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Caduti di Alfonsine

Giacomo Toni
Lingua: Italiano


Giacomo Toni

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2020
Canzoni sul Senio
senio

1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it


Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi



Dedicata a Maria Bartolotti.
In memoria di: Terzo Lori, Amos Calderoni, Domenico Camillini, Pasquale Fattini, Flavio Foschi, Orsano Grassi, Rolando Murras, Angelo Manucci, Giorgio Sereghin, Sergio Sereghin, Mauro Tosi, Vittorio Tesei, Francesco Versari, un Ignoto.

Nell'aprile del 1944, quando le unità corazzate tedesche della "Hermann Goering", affiancate da truppe della repubblichina fascista di Salò, investirono la valle del Bidente, il comando della "Romagna" ordinò di coprire il ripiegamento della Brigata. Il giovanissimo comandante Calderoni e il commissario politico Lori disposero i garibaldini su un'altura sopra Biserno. Qui si opposero, per ore, agli assalti dei tedeschi sino a quando caddero combattendo. Fin dall’alba si batterono a Biserno i 40 partigiani della 12° Compagnia che sgominarono ben 12 assalti accompagnati dal fuoco di artiglieria, mortai e mitragliatrici. Per alcune ore riuscirono, sacrificando la propria vita, a bloccare l’avanzata nemica permettendo al resto della Brigata di ripiegare su posizioni favorevoli, limitando notevolmente le perdite. Per il fulgido esempio di valore e di ardimento senza pari e di capacità di comando, agli alfonsinesi Amos Calderoni e Terzo Lori fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare, la più alta onorificenza dello Stato. La Battaglia di Biserno non fu una battaglia persa. Anzi: essa raggiunse lo scopo di permettere alla Brigata di sganciarsi e di riorganizzarsi, continuando a combattere fino alla Liberazione.- Maria Bartolotti, dopo la morte del fidanzato Terzo Lori, continuò la sua attività di partigiana, contribuendo assieme ad altre numerose donne alla creazione di una efficiente rete di staffette aggregata ai gruppi partigiani coordinati da Arrigo Boldrini (Bulow). Con la formazione della 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini" aggregata al Gruppo di Combattimento "Cremona" all'inizio del 1945 Maria ad Giazòl continuò a operare sul fronte in ausilio ai partigiani combattenti sino alla Liberazione. A suo nome è stata intitolata la scuola primaria di Savarna, frazione del comune di Ravenna, sua località di residenza. (dalla testimonianza di Luigi Pattuelli - Profes)
Bella mia che corri in bicicletta
Nascondi il mio messaggio nel cestino
E se è vero che c’è un Dio, chiedi il mio perdono
Se mi tocca di fare l’assassino.

Ma se dio non s’è schifato di vedere
Sventolare la bandiera nera
Io che ne ho abbastanza ho un nome di battaglia
E vado a morire questa sera.

Bella mia che hai fatto la staffetta
Corri ad Alfonsine a mezzogiorno
E mettiti seduta vicino alla mia mamma
E dille che non farò ritorno.

All’alba, quaranta partigiani
Resisteranno a chi li vuole rastrellare
E qui non cederanno il passo agli invasori
Finché un uomo sarà in grado di sparare.

Verranno all’assalto le brigate
Verranno da tutta la Romagna
E getteranno un fiore sui corpi insanguinati
Di chi avrà difeso la montagna.

Cantate le canzoni alle bambine
Portatele per tutto il continente
Libere nel mondo senza più confine
Nel nome dei ribelli, caduti di Alfonsine.

E se la dignità degli italiani
Sarà perduta ancora come ora
Cercatela nel sangue di questi partigiani
Caduti di vent’anni con l’arma nelle mani.

Bella mia che piangi in riva al fiume
Fai presto a trovarti un nuovo amore
Scegliti il più bello che vedrai passare
Col fazzoletto rosso e il tricolore.

Chiamate quelle strade con i nomi
Dei caduti sotto al fuoco dei nemici
E se risoffia al vento l’arbitrio dei peggiori
Tornate alle mitragliatrici.

inviata da Dq82 - 28/8/2021 - 19:05




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