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Arauco tiene una pena (Levántate, Huenchullán)

Violeta Parra
Lingua: Spagnolo


Violeta Parra

Lista delle versioni e commenti


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[1962]
Parole e musica di Violeta Parra
Lyrics and music by Violeta Parra
Letra y música de Violeta Parra
Dalla raccolta "Canciones Reencontradas en París"


Canciones Reencontradas en París es el nombre de la recopilación de la serie de canciones grabadas por Violeta Parra para el sello francés Arión, entre 1961 y 1963, que se conocieron y editaron después de su muerte, ocurrida en 1967.

Las Últimas Composiciones fue el último álbum editado en vida de la folclorista; sin embargo, una gran cantidad de canciones suyas habían quedado inéditas, a la espera de grabaciones finales o simplemente olvidadas en estudios de grabación extranjeros. La edición de Canciones Reencontradas en París viene a recoger algunos de los temas más importantes que Violeta Parra no había lanzado en álbumes propios, incluyendo algunas composiciones clásicas suyas de gran contenido social, como "Arauco Tiene una Pena" y "Según el Favor del Viento"; compromiso político ("La Carta", donde proclama que sus nueve hermanos son "comunistas, con el favor de mi Dios", "Santiago Penando Estás") e incluso una canción ("Rodríguez y Recabarren") que fue censurada en algunos países debido a la condena explícita a ciertos regímenes políticos que reprimieron a luchadores y artistas a lo largo del mundo (menciona a Manuel Rodríguez, Luis Emilio Recabarren, Ángel Vicente Peñaloza, Federico García Lorca, Emiliano Zapata y Patrice Lumumba, entre aquellos caudillos derribados por ciertos sistemas políticos).

El álbum está grabado por Violeta Parra con el (casi) único acompañamiento de su guitarra acústica en casi todas las canciones.

es.wikipedia

Dedico il brano a quel pastore tedesco di Papa Ratzinger, per il quale il genocidio indigeno in America Latina fu un male necessario al trionfo del cattolicesimo...[MCC]

Arauco tiene una pena
que no la puedo callar,
son injusticias de siglos
que todos ven aplicar,
nadie le ha puesto remedio
pudiéndolo remediar.
Levántate, Huenchullán.

Un día llega de lejos
Huescufe conquistador,
buscando montañas de oro,
que el indio nunca buscó,
al indio le basta el oro
que le relumbra del sol.
Levántate, Curimón. .

Entonces corre la sangre,
no sabe el indio qué hacer,
le van a quitar su tierra,
la tiene que defender,
el indio se cae muerto,
y el afuerino de pie.
Levántate, Manquilef

Adónde se fue Lautaro
perdido en el cielo azul,
y el alma de Galvarino
se la llevó el viento Sur,
por eso pasan llorando
los cueros de su kultrún.
Levántate, pues, Callfull.

Del año mil cuatrocientos
que el indio afligido está,
a la sombra de su ruca
lo pueden ver lloriquear,
totora de cinco siglos
nunca se habrá de secar.
Levántate, Callupán.

Arauco tiene una pena
más negra que su chamal,
ya no son los españoles
los que les hacen llorar,
hoy son los propios chilenos
los que les quitan su pan.
Levántate, Pailahuán.

Ya rugen las votaciones,
se escuchan por no dejar,
pero el quejido del indio
¿por qué no se escuchará?
Aunque resuene en la tumba
la voz de Caupolicán,
levántate, Huenchullán.
Note:

Credo che Huenchullán, Curimón, Manquilef, Callfull, Callupán e Pailahuán siano cognomi o toponimi mapuche.

Huescufe significa diavolo o predone, in lingua mapuche

Lautaro, Galvarino e Caupolicán furono capi mapuche che si opposero in armi ai conquistatori spagnoli. Inutile dire che non ebbero la meglio e fecero tutti delle fini orrende. Lautaro, catturato da piccolo e allevato dagli spagnoli, si pose poi a capo della resistenza mapuche e tenne testa agli invasori per alcuni anni, finchè non venne ucciso in battaglia, nel 1557 (Lautaro - es.wikipedia); a Galvarino, luogotenente di Lautaro, vennero amputate le braccia ma nonostante ciò tornò a combattere e fu successivamente catturato e trucidato (1558) (Galvarino - es.wikipedia); Caupolicán fu catturato in battaglia e impalato (1558) (Caupolicán - es.wikipedia)

Il kultrún è il tamburo tradizionale araucano sulla cui pelle è disegnata la cosmogonia mapuche
(si veda qui)

inviata da Alessandro - 16/7/2007 - 16:15




Lingua: Italiano

Versione italiana di Maria Cristina
ARAUCO HA UN DOLORE

Arauco ha un dolore
che io non posso tacere
sono ingiustizie di secoli
che tutti vedono fare,
nessuno vi ha posto rimedio
pur potendo rimediare.
Alzati, Huenchullán.

Un giorno arriva da lontano
il ladro conquistatore
cercando montagne d'oro,
che mai l'indio ha cercato,
all'indio basta l'oro
che risplende nel sole.
Alzati Curimón.

Allora scorre il sangue,
l'indio non sa cosa fare,
gli porteranno via la terra,
la deve difendere,
l'indio cade a terra morto,
e lo straniero rimane in piedi.
Alzati, Manquilef.

Dove se n'è andato Lautaro,
perduto nel cielo azzurro,
e l'anima di Galvarino
se l'è portata via il vento Sur,
per questo stanno piangendo
le pelli del suo Kultrun [1].
Alzati dunque, Callfull.

Dal millequattrocento
l'indio è afflitto
all'ombra della sua capanna
potete vederlo piangere,
canneto di cinque secoli
non si seccherà mai.
Alzati, Callupán.

Arauco ha un dolore
più nero del suo Chamal [2],
non sono più gli spagnoli
quelli che lo fanno piangere,
oggi sono gli stessi Cileni
a togliergli il pane.
Alzati, Pailahuán.

Già ruggiscono le elezioni,
si ascoltano per non lasciare
ma il lamento dell'indio
perché non verrà ascoltato?
Benché risuoni nella tomba
la voce di Caupolicàn,
alzati, Huenchullán.

[1] Tamburo sacro, simbolo del popolo Mapuche

[2] Costume tipico

inviata da Maria Cristina - 30/5/2009 - 16:33


-anche Huenchullán, Curimón, Manquilef, Callfull, Callupán, Quilapaiun (che stranamente non ho visto riportato nel testo in spagnolo qui sopra)e Pailahuán sono tutti dei capi indios che lottarono aspramente contro i conquistatori spagnoli
- lo "chamal" per la precisione è un mantello indio.

Flavio Poltronieri

Flavio Poltronieri - 15/4/2014 - 19:01


Volevo anche precisare che la parola "Arauco" equivale sia a "Cile" che ad "Indio".

Flavio Poltronieri

Flavio Poltronieri - 15/4/2014 - 20:16


Salve a tutti! Io personalmente non sono un cantante o un musicista, né conosco il linguaggio musicale, peró ho voluto cimentarmi nel creare una versione cantabile di questo affascinante brano, ispirandomi anche alla traduzione fatta da Maria Cristina. Ho cercato di mantenere il senso originale, utilizzando sinonimi o cambiando l'ordine delle frasi in modo che rientrassero nella melodia. Mi piacerebbe molto poterlo condividere con voi, se posso.

Quando vuoi, ogni contributo è il benvenuto

CCG/AWS Staff

Daniele - 4/6/2018 - 14:01




Lingua: Italiano

Versione italiana di Daniele

Vi ringrazio. Dunque, il testo dovrebbe essere questo:

Scusate il ritardo.
Arauco ha un grande dolore
che io non posso tacer
son secoli d'ingiustizia
che tutti posson veder.
Nessuno ha posto rimedio
pur potendo rimediar.
Rialzati Huenchullan.

Un giorno vien da lontano
diavolo conquistator
cercando montagne d'oro
che l'indio giammai cercò
All'indio basta quell'oro
che splende lassù nel sol.
Rialzati Curimon.

E dunque poi scorre il sangue,
l'indio non sa cosa far:
gli toglieranno la terra,
altro non può che attaccar.
Ma l'indio cade a terra morto
e lo straniero in piedi sta.
Rialzati Manquilef.

Dov'è finito Lautaro
perso nei cieli lassù
e l'anima di Galvarino
l'ha presa il vento del sud.
Così cantano piangendo
le dure pelli del kultrun.
Rialzati, orsù, Calfull.

E'dal Millequattrocento
che l'indio vive soffrendo
dinanzi alla sua capanna
siede ancor oggi gemendo.
Di cinque secoli il canneto
disseccarsi mai potrà.
Rialzati Callupan.

Arauco ha un grande dolore
più nero del suo chamal:
non sono più gli spagnoli
quelli che gli fan del mal.
Oggi son proprio i cileni
color che rubano il suo pan.
Rialzati Pailahuan.

Fervono già le elezioni
si mobilita la società.
Eppure il grido dell'indio
di nuovo ignorato sarà.
Nonostante echeggi ancora
la voce di Caupolican.
Rialzati Huenchullan.

inviata da Daniele - 6/6/2018 - 19:06




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