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Il bombarolo

Willie Peyote
Lingua: Italiano


Willie Peyote

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(2019)
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
Faber Nostrum

È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Chi va dicendo in giro che ora sembro pazzo
Come la gente del palazzo
Se mi incrocia per le scale mi saluta
Con un cenno veloce e grande imbarazzo
"Eppure era così un bravo ragazzo" "Eh già"
Ho sentito commentare la vicina
"Tutta la famiglia è strana quindi per favore stai lontana"
Mormorava quasi per rassicurare la bambina
Forse pensava a mio padre morto suicida
Due anni dopo che la sua azienda è fallita
Quando la banca in sei mesi gli ha pignorato una vita
Di sacrifici, di sangue e fatica
L'investimento sbagliato l'ha suggerito
Proprio il consulente che dopo un mese è sparito
Ho chiesto al suo capo, ho cercato in ufficio
Nessuno si è scusato, nessuno si è mai pentito
Non si è pentito chi mi ha licenziato
Perché ha solo seguito leggi di mercato
E quando ha delocalizzato ha salvato l'azienda
Quindi di fatto è un eroe, non si offenda
E ognuno ha gli eroi che si merita
Ho già abbassato il capo alla predica
E resto in mezzo a questi poveracci che non hanno un eroe
Anche per loro son di un altra razza, son bombarolo

Adesso basta, a sto giro ho deciso
Non ho più voglia di fare buon viso
Ho sopportato e mi avete deriso
Adesso basta, a sto giro ho deciso
Adesso basta, a sto giro ho deciso
Ho preparato anche un piano preciso
E quest'odio non è mio per inciso
È solo l'odio che mi avete iniettato e mi ha quasi ucciso

Per strada tante facce non hanno un bel colore
Qui chi non terrorizza si ammala di terrore
Di paura trasuda il televisore
La paura è la briglia dell'elettore
Però questa paura è un po' meschina in effetti
Si concentra solo su certi gruppetti
E io sono tranquillo, non desto sospetti
Da uno così bianco tu non te lo aspetti
Intellettuali d'oggi, idioti di domani
Opinionisti da talkshow tra casi umani
Parlano di gente stanca di scendere in piazza
Tra colpo di stato e colpo di grazia (ringraziami)
Ti scoverò i nemici, per voi così distanti
E dopo averli uccisi sarò fra i latitanti
Ma finché li cerco io i latitanti sono loro
Ho scelto un'altra scuola, son bombarolo

Adesso basta, a sto giro ho deciso
Il colpevole ha un nome preciso
Ho protestato e mi avete deriso
Adesso basta, a sto giro ho deciso
Adesso basta, a sto giro ho deciso
Ho preparato anche un piano preciso
E quest'odio non è mio per inciso
È solo l'odio che mi avete iniettato e mi ha quasi ucciso

Così pensava forte un trentenne disperato
Se non del tutto giusto quasi niente di sbagliato
Pensava ad alta voce, incantato, incazzato
Aspettando il gran finale agognato
Pensava a quanti l'avrebbero apprezzato più avanti
Avrebbero capito negli anni
Che quel gesto era un estremo sacrificio per gli altri
Quel gesto era un estremo sacrificio per gli altri

C'è chi lo vide ridere davanti al parlamento
Aspettando quel momento
C'è chi lo vide piangere un torrente di vocali
Vedendo esplodere un chiosco di giornali
Ma ciò che lo ferì profondamente nell'orgoglio
L'immagine di lei che si sporgeva da ogni foglio
Lontana dal ridicolo in cui lo lascio solo
In prima pagina, col bombarolo

inviata da Lorenzo - 28/4/2019 - 20:09




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