1978
Il suo nome era York, qui da noi è un nome di cane
Figlio di nessuno, non ha mai poppato latte
Nato a forza di bestemmiare
Suonava il violino e lo suonava per le strade
Troppo vecchio, aveva già 23 anni
Troppo vecchio per poter cantare
Seguiva sempre la luna, non si stancava mai di camminare
E mi diceva: "Se vieni con me ti insegnerò a sognare, a sognare, a sognare"
Ti parlerò di miriadi di colori dove la gente si può ritrovare
Dove il gusto amaro dell'abitudine finisce come un violento temporale
I cancelli aperti per rincorrersi in strade sempre più affollate
Di paure vinte sotto i raggi cocenti di una nostra estate
Dove non ci saranno più facce dipinte da ogni compito
Ma ci sarà gente che ti sorride e che ti chiama amore e che ti chiama amore
"Ehi, seguimi, seguimi, non mi devi abbandonare"
La tua solitudine resterà un brutto ricordo da dimenticare
Nelle mie tele con aria condizionata non ti costringerò mai a venire
(Le prigioni, le prigioni)
Le prigioni saranno aperte da un vento forte il prossimo aprile
I cavalli senza briglia correranno nei campi dalla mattina alla sera
E tutto questo avverrà con molta gioia la prossima primavera, la prossima primavera
Scusami York, se ti ho lasciato andare
Rapito dalle nebbie e ucciso da milioni di parole
La gente è cattiva, quelli come te li chiamano pazzi da legare
E dicevano: "Vendeva solo sogni e poi, pensate, aveva lo stesso nome di un cane"
Figlio di nessuno, non ha mai poppato latte
Nato a forza di bestemmiare
Suonava il violino e lo suonava per le strade
Troppo vecchio, aveva già 23 anni
Troppo vecchio per poter cantare
Seguiva sempre la luna, non si stancava mai di camminare
E mi diceva: "Se vieni con me ti insegnerò a sognare, a sognare, a sognare"
Ti parlerò di miriadi di colori dove la gente si può ritrovare
Dove il gusto amaro dell'abitudine finisce come un violento temporale
I cancelli aperti per rincorrersi in strade sempre più affollate
Di paure vinte sotto i raggi cocenti di una nostra estate
Dove non ci saranno più facce dipinte da ogni compito
Ma ci sarà gente che ti sorride e che ti chiama amore e che ti chiama amore
"Ehi, seguimi, seguimi, non mi devi abbandonare"
La tua solitudine resterà un brutto ricordo da dimenticare
Nelle mie tele con aria condizionata non ti costringerò mai a venire
(Le prigioni, le prigioni)
Le prigioni saranno aperte da un vento forte il prossimo aprile
I cavalli senza briglia correranno nei campi dalla mattina alla sera
E tutto questo avverrà con molta gioia la prossima primavera, la prossima primavera
Scusami York, se ti ho lasciato andare
Rapito dalle nebbie e ucciso da milioni di parole
La gente è cattiva, quelli come te li chiamano pazzi da legare
E dicevano: "Vendeva solo sogni e poi, pensate, aveva lo stesso nome di un cane"
inviata da Alberto Scotti - 20/9/2020 - 14:53
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