Vagate poeti fra i tramonti del sud,
nei vespri bagnati di sole,
su strade sfumate di vento e urlate,
alle feconde fonti di bellezza,
il vostro sentimento,
l'istinto perenne dei vostri animi
Come scintille di sale bruciate,
poeti gli orti arati alla guerra
e siatene il debbio il fuoco,
faville di dubbio nell'ombra latebra
distesa sopra la terra
Siate i fuggiaschi
le puttane i malati
siate i bambini di strada
gli sfruttati i banditi
gli sfollati i feriti
gli ultimi i ciechi
doloranti mutilati colpiti
Come esuli nei vostri paesi
poeti siate gli eretici
i disertori dei pantani d'argilla sciolta
e laido imprecare rivolta
siate i cantori dei perdenti
dissonanza nei cuori dei potenti
Di quest'orba convinzione siate l'indugio
Il tarlo pensiero
il controverso nel comune condannare
siate l'errore, figlio d'errare
nell'ora dell'odio
siate il no il diverso
In questo sicario inferno
siate gli arcangeli
nell'ebbrezza fumosa tempesta
siate di luce i guerrieri
fulgido faro di questi sentieri
nella funerea fuliggine
che già conobbe l'ieri
E nella votata notte nuda e mendace
per i potenti discesa
orgia di stupri fallace boriosa
torbida atroce e nebbiosa
siatene il nuovo risveglio
del sogno suo figlio
E vagate poeti
tenendo per mano il desiderio
l'intima essenza del vostro sapere
e andate per viee per mari
e salvate l'edera dal fango
l'edera dal fango
La pace non è solo silenzio delle armi, non è neppure il semplice raggiungimento della giustizia.
La pace è comunione, la pace è condivisione.
E’ condividere col fratello gioie e dolori, progetti e speranze.
E’ portare gli uni i pesi degli altri, con la tenerezza del dono.
La pace è cammino in salita e sarà operatore di pace chi parte gioiosamente per raggiungere quella mèta
nei vespri bagnati di sole,
su strade sfumate di vento e urlate,
alle feconde fonti di bellezza,
il vostro sentimento,
l'istinto perenne dei vostri animi
Come scintille di sale bruciate,
poeti gli orti arati alla guerra
e siatene il debbio il fuoco,
faville di dubbio nell'ombra latebra
distesa sopra la terra
Siate i fuggiaschi
le puttane i malati
siate i bambini di strada
gli sfruttati i banditi
gli sfollati i feriti
gli ultimi i ciechi
doloranti mutilati colpiti
Come esuli nei vostri paesi
poeti siate gli eretici
i disertori dei pantani d'argilla sciolta
e laido imprecare rivolta
siate i cantori dei perdenti
dissonanza nei cuori dei potenti
Di quest'orba convinzione siate l'indugio
Il tarlo pensiero
il controverso nel comune condannare
siate l'errore, figlio d'errare
nell'ora dell'odio
siate il no il diverso
In questo sicario inferno
siate gli arcangeli
nell'ebbrezza fumosa tempesta
siate di luce i guerrieri
fulgido faro di questi sentieri
nella funerea fuliggine
che già conobbe l'ieri
E nella votata notte nuda e mendace
per i potenti discesa
orgia di stupri fallace boriosa
torbida atroce e nebbiosa
siatene il nuovo risveglio
del sogno suo figlio
E vagate poeti
tenendo per mano il desiderio
l'intima essenza del vostro sapere
e andate per viee per mari
e salvate l'edera dal fango
l'edera dal fango
La pace non è solo silenzio delle armi, non è neppure il semplice raggiungimento della giustizia.
La pace è comunione, la pace è condivisione.
E’ condividere col fratello gioie e dolori, progetti e speranze.
E’ portare gli uni i pesi degli altri, con la tenerezza del dono.
La pace è cammino in salita e sarà operatore di pace chi parte gioiosamente per raggiungere quella mèta
inviata da Dq82 - 17/5/2021 - 11:02
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