Album: "Gaia" (2003)
El mar escupía un lamento
tan tenue que nadie lo oyó.
Era un dolor de tan adentro
que toda la costa murió.
Llora lamentos la nube que enfermó
y escribe espantos en la arena el dolor.
Arrulla el miedo a un delfín que bebió
de un agua negra, su suerte emigró.
Ven, quiero oír tu voz,
y, si aún nos queda amor,
impidamos que esto muera.
Ven, pues en tu interior
está la solución,
de salvar lo bello que queda.
Donde se acomoda la usura
nacen la ambición y el poder,
y este germina en la tierra,
que agoniza por interés.
Y una gaviota cuentan que decidió
en acto suicida inmolarse en el sol.
Ríe desprecios un barco que encalló,
y se desangra en su lecho: LA MAR!
Hagamos una revolución,
que nuestro líder sea el sol,
y nuestro ejército
sean mariposas.
Por bandera otro amanecer
y por conquista comprender
que hay que cambiar
las espadas por rosas.
Mientras te quede aliento
ve a buscar con el viento
ayuda, pues no queda tiempo…
tan tenue que nadie lo oyó.
Era un dolor de tan adentro
que toda la costa murió.
Llora lamentos la nube que enfermó
y escribe espantos en la arena el dolor.
Arrulla el miedo a un delfín que bebió
de un agua negra, su suerte emigró.
Ven, quiero oír tu voz,
y, si aún nos queda amor,
impidamos que esto muera.
Ven, pues en tu interior
está la solución,
de salvar lo bello que queda.
Donde se acomoda la usura
nacen la ambición y el poder,
y este germina en la tierra,
que agoniza por interés.
Y una gaviota cuentan que decidió
en acto suicida inmolarse en el sol.
Ríe desprecios un barco que encalló,
y se desangra en su lecho: LA MAR!
Hagamos una revolución,
que nuestro líder sea el sol,
y nuestro ejército
sean mariposas.
Por bandera otro amanecer
y por conquista comprender
que hay que cambiar
las espadas por rosas.
Mientras te quede aliento
ve a buscar con el viento
ayuda, pues no queda tiempo…
inviata da Dq82 - 1/3/2020 - 10:25
Lingua: Italiano
Traduzione italiana da canzonimetal.altervista.org
LA COSTA DEL SILENZIO
Il mare lanciò un lamento
Tanto tenue che nessuno lo udì.
Era un dolore così profondo
Che tutta la costa morì
Piange lamenti la nube che si ammalò
e scrive di terrori nell’arena del dolore.
Culla la paura ad un delfino che bevve
da un acqua nera, la sua sorte emigrò.
Vieni, voglio sentire la tua voce
E se ancora ci rimane amore
Facciamo in modo che non muoia
Vieni, dentro di te
Si trova la soluzione
Per salvare quello che di bello rimane
Dove si adatta l’usura
nascono l’ambizione e il potere,
e questi germinano nella terra,
che agonizza per l’interesse
E raccontano che un gabbiano decise
in un atto suicida di immolarsi nel Sole
Ride sprezzante una nave che si incagliò,
e si dissangua nel suo letto: IL MARE!
Facciamo una rivoluzione,
che il nostro leader sia il Sole,
e il nostro esercito
siano farfalle.
Per bandiera un’altra alba
E per conquista la comprensione
che si devono cambiare
le spade con le rose
Finché ti rimane fiato
vai a cercare aiuto con il vento
resta ormai poco tempo…
Il mare lanciò un lamento
Tanto tenue che nessuno lo udì.
Era un dolore così profondo
Che tutta la costa morì
Piange lamenti la nube che si ammalò
e scrive di terrori nell’arena del dolore.
Culla la paura ad un delfino che bevve
da un acqua nera, la sua sorte emigrò.
Vieni, voglio sentire la tua voce
E se ancora ci rimane amore
Facciamo in modo che non muoia
Vieni, dentro di te
Si trova la soluzione
Per salvare quello che di bello rimane
Dove si adatta l’usura
nascono l’ambizione e il potere,
e questi germinano nella terra,
che agonizza per l’interesse
E raccontano che un gabbiano decise
in un atto suicida di immolarsi nel Sole
Ride sprezzante una nave che si incagliò,
e si dissangua nel suo letto: IL MARE!
Facciamo una rivoluzione,
che il nostro leader sia il Sole,
e il nostro esercito
siano farfalle.
Per bandiera un’altra alba
E per conquista la comprensione
che si devono cambiare
le spade con le rose
Finché ti rimane fiato
vai a cercare aiuto con il vento
resta ormai poco tempo…
inviata da Dq82 - 1/3/2020 - 10:26
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