Sebben che abbiam le basi,
paura non abbiamo
ci voglion zitte e buone
ma tanto non ci stiamo
la libertà non viene
senza la ribellione
cacciamo i militari
contro l'occupazione
olì olì olà e la base chiuderà
nessuna pace in terra
per chi vive di guerra
olì olì olà e la base chiuderà
nessun viva di guerra
vogliam la libertà
La fabbrica di morte
vogliamo eliminare
e le esercitazioni
insiem facciam finire
la libertà non viene
senza la ribellione
unite qui noi stiamo
contro l'occupazione
o lì olì olà e la base chiuderà...
E noi che siamo donne,
paura non abbiamo
abbiam delle belle e buone lingue
e ben ci difendiamo
la libertà non viene
senza la ribellione
le basi invaderemo
contro l'occupazione
olì olì olà e la base chiuderà...
paura non abbiamo
ci voglion zitte e buone
ma tanto non ci stiamo
la libertà non viene
senza la ribellione
cacciamo i militari
contro l'occupazione
olì olì olà e la base chiuderà
nessuna pace in terra
per chi vive di guerra
olì olì olà e la base chiuderà
nessun viva di guerra
vogliam la libertà
La fabbrica di morte
vogliamo eliminare
e le esercitazioni
insiem facciam finire
la libertà non viene
senza la ribellione
unite qui noi stiamo
contro l'occupazione
o lì olì olà e la base chiuderà...
E noi che siamo donne,
paura non abbiamo
abbiam delle belle e buone lingue
e ben ci difendiamo
la libertà non viene
senza la ribellione
le basi invaderemo
contro l'occupazione
olì olì olà e la base chiuderà...
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Testo tratto da Il Deposito
"Sebben che abbiam le basi" usa la melodia de "La lega", canto delle mondine nato nella valle Padana tra il 1890 e il 1914.
Il testo è stato modificato collettivamente col desiderio di rappresentare la realtà sarda, teatro di giochi di guerra di interesse mondiale, tra basi militari e fabbrica di bombe. Ma soprattutto per cantare che noi antimilitariste a tutto questo ci ribelliamo.
E se la libertà non viene senza la ribellione, cantando ci si ribella con più gioia!".