Dormi riposa sutt’a 'na rosa
alla susuta ti dugnu na cosa
ti vogghiu beni, ti vogghiu beni
chiudi l'ucciḍḍi ca 'u sunnuzzu veni.
T'a cuitari, t'a cuitari
comu si cueta l'unna dû mari
comu agghi’ a ddiri, comu agghia a ddiri
l'occhiu ti joca e a 'ucca t'arridi.
Quantu si duci, quantu si duci
pasta di zuccaru, pasta di nuci
chi ai ca chianci, a naca ti cunzai
menzu aranci, chi ai ca sempri chianci.
Dormi riposa sutt’a 'na rosa
alla susuta ti dugnu na cosa
ti vogghiu beni, ti vogghiu beni
chiudi l'ucciḍḍi ca 'u sunnuzzu veni.
alla susuta ti dugnu na cosa
ti vogghiu beni, ti vogghiu beni
chiudi l'ucciḍḍi ca 'u sunnuzzu veni.
T'a cuitari, t'a cuitari
comu si cueta l'unna dû mari
comu agghi’ a ddiri, comu agghia a ddiri
l'occhiu ti joca e a 'ucca t'arridi.
Quantu si duci, quantu si duci
pasta di zuccaru, pasta di nuci
chi ai ca chianci, a naca ti cunzai
menzu aranci, chi ai ca sempri chianci.
Dormi riposa sutt’a 'na rosa
alla susuta ti dugnu na cosa
ti vogghiu beni, ti vogghiu beni
chiudi l'ucciḍḍi ca 'u sunnuzzu veni.
inviata da Riccardo Gullotta - 2/7/2020 - 23:19
Nell'interpretazione di Pino De Vittorio, si veda/ascolti anche Lamento di Marinetta per la morte di Masaniello suo marito.
Grazie Riccardo Gullotta, contributi spesso da brividi i tuoi (per quanto alcune volte, come in questo caso, non sempre capisco come si raccordino con il proposito delle CCG/AWS)
Saluti
Grazie Riccardo Gullotta, contributi spesso da brividi i tuoi (per quanto alcune volte, come in questo caso, non sempre capisco come si raccordino con il proposito delle CCG/AWS)
Saluti
B.B. - 3/7/2020 - 14:28
Lingua: Italiano
Traduzione italiana / Traduzzioni taliana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
NINNA NANNA DELLA ROSA
Dormi, riposa, sotto una rosa
Quando ti alzerai ti darò una bella cosa
Ti voglio bene, ti voglio bene
Chiudi gli occhietti e il sonno viene.
Devi acquietarti, devi acquietarti
Come si acquieta l'onda del mare
Come devo dirlo, come devo dirlo
Gli occhi ti si muovono e la tua bocca sorride.
Quanto sei dolce, quanto sei dolce
Pasta di zucchero, pasta di noci
Perché piangi, ti ho preparato la culla
In mezzo agli aranci, cos'hai, perché continui a piangere?
Dormi, riposa, sotto una rosa
Quando ti alzerai ti darò una bella cosa
Ti voglio bene, ti voglio bene
Chiudi gli occhietti e il sonno viene.
Devi acquietarti, devi acquietarti
Come si acquieta l'onda del mare
Come devo dirlo, come devo dirlo
Gli occhi ti si muovono e la tua bocca sorride.
Quanto sei dolce, quanto sei dolce
Pasta di zucchero, pasta di noci
Perché piangi, ti ho preparato la culla
In mezzo agli aranci, cos'hai, perché continui a piangere?
inviata da Riccardo Gullotta - 3/7/2020 - 15:36
@ Bernart B
Forse sono anche un po' ipermetrope. Penso che molti degli affetti scolpiti nel DNA /RNA sono intrinsecamente antimilitaristi e antibellici. Così come lo sono per altro verso parecchi archetipi riscontrabili nelle musiche folk. Nelle quali , come é noto a te,contributore principale, frequentatore e censore di questo sito di vecchia data, non sempre la guerra ed i conflitti sociali sono il tema dichiarato.
Con qualche precisazione si potrebbe aggiungere che tali aggregati molecolari di acido desossiribonucleico, o neuroni e sinapsi in termini neurobiologici, sono anche contro la violenza, ma qui il discorso si fa più complicato. βιος [bios]/ vita fisica, e βία [bia]/ violenza, condividono la stessa radice. Di ciò però lascio la parola ai glottologi e al Protos RV dato che purtroppo il greco non lo conosco.
Forse queste mie battute non basteranno ad estendere la visuale, ma é tutto quello che in modo estemporaneo mi viene in mente, insomma i miei 2 cents.
ciao Bernart
Forse sono anche un po' ipermetrope. Penso che molti degli affetti scolpiti nel DNA /RNA sono intrinsecamente antimilitaristi e antibellici. Così come lo sono per altro verso parecchi archetipi riscontrabili nelle musiche folk. Nelle quali , come é noto a te,contributore principale, frequentatore e censore di questo sito di vecchia data, non sempre la guerra ed i conflitti sociali sono il tema dichiarato.
Con qualche precisazione si potrebbe aggiungere che tali aggregati molecolari di acido desossiribonucleico, o neuroni e sinapsi in termini neurobiologici, sono anche contro la violenza, ma qui il discorso si fa più complicato. βιος [bios]/ vita fisica, e βία [bia]/ violenza, condividono la stessa radice. Di ciò però lascio la parola ai glottologi e al Protos RV dato che purtroppo il greco non lo conosco.
Forse queste mie battute non basteranno ad estendere la visuale, ma é tutto quello che in modo estemporaneo mi viene in mente, insomma i miei 2 cents.
ciao Bernart
Riccado Gullotta - 3/7/2020 - 17:19
Il sonno della ragione genera mostri
In questo senso direi che la boutade sull’insonnia aiuta, al di là delle intenzioni della lettrice, a cogliere nel segno: l’insonnia è contro la “guerra”. Peraltro è attività umana, cioé si dà atto in primis che dietro queste canzoni, senza tema conflittuale, ci sono degli esseri animati che ripudiano il conflitto, intrinsecamente, non occorre che ce lo dicano con una dichiarazione, per chi vuole leggere. In secondo luogo potremmo chiederci qual è il meccanismo che fa sì che tanti uomini, donne, madri, padri etc., tra una ninna nanna e l’altra, si mobilitino per le guerre. Sempre che non si pensi, da svegli, che le guerre le vogliono e le impongono soltanto pochi manovratori con e senza stellette.
Non sto sostenendo che tutto fa brodo, madama la marchesa. Dico solo che a filtrare troppo, in assenza di qualunque campanella con suono diverso, si rischia paradossalmente di dare spazio proprio a ciò che non si vorrebbe, di cadere senza volerlo in una specie di ideologia dei conflitti per mancanza di confronto. Tutto si può fare, occorre anche prevedere dove portano certe scelte e occorrono criteri metodologici tanto più rigorosi quanto più fine è il setaccio. Per me non sarebbe opportuno escludere, per esempio, dei testi basati su una poesia soltanto perché priva di riferimenti espliciti a conflitti. Si finirebbe con il togliere ossigeno anziché darlo. Mi fa venire in mente le affermazioni di una volta “il latino non serve”, beh certo si può vivere anche senza letteratura. Così come si possono contrabbandare per informazione e sensibilizzazione delle masse in senso “pacifista” le trasmissioni basate sull’eccitazione della curiosità, sulla conta dei morti e feriti (i riferimenti televisivi non mancano), salvo ignorare il tutto pochi giorni dopo.
Mi sembra che sinora, con qualche chiarimento, gli Admin sono riusciti a contemperare svariati aspetti con equilibrio e buon senso,senza puritanesimi oltranzisti. Non mi pare che si siano verificate ondate di sonnolenza né manifestazioni identificabili di disinteresse o turbamento.
Mi sono espresso una seconda volta. Chi vuole intendere adesso ha elementi più che sufficienti. Eviterò di esprimermi ancora in merito ad altre osservazioni che non diano indicazioni analitiche, costruttive, appoggiate su esempi concreti e /o provenienti da fonte che preferisce non identificarsi (compresi eventuali pseudonimi occasionali).
In questo senso direi che la boutade sull’insonnia aiuta, al di là delle intenzioni della lettrice, a cogliere nel segno: l’insonnia è contro la “guerra”. Peraltro è attività umana, cioé si dà atto in primis che dietro queste canzoni, senza tema conflittuale, ci sono degli esseri animati che ripudiano il conflitto, intrinsecamente, non occorre che ce lo dicano con una dichiarazione, per chi vuole leggere. In secondo luogo potremmo chiederci qual è il meccanismo che fa sì che tanti uomini, donne, madri, padri etc., tra una ninna nanna e l’altra, si mobilitino per le guerre. Sempre che non si pensi, da svegli, che le guerre le vogliono e le impongono soltanto pochi manovratori con e senza stellette.
Non sto sostenendo che tutto fa brodo, madama la marchesa. Dico solo che a filtrare troppo, in assenza di qualunque campanella con suono diverso, si rischia paradossalmente di dare spazio proprio a ciò che non si vorrebbe, di cadere senza volerlo in una specie di ideologia dei conflitti per mancanza di confronto. Tutto si può fare, occorre anche prevedere dove portano certe scelte e occorrono criteri metodologici tanto più rigorosi quanto più fine è il setaccio. Per me non sarebbe opportuno escludere, per esempio, dei testi basati su una poesia soltanto perché priva di riferimenti espliciti a conflitti. Si finirebbe con il togliere ossigeno anziché darlo. Mi fa venire in mente le affermazioni di una volta “il latino non serve”, beh certo si può vivere anche senza letteratura. Così come si possono contrabbandare per informazione e sensibilizzazione delle masse in senso “pacifista” le trasmissioni basate sull’eccitazione della curiosità, sulla conta dei morti e feriti (i riferimenti televisivi non mancano), salvo ignorare il tutto pochi giorni dopo.
Mi sembra che sinora, con qualche chiarimento, gli Admin sono riusciti a contemperare svariati aspetti con equilibrio e buon senso,senza puritanesimi oltranzisti. Non mi pare che si siano verificate ondate di sonnolenza né manifestazioni identificabili di disinteresse o turbamento.
Mi sono espresso una seconda volta. Chi vuole intendere adesso ha elementi più che sufficienti. Eviterò di esprimermi ancora in merito ad altre osservazioni che non diano indicazioni analitiche, costruttive, appoggiate su esempi concreti e /o provenienti da fonte che preferisce non identificarsi (compresi eventuali pseudonimi occasionali).
Riccardo Gullotta - 3/7/2020 - 22:48
Ninna nanna polacca
Bassa Slesia
oggi
Dr Grzechu
tutto
the rest is silence...
Bassa Slesia
oggi
Dr Grzechu
tutto
the rest is silence...
Kris Bran - 3/7/2020 - 23:58
Sublime.
Dziękuję , Kris
Oltre alle altre musiche di Grzegorz Dąbrowski in AWS, tra cui l’imperdibile Muzyka Planety Ziemia / Music of the Planet Earth , vorrei segnalare Cykle w Macondo , strumentale, eseguita al liuto dal compositore al Macondo di Wrocław / Breslavia.
Dziękuję , Kris
Oltre alle altre musiche di Grzegorz Dąbrowski in AWS, tra cui l’imperdibile Muzyka Planety Ziemia / Music of the Planet Earth , vorrei segnalare Cykle w Macondo , strumentale, eseguita al liuto dal compositore al Macondo di Wrocław / Breslavia.
Riccardo Gullotta - 4/7/2020 - 09:32
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Pino De Vittorio, Laboratorio ’600
Album:
Siciliane- The Songs of an Island [ 2013 ]
Un riferimento a Laboratorio ‘600 si trova nelle pagine di AWS a proposito della canzone A la Santaninfara
La composizione strumentale del complesso è la seguente.
Katerina Ghannudi: arpa e organo
Ilaria Fantin: arciliuto
Franco Pavan: teorbo, chitarra barocca e direzione
La ninna nanna proviene dal Corpus di musiche popolari siciliane di Alberto Favara
[Riccardo Gullotta]