حياتش بتزبّط فيني(*)
واجب عليّ ابقى من شأنها
بسّ لش ولي
القصد هذا بيننا
بسّ لش ولي
شمعه، شمعه
تنوّر لي طريقي في الدنيا
انتِ تكوني لي مثل الشمعه
واجب عليّ ابقى من شأنها
بسّ لش ولي
القصد هذا بيننا
بسّ لش ولي
شمعه، شمعه
تنوّر لي طريقي في الدنيا
انتِ تكوني لي مثل الشمعه
(*) hayatesh bitazbet fini
wajib 'aly abga min shanha
bas lish wali
algasd hada b
bas lish wali
algasd baynana
shama'a, shama'a
tenawer li tarigi fi aldunya
hayatesh bitazbet fini
wajib 'aly abga min shanha
bas lish wali
algasd hada b
bas lish wali
algasd baynana
shama'a, shama'a
tenawer li tarigi fi aldunya
ant titkuni li methl alshama'a
tarigi, tarigi, tarigi...
wajib 'aly abga min shanha
bas lish wali
algasd hada b
bas lish wali
algasd baynana
shama'a, shama'a
tenawer li tarigi fi aldunya
hayatesh bitazbet fini
wajib 'aly abga min shanha
bas lish wali
algasd hada b
bas lish wali
algasd baynana
shama'a, shama'a
tenawer li tarigi fi aldunya
ant titkuni li methl alshama'a
tarigi, tarigi, tarigi...
inviata da Dq82 - 7/6/2020 - 18:16
Lingua: Inglese
English translation from the official site
SHAMA’A *
Your life is beating inside me
For its sake I must survive
You and I alone
Have a shared direction
You and I alone
Shama’a, Shama’a
You will be for me a candle
Lighting my path throughout the world
Your life is beating inside me
For its sake I must survive
You and I alone
Have a shared direction
You and I alone
Shama’a, Shama’a
You will be for me a candle
Lighting my path throughout the world
* A Yemenite female name, also: a candle
inviata da Dq82 - 7/6/2020 - 18:17
Lingua: Ebraico
Hebrew translation from the official site
שַּׁמְעַה*
חַיַּיִךְ בּוֹעֲטִים בְּתוֹכִי
וְעָלַי לִשְׂרֹד בִּשְׁבִילָם
לָךְ וְלִי בִּלְבָד
יֵשׁ תָּכְנִית מְשֻׁתֶּפֶת
לָךְ וְלִי בִּלְבָד
שַּׁמְעַהּ, שַּׁמְעַהּ
אַתְּ תִּהְיִי לִי כְּמוֹ נֵר
שֶׁיָּאִיר אֶת דַּרְכִּי בָּעוֹלָם
חַיַּיִךְ בּוֹעֲטִים בְּתוֹכִי
וְעָלַי לִשְׂרֹד בִּשְׁבִילָם
לָךְ וְלִי בִּלְבָד
יֵשׁ תָּכְנִית מְשֻׁתֶּפֶת
לָךְ וְלִי בִּלְבָד
שַּׁמְעַהּ, שַּׁמְעַהּ
אַתְּ תִּהְיִי לִי כְּמוֹ נֵר
שֶׁיָּאִיר אֶת דַּרְכִּי בָּעוֹלָם
* שם תימני לנקבה. גם: נר
inviata da Dq82 - 7/6/2020 - 18:18
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Bayti Fi Rasi
Nota: i titoli anche sul disco sono traslitterati in caratteri latini
“Bayti Fi Rasi” (la mia casa è nella mia testa) è un concept album di musica originale ispirato alla storia della bisnonna delle tre sorelle, ebrea mizrahi immigrata in Israele dallo Yemen tra il ’49 e il ’50. Il disco tratta problematiche contemporanee di immigrazione, accoglienza ed integrazione, incarnate nell’archetipica antenata delle cantanti. Mizrahi è un termine a ombrello che si riferisce agli ebrei provenienti da nazioni a prevalenza musulmana. La storia dei Mizrahi in Israele è costellata di avversità, sintomo di una politica nazionalistica che osteggiava, in maniera non ufficiale, tutto ciò che ricordava il mondo Arabo. Il passato sociale dei mizrahi, infatti, assomiglia molto a quello dei Palestinesi del ’48, ovvero gli scampati all’esodo forzato che hanno ottenuto cittadinanza Israeliana. Limitato accesso alla vita politica e al lavoro, precarietà economica, e una relegazione de facto ai borghi più periferici delle città rendono i Mizrahi, in qualche modo, cittadini di serie B. L’importanza di questo disco e del successo della band si condensa nella creazione di un canale espressivo per una minoranza che può finalmente raccontare la propria storia e far sentire la sua voce. La popolarità e l’impatto di artisti come A-Wa, Dudu Tassa, Neta Elkayam e in passato Zohar Argov segue un processo di lenta integrazione. A connettere questi musicisti vi è anche la voglia di riscoprire ed esplorare le proprie origini musicali, incorporando elementi sonori rispettivamente dallo Yemen, dall’Iraq e dal Marocco. Il disco alterna beat tirati indietro a ritmiche ballerine, sintetizzatori bizzarri ad altri più comuni nel linguaggio pop mainstream. Il canto è spesso eterofonico, con una cantante solista a cui risponde il coro delle sorelle, con parti raramente armonizzate tra di loro. Questa caratteristica è tipica di molta musica medio-orientale e di molti rituali religiosi, dove la recitazione del corano si alterna ad un pattern melodico in risposta da parte dei fedeli. Il sound della band è unico, peculiare nella produzione, nella sintesi e nel canto. “Ya Watani”, “Mudbira” e “Hana Mash Hu Al Yaman” introducono l’album presentando tutte queste caratteristiche. Tematicamente, la prima presenta l’addio della bisnonna alla terra natia, seguita dalle motivazioni dell’esodo e infine le difficoltà trovate all’arrivo. “Hana Mash Hu Al Yaman” è forse la pepita più scintillante del disco, con forti riferimenti alla condizione degli immigrati in generale, e rimandi al simbolismo letterario locale. “Min Tiht Al Firash” e “Makhada Min Thahab” presentano una più marcata matrice medio-orientale. Il melisma delle melodie vocali, gli archi che rispondono alla voce tra un verso e l’altro e le percussioni rimandano agli anni d’oro della musica medio-orientale, con richiami, sebbene lontani e decontestualizzati, a Umm Kulthum e Fairuz. “Bayti Fi Rasi” è un prodotto contemporaneo su cui la tradizione e il tempo hanno lasciato cicatrici visibili ed importanti. La riuscita di un bilanciamento coraggioso tra tradizioni pericolosamente diverse è provata dal successo della band sia in Israele che tra un pubblico internazionale. In un panorama musicale dove artisti Mizrachi emergono sempre più vittoriosi nel proporre un’identità mista, culturale e musicale, il successo di A-Wa è causa ed effetto di una nuova integrazione culturale e musicale. La sperimentazione sonora della band e l’importanza delle tematiche finora trattate ci fanno sperare in un terzo album altrettanto interessante.
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