义勇军进行曲

Yìyǒngjūn Jìnxíngqǔ
[1935]

电影 / Film / Movie / Elokuva :
徐兴志 [Xu Xingzhi ]
风云儿女 [Fēngyún érnǚ] / Sons and Daughters in a Time of Storm / Enfants de Chine :

诗/ Poesia / A Poem by / Poésie / Runo:
田汉 / Tian Han

音乐作曲家 / Musica / Music / Musique / Sävel:
聂耳 /Nie Er





Premesso che qualche inno può suscitare delle emozioni (sono concepiti a bella posta), chi scrive li guarda con malcelata diffidenza così come le bandiere. Le pulsioni identitarie, piuttosto che innaffiare l’orto dei valori della convivenza, finiscono per ingrossare sia le fila dei comburenti per gli scannatoi delle civiltà sia il parco degli agenti patogeni, aka virus, delle democrazie libertarie.
Nella fattispecie però gli accadimenti correlati all’inno potrebbero dare l’estro ad uno scrittore nostrano per un romanzo dopo averli filtrati ed elaborati in forma e linguaggio occidentali. Si tratta infatti di un caso unico, più che raro: l’inno della Repubblica Popolare Cinese non è stato commissionato ad hoc ma tratto dalla colonna sonora di un film.

Il film si intitolava Ragazzi dei tempi difficili / Fēngyún Érnǚ [风云儿女] prodotto e distribuito in Cina nel 1935. Il periodo storico è quello che segue l’Incidente del 18 settembre o di Mukden , provocato ad arte dai giapponesi per invadere la Manciuria meridionale.
Narra di una coppia di amici, Xin e Liang, che raggiungono Shanghai per combattere contro i giapponesi che avevano invaso la Cina. Xin però lascia la lotta per relazione con una vedova del bel mondo. La morte dell’amico Liang scuote Xin che decide di unirsi alla Resistenza.
Il film sottintende lo scontro tra quanti erano propensi alla occidentalizzazione del paese e gli avversari, comunisti, che avversavano tale scelta.

Lo sceneggiatore era proprio l’autore dei versi, Tian Han, che incaricò Nier Er di comporre la musica.
Nie Er era stato il direttore musicale della Pathé Records, casa discografica di successo che sarebbe stata inglobata dopo nelle EMI. Nel ’35 era passato a ricoprire l’incarico per la casa cinematografica d’avanguardia Lianhua. Dopo l’uscita del film Tian Han, che aveva la tessera del partito comunista, allora fuori legge, fu arrestato dai Nazionalisti. Nier Er riparò in Giappone, una destinazione intermedia prima di raggiungere l’Unione Sovietica su incarico del partito comunista cinese.
Morì in piscina in circostanze non del tutto chiare: si dice che ad ucciderlo sia stato un nazionalista cinese. Nonostante sia morto appena ventitreenne, ha lasciato numerose canzoni di rilievo su temi sociali.

Anche Tian Han andò incontro ad una fine tragica. Dopo avere scritto drammi di successo ed avere ricoperto un ruolo prestigioso in seno alla Federazione cinese dei circoli letterari ed artistici, fu accusato nel 1966 di antimaoismo per il contenuto dei suoi ultimi drammi, tra cui Xie Yaohuan. Finì in prigione accusato di condotta controrivoluzionaria dalla banda dei quattro dove morì nel 1968. Nel 1979 sia Tian Han che il suo dramma Xie Yaohuan furono riabilitati dal nuovo corso.

La canzone fu incisa in un 78 giri nel 1935 dalla Pathé Records. Nel ’49 fu dichiarata inno nazionale provvisorio della RPC. Durante la Rivoluzione Culturale, tra il ’66 e il ’76, fu soppiantato dall’inno L’Oriente è rosso/ Dōngfāng Hóng [东方红]. Per un breve periodo, tra il ’78 e l’82, il testo fu modificato.
La Costituzione del 2004 ha reso ufficiale la sua adozione di inno nazionale


A chi volesse visionare il film, magari per curiosare su usi e costumi della classe media della Cina negli anni ’30, in mandarino, senza sottotitoli:

Fēngyún Érnǚ



colonna sonora originale

Trascrizione /Transcription
Yìyǒngjūn Jìnxíngqǔ

[1]Qǐlái! Búyuàn zuò núlì de rénmen!
Bǎ wǒmen de xuèròu zhùchéng wǒmen xīnde chángchéng!
Zhōnghuá Mínzú dào le zùi wēixiǎnde shíhòu,
Měige rén bèipòzhe fāchū zùihòude hǒushēng.
Qǐlái! Qǐlái! Qǐlái!
Wǒmen wànzhòngyīxīn,
Màozhe dírén de pàohuǒ, Qiánjìn!
Màozhe dírén de pàohuǒ, Qiánjìn!
Qiánjìn! Qiánjìn! Jìn!

Qǐlái! Búyuàn zuò núlì de rénmen!
Bǎ wǒmen de xuèròu zhùchéng wǒmen xīnde chángchéng!
Zhōnghuá Mínzú dào le zùi wēixiǎnde shíhòu,
Měige rén bèipòzhe fāchū zùihòude hǒushēng.
Qǐlái! Qǐlái! Qǐlái!
Wǒmen wànzhòngyīxīn,
Màozhe dírén de pàohuǒ, Qiánjìn!
Màozhe dírén de pàohuǒ, Qiánjìn!
Qiánjìn! Qiánjìn! Jìn!