Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Avevo messo da parte un pezzetto di futuro
Facendo l’imbianchino di muro in muro
Ho messo su famiglia, avuto quattro figli
Ho rinunciato a tutto per costruirgli i sogni
E una mattina è arrivata una lettera speciale
Diceva in bello stile questo è un taglio al personale
E mi è bastato poco per essere più niente
Nemmeno più mia moglie mi trova divertente
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Ed ho provato invano a cominciar da capo
Ma quando hai cinquant’anni sei fuori dal mercato
E la pensione ormai è come l’orizzonte
Più ti avvicini a lei e più si fa distante
E allora spreco il tempo seduto sul divano
Cercando un po’ d’orgoglio del popolo italiano
Ma non ci trovo niente a parte lo sgomento
Di un uomo licenziato da un altro fallimento
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno a cena al quirinale
E sono sceso per le strade in cerca di opinioni
Sperando in un confronto con le mie istituzioni
Che m’hanno fatto il verso m’hanno buttato fuori
Tornando a lavorare con le mani sui coglioni
E la mia posizione è proprio messa male
In questo passo indietro socio-culturale
E i figli fanno le domande, gli amici vanno al mare
E sono già tre mesi che non faccio più l’amore
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti vanno in banca a prelevare
Ho la coscienza a posto ma questo non mi basta
E intanto il sindacato mette le sue mani in pasta
Sento la piazza fremere, urlano al lavoro
E ormai senza più forze anch’io mi aggiungo al coro
Ma arriva una chiamata passa una camionetta
Mio figlio compie gli anni e chiede la sua bicicletta
Allora mi allontano, salgo per le scale
Da quest’altezza cerco di attirare l’attenzione
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti sono andati già a dormire
Sono un operaio che si è lasciato andare
E tutti i miei parenti stanno dietro al funerale
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Avevo messo da parte un pezzetto di futuro
Facendo l’imbianchino di muro in muro
Ho messo su famiglia, avuto quattro figli
Ho rinunciato a tutto per costruirgli i sogni
E una mattina è arrivata una lettera speciale
Diceva in bello stile questo è un taglio al personale
E mi è bastato poco per essere più niente
Nemmeno più mia moglie mi trova divertente
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Ed ho provato invano a cominciar da capo
Ma quando hai cinquant’anni sei fuori dal mercato
E la pensione ormai è come l’orizzonte
Più ti avvicini a lei e più si fa distante
E allora spreco il tempo seduto sul divano
Cercando un po’ d’orgoglio del popolo italiano
Ma non ci trovo niente a parte lo sgomento
Di un uomo licenziato da un altro fallimento
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno a cena al quirinale
E sono sceso per le strade in cerca di opinioni
Sperando in un confronto con le mie istituzioni
Che m’hanno fatto il verso m’hanno buttato fuori
Tornando a lavorare con le mani sui coglioni
E la mia posizione è proprio messa male
In questo passo indietro socio-culturale
E i figli fanno le domande, gli amici vanno al mare
E sono già tre mesi che non faccio più l’amore
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti vanno in banca a prelevare
Ho la coscienza a posto ma questo non mi basta
E intanto il sindacato mette le sue mani in pasta
Sento la piazza fremere, urlano al lavoro
E ormai senza più forze anch’io mi aggiungo al coro
Ma arriva una chiamata passa una camionetta
Mio figlio compie gli anni e chiede la sua bicicletta
Allora mi allontano, salgo per le scale
Da quest’altezza cerco di attirare l’attenzione
Sono un operaio sopra al tetto del comune
E tutti i dirigenti sono andati già a dormire
Sono un operaio che si è lasciato andare
E tutti i miei parenti stanno dietro al funerale
inviata da Dq82 - 14/1/2019 - 13:28
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Premio Musicultura Città di Recanati
XXV Ed. - 2014
Un’intensa canzone-manifesto di disagio e di denuncia, senza populismi.