Fosse stato per me
Non avrei prestato orecchio
A chi diceva male del governo
Che ci avrebbe fatti andare in guerra.
Fosse stato per me
Non avrei mai dubitato
Della lealtà dei governanti
Del loro senso dello Stato.
E invece la ragion di Stato
Chi ha inguaiati tutti quanti
Ci hanno messo in ste' macello
Generali e governanti.
Fosse stato per me
Avrei sempre dato retta
A chi ci chiedeva di obbedire
Di sposare la baionetta.
Fosse stato per me
Avrei sempre confidato
Che il nostro sacrificio immane
Sarebbe stato un giorno ricompensato.
E invece ho aperto e richiuso gli occhi
Troppo tardi per capire
Che le nostre vite acerbe
Erano buone solo per morire.
Fosse stato per me
Quel dannato poetastro
L'avrei messo al muro
Quando ho visto in che disastro
Ha portato la nazione
Per pavoneggiar se stesso
Occultare la sua impotenza
E concludere un amplesso.
E invece son finito
A marcire qui in trincea, nel fango,
Fino a che una granata "amica"
Mi ha disintegrato un fianco.
Fosse stato per me
Non avrei mai disertato
Ma poi ho visto le decimazioni
E mi sarei ribellato
Se solo avessi avuto il tempo
E non avrei mai perdonato
Gli imboscati e i traditori
Che inneggiavano alla guerra
Solo per paura dei lavoratori.
E invece son rimasto a testimoniar la sorte
Di una generazione
Straziata dalla guerra e dalla morte.
E sono ancora qui
Alla faccia di chi mi vuole strumentalizzare
A gridare in culo si guerrafondai
Ai loro gradi e ai loro salvadanai.
Non avrei prestato orecchio
A chi diceva male del governo
Che ci avrebbe fatti andare in guerra.
Fosse stato per me
Non avrei mai dubitato
Della lealtà dei governanti
Del loro senso dello Stato.
E invece la ragion di Stato
Chi ha inguaiati tutti quanti
Ci hanno messo in ste' macello
Generali e governanti.
Fosse stato per me
Avrei sempre dato retta
A chi ci chiedeva di obbedire
Di sposare la baionetta.
Fosse stato per me
Avrei sempre confidato
Che il nostro sacrificio immane
Sarebbe stato un giorno ricompensato.
E invece ho aperto e richiuso gli occhi
Troppo tardi per capire
Che le nostre vite acerbe
Erano buone solo per morire.
Fosse stato per me
Quel dannato poetastro
L'avrei messo al muro
Quando ho visto in che disastro
Ha portato la nazione
Per pavoneggiar se stesso
Occultare la sua impotenza
E concludere un amplesso.
E invece son finito
A marcire qui in trincea, nel fango,
Fino a che una granata "amica"
Mi ha disintegrato un fianco.
Fosse stato per me
Non avrei mai disertato
Ma poi ho visto le decimazioni
E mi sarei ribellato
Se solo avessi avuto il tempo
E non avrei mai perdonato
Gli imboscati e i traditori
Che inneggiavano alla guerra
Solo per paura dei lavoratori.
E invece son rimasto a testimoniar la sorte
Di una generazione
Straziata dalla guerra e dalla morte.
E sono ancora qui
Alla faccia di chi mi vuole strumentalizzare
A gridare in culo si guerrafondai
Ai loro gradi e ai loro salvadanai.
inviata da Dq82 - 18/4/2019 - 08:53
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