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E sale quanto basta

Carmine Torchia
Lingua: Italiano


Carmine Torchia

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Album: Il rumore del mondo (2018)

Carmine Torchia


Nel pezzo E sale quanto basta parli di Peppino Impastato. Giorni fa suo fratello, Giovanni Impastato durante una visita agli studenti dell’istituto comprensivo statale “G.B. Monteggia” in provincia di Varese ha detto che “la storia di Peppino è una lezione attuale sul senso di legalità”. Come è venuto il testo di questo pezzo? E quanto è urgente per te parlare ancora oggi di legalità condivisa?

Il testo è di Annalisa Insardà, un’amica attrice da sempre impegnata nel sociale. Me l’ha inviato tramite mail. Appena l’ho letto la musica è venuta da sé con una naturalezza che mi ha stupito. Impastato è uno di quelli con cui farei un discorso immaginario come dicevamo prima: mi pare che la sua esperienza continui a illuminare le nostre vite. Il concetto di legalità non mi è del tutto chiaro, forse non mi è simpatica la parola. So per certo, da anarchico, che più che legalità, le donne e gli uomini dovrebbero avere delle leggi morali che li guidino e che scavalchino il più possibile leggi scritte da altri, con una certa presunzione.

7Tracks
Prese la terra
Ci mise il sudore
Un poco di spezie
E una dose d'amore
Forse bellezza col vino sfumato
E mille ingredienti
Tra il dolce e il salato

Coscienza e rispetto per appassionare
E un goccio di musica per marinare
Limoni, colori e mandorle intere
E frequenze radio come mestiere
E quando la soglia di grazia è raggiunta
Si aggiunga la rabbia, ma solo una punta

E grosse manciate di indignazione
Per quando verrà la delegittimazione
La cosa importante è saper coniugare
Il verbo "denuncia" con "partecipare"

Con questa ricetta Dio fece il creato
E se qualche cosa ho davvero imparato
È che tutto ciò, preso singolarmente
No, non fa di un essere un uomo cosciente
Serve che preso ogni singolo dato
Si mescoli all'altro e si faccia "Impastato"
Si faccia "Impastato"
Si faccia "Impastato"
Peppino Impastato

La mafia e le brigate rosse, è così che fanno loro
La morte tua venne nascosta sotto a quella di Aldo Moro
Per riscrivere la storia basterà un tasto dolente
Barattando la memoria col silenzio della mente
Ma se vince la pigrizia
Se è svogliata la giustizia
Ci sarà la gente vera
Che lotta e non dispera

Il coraggio, il nove maggio
Ha raggiunto ha scadenza
Col destino lì seduto
A cento passi di distanza
Ma Peppino è irriverente
Non accetta condizioni
Tanto che anche dopo morto
Vince pure le elezioni

Non si è quel che si nasce
E se si nasce nella mafia
La speranza non si perda
Perché la mafia è solo una montagna di merda

inviata da Alberto Scotti - 8/1/2020 - 20:00




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