Canzone per Federico Aldrovandi
C’è un ragazzo morto steso in riva al fiume Po
Sale il sole sopra i tetti di città
Era quasi l’alba, era quasi il giorno dopo
Un ragazzo vivo cammina verso casa
Non aveva mai ammazzato e nemmeno mai rubato
Aveva diciott’anni e sua madre ad aspettare
Quattro uomini nell’alba gli sbarrano la strada
E lo prendono e lo pestano e lo schiacciano per terra
Poi gli salgon sulla schiena e lo fanno stare zitto
E gli metton le manette e gli torcono le braccia
Arriva l’ambulanza che lui già non respira
Ed ha il viso gonfio e livido di morte
Non si sa il motivo, non si sa il perché
Ma a ammazzarlo come un cane sono stati i poliziotti
C’è un ragazzo morto steso in riva al fiume Po
Sale il sole sopra i tetti di città
Ci son due manganelli rotti sull’asfalto
C’è il giorno che si scopre sporco già di sangue
C’è un silenzio grigio tutto intorno
C’è un corpo massacrato coperto da un lenzuolo
C’è un ragazzo morto steso in riva al fiume Po
Scende il sole sotto i tetti di città
Sale il sole sopra i tetti di città
Era quasi l’alba, era quasi il giorno dopo
Un ragazzo vivo cammina verso casa
Non aveva mai ammazzato e nemmeno mai rubato
Aveva diciott’anni e sua madre ad aspettare
Quattro uomini nell’alba gli sbarrano la strada
E lo prendono e lo pestano e lo schiacciano per terra
Poi gli salgon sulla schiena e lo fanno stare zitto
E gli metton le manette e gli torcono le braccia
Arriva l’ambulanza che lui già non respira
Ed ha il viso gonfio e livido di morte
Non si sa il motivo, non si sa il perché
Ma a ammazzarlo come un cane sono stati i poliziotti
C’è un ragazzo morto steso in riva al fiume Po
Sale il sole sopra i tetti di città
Ci son due manganelli rotti sull’asfalto
C’è il giorno che si scopre sporco già di sangue
C’è un silenzio grigio tutto intorno
C’è un corpo massacrato coperto da un lenzuolo
C’è un ragazzo morto steso in riva al fiume Po
Scende il sole sotto i tetti di città
inviata da mincio attila eugenio - 6/6/2007 - 10:53
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