Lingua   

Danza macabra

Vinicio Capossela
Lingua: Italiano


Vinicio Capossela

Ti può interessare anche...

Corre il soldato
(Vinicio Capossela)
Le loup garou
(Vinicio Capossela)
Minorità
(Vinicio Capossela)


Danza macabra
[2019]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela

Album: Ballate per Uomini e Bestie






 Ritter, Tod und Teufel , 1513  Albrecht Dürer -  Washington, National Gallery of Art
Ritter, Tod und Teufel , 1513 Albrecht Dürer - Washington, National Gallery of Art





Leonardo Sciascia, Il cavaliere e la morte (1988)

Incipit
Quando alzava gli occhi dalle carte, e meglio quando appoggiava la testa sull’orlo dell’alto e duro schienale, la vedeva nitida, in ogni particolare, in ogni segno, quasi il suo sguardo acquistasse un che di sottile e puntuto e il disegno rinascesse con la stessa precisione e meticolosità con cui, nell’anno 1513, Albrecht Dürer lo aveva inciso. L’aveva acquistata, molti anni prima, ad un’asta: per quell’improvviso e inconsulto desiderio di possesso che a volte lo assaliva di fronte a un quadro, una stampa, un libro. […]

L’aveva sempre un po’ inquietato l’aspetto stanco della morte, quasi volesse dire che stancamente, lentamente, arrivava quando ormai della vita si era stanchi. Stanca la morte, stanco il suo cavallo: altro che il cavallo del Trionfo della morte e di Guernica. E la morte, nonostante i minacciosi orpelli delle serpi e della clessidra, era espressiva più di mendicità che di trionfo. «La morte si sconta vivendo». Mendicante, la si mendica. In quanto al diavolo, stanco anche lui, era troppo orribilmente diavolo per essere credibile. […] Ma il Diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui. E il Cavaliere […], dentro la sua corazza forse altro Dürer non aveva messo che la vera morte, il vero diavolo: ed era la vita che si credeva in sé sicura: per quell’armatura, per quelle armi.


[Riccardo Gullotta]


La Morte vien' da fuori
Eppure sta nella vita
Da dove eravamo prima
Ci prende e ci porta a dopo
La vita è un passaggio
Dicono, ma per dove?
La Morte se ne freca
Chi tocca tocca muore
Chi tocca tocca muore.

Il prete fa la predica
E non parla del morto
Ma incensa chiesa e chierica
Se non hai fede hai torto
La Morte non si importa
Ad uno ad uno prende
A quale Dio si affidino
Li prende e non li rende
Li prende e non li rende.

Viene la danza macabra
Compagna della Morte
Prende la carne viva
Lascia le ossa torte
Le ossa in cerchio danzano
Dentro lo specchio d'acqua
Nel fondo del catino
Danzano i senza Pasqua
Danzano i senza Pasqua.

Danzano papi e vescovi
Danza la plebe e il volgo
Danzano ricchi e nobili
Alla danza nessuno è sordo
Danza la Morte macabra
Li fa girare in tondo
Nel fondo del catino
Affiorati dall'altro mondo
Affiorati dell'altro mondo.

I vivi si mortificano
E insieme si rallegrano
Di essere tra i vivi
A contemplare il regno
La Morte in cerchio danza
E porge il suo vessillo
Dove è scritto nell'oro
Con caratteri da re:
"Oggi a me domani a te".


Hodie mihi cras tibi
Hodie mihi cras tibi
Hodie mihi cras tibi
Oggi a me domani a te
Oggi a me domani a te
Hodie mihi cras tibi
Hodie mihi cras tibi
Oggi a me domani a te
Ad mortem festinamus
Peccare desistamus
Peccare desistamus.

Hodie mihi cras tibi
Hodie mihi cras tibi
Oggi a me domani a te
Oggi a me domani a te
Ad mortem festinamus
Peccare desistamus
Peccare desistamus

Peccare desistamus
Peccare desistamus
Il trionfo della Morte
Piena de equaleza
Voglio solo voi e non vostra richezza
Il trionfo della morte
Piena di equaleza
Voglio solo voi e non vostra richezza
Voglio solo voi e non vostra richezza
Voglio solo voi e non vostra richezza
Voglio solo voi e non vostra richezza

Oggi a me domani a te

inviata da Riccardo Gullotta - 28/4/2020 - 23:37




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org