Un altro inverno è passato
E come sempre ci ha spezzato le ossa
Qui solo buio e cemento
E quando piove si sentono echi di una vita lontana
Il mio compagno di cella ha sgozzato sua figlia
E ogni notte si sveglia gridando: "Graziella"
E nei momenti di noia
Il mare è in una conchiglia
Se avvicini l'orecchio senti che meraviglia
Fa passare la notte in un lampo
Rinchiuso a Rebibbia
Un'altra estate è passata
Ma queste sbarre non assomigliano ai fiori
Ora mi cadono i denti
Ho un serpente davanti
E bisbiglia parole del mondo là fuori
Il mio compagno di cella si è tagliato le vene
E nella tasca un biglietto: "Addio mondo infame"
E nei momenti di noia
Io disegno sui muri
Faccio un arcobaleno, ma non uso i colori
Con la mente io plasmo la luce
Qui dentro Rebibbia
E come sempre ci ha spezzato le ossa
Qui solo buio e cemento
E quando piove si sentono echi di una vita lontana
Il mio compagno di cella ha sgozzato sua figlia
E ogni notte si sveglia gridando: "Graziella"
E nei momenti di noia
Il mare è in una conchiglia
Se avvicini l'orecchio senti che meraviglia
Fa passare la notte in un lampo
Rinchiuso a Rebibbia
Un'altra estate è passata
Ma queste sbarre non assomigliano ai fiori
Ora mi cadono i denti
Ho un serpente davanti
E bisbiglia parole del mondo là fuori
Il mio compagno di cella si è tagliato le vene
E nella tasca un biglietto: "Addio mondo infame"
E nei momenti di noia
Io disegno sui muri
Faccio un arcobaleno, ma non uso i colori
Con la mente io plasmo la luce
Qui dentro Rebibbia
inviata da Alberto Scotti - 29/3/2021 - 02:49
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