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Lettera 2020

Anonimo Toscano del XXI secolo
Lingua: Italiano


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[17-03-2020]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Francesco Guccini, Lettera



Ieri sera, verso il tramonto, da un appartamento di un condominio che dà sul mio cortile non si sono levati né canti, né balli e né giochi dai terrazzi. Una “famiglia” in convivenza forzata stava leticando in una maniera esagerata: “Ti ammazzo stronza!” “Figlio di puttana te è la tu' mamma, speriamo si pigli i' virus!” “Troia!”, e così via. Pianti di bambini, altre urla di vicini, “Chiamate la polizia!” eccetera, eccetera. Allora mi è venuta l'ispirazione per scrivere il presente rifacimento della “Lettera” di Francesco Guccini. In giardino è tutto fiorito, anche oggi è una radiosa mattina di primavera, è prevista una temperatura massima di 20 gradi e tutto andrà bene. Chissà. [AT-XXI]
In giardino il ciliegio è fiorito
agli scoppi del nuovo sole,
il quartiere si è presto riempito
di tricolori e di famigliole
costrette a convivenza forzata,
si senton berci, volano i piatti,
la TV sempre accesa e appicciata
in quest'attuale non-vita da matti

Come vedi tutto è normale
in questi tempi di quarantena,
rinchiusi in casa con la virale
fifa di non rialzare la schiena,
con la retorica spinta all'eccesso,
chi non la vuole pur se la piglia,
in fila anche per andare al cesso
e le stronzate sulla famiglia.

Son deserte tutte le strade
tranne per autocertificazione,
s'infettan la figlia con la madre
e quelli pensano alla “nazione”,
medici crepano di qua e di là,
per non parlare degli operai
evviva i tagli alla sanità,
il mal voluto non basta mai.

Come vedi tutto è consueto,
il capitale ci porta la morte
pero tu balli e tu canti lieto
sul tuo terrazzo chiuse le porte.
Spippoli fisso sul telefonino
Come del resto facevi prima,
ammazzi la moglie e il bambino
esattamente come prima.

Ascolti i saggi pontificare,
servi dei servi del virusmercato
senza peraltro stare a pensare
come ti ci sei ritrovato.
E gli ottimisti, e i catastrofisti,
tutto il bla bla dei social media,
nel frattempo dei poveri cristi
senza una casa crepan d'inedia.

Eccoti il “prima gli italiani”,
ecco la morte, ecco il dolore,
è l'impotenza di poveri nani
rincoglioniti dal televisore.
I cuochi danno le ricette,
odi tuo nonno che fa scorregge,
stendi il bucato con le mollette,
non c'è immunità dal gregge.

Ma questa vita chi ce la rende?
Giuseppe Conte o Christine Lagarde?
O la bandiera che buffa pende
dalle terrazze toscane o lombarde?
Chi ce la rende a noi diventati
numeri nel marketing eterno,
target da essere sterminati,
cantanti allegri in quest'inferno?

Come vedi tutto è usuale,
dicon che tutto andrà bene,
ma non andrà né bene e né male
nel tempo che comunque viene.
Andrà che forse un giorno usciremo
con l'illusione d'essere cambiati
e dopo un'ora ricominceremo
ad esser ligi ed integrati.


Coda
Da cantarsi senza accompagnamento strumentale


Tu che volevi galere e prigione
e la “certezza della pena”
stàttene in casa in punizione,
così lo impari cos'è una catena.
Tu che volevi la pena di morte,
impiccagione, fucilazione,
ora come apriresti le porte,
ora lo piglieresti un barcone.

E tu razzista del bar accanto,
fascista da pasta e cappuccino,
ora lo vedi come e quanto
sei un ridicolo cretino.
Tu che volevi ributtare a mare
il poveraccio e l'immigrato,
dalla vicina lombarda, pare,
sei stato subito contagiato.

17/3/2020 - 09:37


Chapeau.

daniela - k. d. - - 17/3/2020 - 10:29



Ancora da Forum Insegnanti - Pagina di Resistenza

"Ci può pure stare lo slogan 'andrà tutto bene' che campeggia su tanti balconi in Italia. E' un rito apotropaico collettivo indispensabile in un momento come questo, abbiamo tutti bisogno di sentirci uniti e forti, di guardare con speranza al futuro.
Però io aggiungerei qualche parola in più, direi "Andrà tutto bene... perché ve la faremo pagare!".
Non trarre degli insegnamenti da quanto sta succedendo in questi mesi in Italia e nel resto del mondo non solo sarebbe un peccato, ma sarebbe criminale, irresponsabile, paradossale.
Non si può trattare la salute delle persone come un costo da ridurre, da contenere, da tagliare; non si può ridurre la ricerca al lumicino.
E quindi diciamolo, gridiamolo, scriviamolo... 'Andrà tutto bene...perché ve la faremo pagare', perché avete speso decine di miliardi per la Tav e per comprare decine di F35 e li avete tolti alla sanità pubblica; perché avete destinato centinaia di miliardi alle banche e a ripianare il debito e così avete dimezzato i posti letto e le rianimazioni, chiuso decine di ospedali, allungato le liste d'attesa per fare gli esami diagnostici e le operazioni, rese le cure e la prevenzione inaccessibile per milioni di persone; perché in nome del pareggio del bilancio, del fiscal compact, dei vincoli alla spesa pubblica dell'Unione Europea avete smontato pezzo a pezzo lo stato sociale e i diritti delle persone, dei lavoratori, dei precari, dei pensionati. Perché avete regalato città intere alle lobby della sanità privata.
Se non gliela faremo pagare (politicamente parlando, si intende...) non andrà affatto tutto bene..."

CCG/AWS Staff - 18/3/2020 - 10:46



Noam Chomsky: «Sanità devastata dal neoliberismo»
Il Manifesto, 18 marzo 2020
Intervista di Valentina Nicoli: «La situazione è molto grave», mi dice. «E non c’è nessuna credibilità nell’affermazione che il virus sia stato diffuso deliberatamente»

Tappata in casa come tutti, o almeno i più fortunati, decido di scrivere a Noam Chomsky per sapere, innanzitutto, come sta e poi per chiedergli che cosa ne pensa lui della crisi generata dal coronavirus e della reazione dell’opinione pubblica.

Ultimamente qualcuno dà credito all’idea che il virus possa essere stato diffuso volutamente, per interessi economici o geopolitici. Il professor Chomsky, i cui libri ho il privilegio di tradurre da qualche anno, mi risponde nel giro di pochissime ore con la sua consueta gentilezza.

Mi dice che sta bene. Anche lui come noi resta a casa, a Tucson, insieme alla moglie Valeria. Non che questo lo fermi, impossibile.

Mi fa sapere che viene inondato quotidianamente da centinaia di richieste di interviste, adesso più che mai, e che ha una torrid schedule, un’«agenda incandescente». Avrei voluto chiedergli qualcosa in più, ma so che se potesse mi risponderebbe.

«La situazione è molto grave», mi dice. «E non c’è nessuna credibilità nell’affermazione che il virus sia stato diffuso deliberatamente».

Quanto all’atteggiamento dei diversi governi, «i paesi asiatici sembrano essere riusciti a contenere il contagio, mentre l’Unione Europea sta agendo con ritardo». E il suo, di paese?

«La reazione degli Stati Uniti è stata terribile. È stato quasi impossibile persino sottoporre le persone ai test, e quindi non abbiamo un’idea precisa nemmeno di quanti casi ci siano effettivamente».

Nelle sue risposte – che lui minimizza dicendo «non so se ci sia nulla che valga la pena di essere pubblicato» – troviamo in pillole ciò che ci serve per capire il nucleo della verità: «L’assalto neoliberista ha lasciato gli ospedali impreparati. Un esempio per tutti: sono stati tagliati i posti letto in nome dell’‘efficienza’».

A peggiorare la situazione, «l’uragano Trump». Solo adesso le cose sembrano cambiare negli Stati Uniti, ma «finora sia Trump sia Kushner [Jared, genero di Trump e suo stretto consigliere, ndr] hanno minimizzato la gravità della crisi. Questo atteggiamento è stato poi amplificato dai mezzi d’informazione di destra, e così molte persone hanno trascurato di prendere anche le più elementari precauzioni».

Alla fine, Chomsky dice in poche parole quello che dobbiamo sapere del sistema in cui viviamo: «In generale, questa crisi è l’ennesimo, importante esempio del fallimento del mercato, proprio come lo è la minaccia della catastrofe ambientale. Il governo e le multinazionali farmaceutiche sanno da anni che c’era la forte probabilità di una grave pandemia, ma siccome non giova al profitto prepararsi a questa eventualità, non si è fatto nulla«. Grazie professore, spero a presto.

«Take care, stay at home».

Riccardo Venturi - 18/3/2020 - 11:38




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