, soldati e assassini!
Vento che gonfi la sua vela...
E fu un grido, un grido forte come il vento
A stracciare mille dubbi in un momento
Hai pregato Dio in ginocchio a voce muta
Con la croce su una terra sconosciuta!
Vento, che gonfi la sua vela
Stella, che illumini la sera
Se l'uomo smette di tremare
Non c'è buio che lo può fermare
Ma la strada sull'acqua, oltre i vecchi confini
Può portare mercanti, soldati e assassini!
Marinai, raccolti ai margini del giorno
Chi vi manda sta aspettandovi al ritorno
Per la luce che portate ha pronto un velo
Per dividersi in silenzio terra e cielo
Marinai, raccolti ai margini del mondo
Ascoltate ancora il canto di Colombo
L'amarezza di chi ha vinto l'infinito
Di chi l'oro ed il potere hanno tradito
Il dubbio, il tuo coraggio e la tua forza
Il tramonto ti chiedeva le parole
Per spiegarti dove va a cacciarsi il sole
Le certezze a buon mercato della gente
S'annegavano al di là dell'orizzonte
Ore otto del tre agosto, prendi il mare
I tuoi occhi sono stanchi d'aspettare
Vento, che gonfi la sua vela
Stella, che illumini la sera
Se l'uomo smette di tremare
Non c'è buio che lo può fermare
Ma la strada sull'acqua, oltre i vecchi confini
Può portare mercanti, soldati e assassini!
Vento che gonfi la sua vela...
E fu un grido, un grido forte come il vento
A stracciare mille dubbi in un momento
Hai pregato Dio in ginocchio a voce muta
Con la croce su una terra sconosciuta!
Vento, che gonfi la sua vela
Stella, che illumini la sera
Se l'uomo smette di tremare
Non c'è buio che lo può fermare
Ma la strada sull'acqua, oltre i vecchi confini
Può portare mercanti, soldati e assassini!
Marinai, raccolti ai margini del giorno
Chi vi manda sta aspettandovi al ritorno
Per la luce che portate ha pronto un velo
Per dividersi in silenzio terra e cielo
Marinai, raccolti ai margini del mondo
Ascoltate ancora il canto di Colombo
L'amarezza di chi ha vinto l'infinito
Di chi l'oro ed il potere hanno tradito
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Testo di Ricky Gianco e Gianni Nebbiosi
Musica di Fernando Fera
Per la presentazione dell'album vedi Israele.
“Cristoforo Colombo” pone un timido accento sull’oppressione coloniale e sui rischi della globalizzazione.
da Classic rock