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An dà là

Mànran


Mànran

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[2017]
Henderson-Innes
Album / Albumi: An dà là



In questi giorni di assalti ai campidogli, di uomini-bisonte e di grandi americhe finite nella polvere, una singolare canzone scritta nel 2017 metà in gaelico scozzese e metà in un inglese solenne sul quale è necessario ragionare un po'. I Mànran sono un gruppo scozzese attivo fin dal 2010 (mànran è una parola gaelica che significa qualcosa come “suono armonioso” o “melodioso”). L'anno dopo l'elezione di Donald Trump, tutto era già oltremodo chiaro su come sarebbe andata a finire; e così, anche con la gentile collaborazione di un virus e dei cosiddetti “social”, siamo finalmente entrati nel XXI Secolo. Nel 2017 i Mànran pubblicano l'album (il loro terzo in studio) di cui questa canzone è la title song: un'autentica maledizione celtica su Donald Trump, una lamentazione sul passato e un inno per il futuro. Una canzone di disperazione e di speranza. [RV]

Seo mar chunna sùilean òga
Ro-hò, thugaibh, thugaibh i-rì
A dh'fhairich saoghal bha trom, fo-bhròn
Ro-hò hì-o, hì-o

'S mi a' dìreadh sleibhtean Tìr na Fèinne
'S a tearnadh coiltean bhailtean cèine.

Ana-ceartas air a chlèith,
Tha an t-àm ann 'son a chuir an cèill

When those in power know no shame
The truth's by any other name.

'S bochd am beartas a thig gun truas
Tha an teanga blàth; tha 'n crìdhe fuar.

A' Dhòmhnaill Iain thar a' chuain
Nach èisd thu ris an fhìrinn bhuaine?

Fawning legions, empty songs
Can't hide a life of bitter wrongs

'S olc do bhriathran gràineil, faoine
A thruailleadh mathas a chinne-daonna

As pain and terror cloud the view
The faceless steal the world we knew

Tha an dà là a'tighinn air an t-saoghal
Cò thèid an cuibhreach, cò bhios saor?

The bonds of blame can be undone
For the innocence of those to come.

Thig am fuasgladh an aghaidh an t-sruth
Bidh lamhan gaolach air an stiùir.

An dà là...
Bithibh dàna, bithibh treun.

inviata da Riccardo Venturi - 8/1/2021 - 09:13



Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 8-1-2021 09:18


I due giorni [1]

Questo fu visto da giovani occhi
Ro-hò, thugaibh, thugaibh i-rì
Che conobbero un mondo gravato dalla tristezza
Ro-hò hì-o, hì-o

Mentre salivo su alle pendici della Terra degli Eroi
E scendevo giù a foreste di città straniere.

È giunto il tempo di rivelare
L'ingiustizia celata alla visione.

Quando chi ha il potere non conosce vergogna
La verità va sotto ogni altro nome.

La ricchezza è povera se giunge spietata,
La lingua è calda; il cuore è freddo.

Donald John [2], che stai oltreoceano,
Non ascolterai la verità perenne?

Legioni di servi, canzoni vuote
Non possono nascondere una vita di malefatte

Quanto malvage le tue parole vane e odiose
Che sporcherebbero la bontà dell'Uomo

Mente il dolore e il terrore offuscano la vista
I senzavolto rubano il mondo che conoscevamo

Un grande cambiamento sta arrivando nel mondo,
Chi andrà in catene, e chi sarà libero?

I lacci della colpa possono essere sciolti
Per l'innocenza di chi verrà dopo.

L'emancipazione andrà controcorrente,
Mani amorevoli terranno il timone.

Un grande cambiamento...
Abbiate coraggio, siate forti.


[1] Questa è la traduzione letterale, presente anche sulla copertina dell'album (“The Two Days”). Come si vede in seguito nel testo, l'espressione in realtà significa qualcosa come “cambiamento, svolta”.

[2] Donald Trump (New York, 14 giugno 1946) si chiama in realtà “Donald John Trump”. Qui i Mànran lo nominano in forma gaelica con entrambi i suoi nomi (“Donald” è comunque un nome di origine scozzese).

8/1/2021 - 09:20




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