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Senza siepi

Ora Sesta
Lingua: Italiano



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[1967]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Laura Romani
Album / Albumi: Mai più la guerra

orasesta


"La discriminazione razziale, la divisione fra ricchi e poveri, fra privilegiati e coloro che non hanno diritti, non sono forse altrettante manifestazioni dell’egoismo che è alla base delle ingiustizie, delle sopraffazioni e della guerra?
Eppure il nostro essere uomini, spinti allo sviluppo e al progresso del mondo, ci accomuna in un’unica ricerca e in una comune conquista. Abbiamo perduto il gusto dell’uomo e della sua grandezza e ci siamo trovati divisi dentro di noi, proiettando questa divisione al di fuori e accettandola come normale. È lo scandalo che diamo fino a quando non riconosceremo in ogni uomo noi stessi."


Ora Sesta

orases"Il gruppo “Ora Sesta”, ispirato all’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con la Samaritana, era attivo a Roma negli anni 1966-67 e raccoglieva alcuni amici che, nel sentirsi Popolo di Dio e nei loro legami elettivi con il Movimento Operaio e Contadino, avevano riconosciuto la base comune per l’approfondimento culturale dei grandi temi su cui si gioca il destino dell’umanità (la pace, il lavoro, l’ecumenismo, la solidarietà internazionale, la libertà, la partecipazione democratica, la fratellanza universale). Non era un gruppo di teorici o di speculatori. Ogni elaborazione o ripensamento voleva partire dai fatti, dalla storia, dalla vita nel suo svolgersi, con riferimento costante all’uomo che di tutto ciò è protagonista. Dalla vita e della storia dei poveri e dei diseredati, già portatori di una cultura spesso dimenticata ed incompresa, il gruppo voleva trarre alimento e voleva cercare di esserne umile e rispettoso interprete, diffondendo poi ogni frutto ottenuto come momento di ulteriore promozione e presa di coscienza.

Dopo quaranta anni i motivi ispiratori del gruppo sono quanto mai attuali all’inizio di un millennio in cui le tante ombre sono però illuminate dalla speranza cristiana. Gli “Amici dell’Abbazia di Viboldone” in occasione degli ottanta anni di fra’ Galdino, autore delle canzoni, hanno deciso di rieditare la produzione musicale del gruppo, piccolo contributo nel testimoniare la fede nella pace fondata sulla giustizia."

Don Luisito Bianchi ("Fra' Galdino") [1927-2012]
Don Luisito Bianchi ("Fra' Galdino") [1927-2012]
“Un terzo e ultimo aspetto da tenere presente riguarda, infine, non più le nuove sonorità e i nuovi testi che stanno entrando nel mondo giovanile cattolico, ma piuttosto quelli che ne escono. Infatti, se in quegli anni nuovi gruppi musicali nascono in ogni angolo del paese (nelle fabbriche, nelle università, tra i gruppi spontanei), è inevitabile che anche in seno al complesso e articolato mondo dei gruppi giovanili cattolici sorgano esperienze musicali volte a tradurre le problematiche che animano la contestazione in un linguaggio musicale e testuale in cui sia riconoscibile la matrice cattolica. Da questo punto di vista, accanto ai gruppi che si dedicano a rinnovare il patrimonio di canti destinati ad accompagnare le celebrazioni liturgiche, si producono esperienze di canzone politica vera e propria; la più straordinaria di queste esperienze è, probabilmente, quella di un gruppo poco noto conosciuto allora e del tutto dimenticato oggi, ma che tra il 1963 e il 1967 riesce ad incidere sette dischi, le cui copie circolano clandestinamente in molte parrocchie: il gruppo si chiama Ora Sesta e, perché sia chiara la loro matrice ideale, sulla copertina dei loro dischi viene riportata questa presentazione:

Il gruppo Ora Sesta che ha curato questo disco raccoglie alcuni amici che, nel sentirsi Popolo di Dio e nei loro legami elettivi con il Movimento Operaio e Contadino, hanno riconosciuto la base comune per l'approfondimento culturale dei grandi temi su cui si gioca il destino dell'umanità (la pace, il lavoro, l'ecumenismo, la solidarietà internazionale, la libertà, la partecipazione democratica, la fratellanza universale).

Con una tale premessa, il gruppo affronta nelle sue canzoni sia argomenti e problematiche interne al mondo cattolico, sia, più in generale, i temi politici di maggiore attualità: i preti operai e il fariseismo di certi ambienti cattolici, il razzismo e il malgoverno democristiano, la guerra in Vietnam e l'ingiustizia dei rapporti che regolano il commercio internazionale. Le parole vengono sorrette da uno stile musicale molto vario, a volte vicino alla tradizione melodica o a quella gregoriana, ma più spesso ispirato alla musica da cabaret, che in quegli anni ha tra i suoi interpreti principali il gruppo milanese dei Gufi.

I testi degli Ora Sesta, letti oggi, appaiono come una singolare miscela di temi datati e ormai storicizzabili e di felici intuizioni ancora oggi di sconcertante attualità.”

Stefano Pivato, Bella ciao – Canto e politica nella storia d'Italia, Gius. Laterza & Figli, 2005, pp. 237-239

In memoria di Andrea Bergonier prete operaio
Senza siepi
Angelo Balzarini, minatore
Commercio internazionale
Omaggio a Meredith
Popolo e potere

Gli scienziati hanno tracciato
paralleli e meridiani
parallelo trentottesimo
parallelo sedicesimo:

Ma la terra ha solo strade
che s’incontran d’ogni parte
e crocicchi senza siepi
come segni di speranza.

Gli statisti hanno innalzato
dei confini artificiali
ed han posto a lor custodia
l’armi e il dio della guerra:

Ma la terra ha solo strade
che s’incontran d’ogni parte
e crocicchi senza siepi
come segni di speranza.

La sterlina il rublo il dollaro
e l’astuzia del commercio
si dividono il dominio
di miliardi di affamati

Ma la terra ha solo strade
che s’incontran d’ogni parte
e crocicchi senza siepi
come segni di speranza.

Noi vogliamo un mondo aperto
senza sbarre e senza siepi
noi crediamo in ogni uomo:
che c’importa il suo colore?

Sì, la terra ha solo strade
che s’incontran d’ogni parte
e crocicchi senza siepi
come segni di speranza.

inviata da Riccardo Venturi - 27/8/2019 - 19:31




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