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Un capretto [Dona, dona]

Herbert Pagani
Lingua: Italiano


Herbert Pagani

Lista delle versioni e commenti

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Sholom Secunda, On A Wagon Bound To Market (Donna, Donna). The Phoenix Girls Choir, director Sue Marshall, piano Heather Hernandez. Scotsdale, Arizona, February 23, 2007.


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[1967]
Rielaborazione italiana di Dos kelbl (Dona, dona) di Sholom Secunda [1935]
Rielaborazione in Yiddish di una canzone popolare polacca
Testo inglese di Sheldon Secunda
Testo yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda

caprettoUn grande grazie a Enzo che ci ha fornito questo testo.
Se volete saperne di più su Herbert Pagani, questo geniale artista multimediale troppo presto scomparso, potete visitare il sito a lui dedicato: www.megalopolis.it

Un capretto, l’immagine sacrificale per eccellenza (anche se di solito è l’agnello), che va al macello.
Lo stesso rituale si ripete per un bambino avviato verso uno dei tanti lager ancora oggi tristemente presenti nel mondo, con le stesse, atroci modalità.
Herbert Pagani, in questo testo, traccia un parallelo terribile, ma purtroppo fin troppo reale e sempre attuale, tra il macello di un cucciolo di animale e quello di un cucciolo d’uomo.
Un riferimento forte ed un disperato omaggio a tutte le piccole vittime di tutte le guerre che sono state massacrate da assassini che non hanno esitato “a calare il coltello nella loro tenera forza”.
In nome di tutto il mare di dolore che la guerra degli uomini fa scorrere tra i suoi stessi piccoli figli deboli ed indifesi, prime vittime di tutti i conflitti, un mare che travolge, distrugge e uccide vite e futuro, in tanti, troppi luoghi sulla Terra e che - qualche volta - riesce a lambire anche le nostre coscienze di “uomini liberi” e riesce a farci alzare, indignare, impegnare, gridare “No alla guerra!”
Ma poi?
Cosa riusciamo a fare oltre a questo?



Il testo è in realtà la traduzione/adattamento italiano di una famosa composizione del musicista ebreo Sholom Secunda, Dos kelbl (Dona, dona), che la scrisse nel 1935 basandosi su una canzone popolare polacca. Il testo in yiddish fu scritto da Aaron Zeitlin, con musica dello stesso Secunda (il testo inglese è opera del figlio di Sholom, Sheldon Secunda). Non è un caso che Herbert Pagani, anch'egli di religione ebraica, la abbia ripresa; la strofa del bambino e del soldato, pur riprendendo la struttura della canzone originale, sembra essere una sua innovazione (forse per chiarire ulteriormente il vero senso della canzone). Sholom Secunda era nato a Aleksandrija, in Ucraina, nel 1894; è morto a New York nel 1974.

Aaron Zeitlin.
Aaron Zeitlin.
Sholom Secunda.
Sholom Secunda.




Donna, Donna (spesso anche Dona, Dona) è una canzone famosissima. Nel testo inglese è stata interpretata da autentici mostri sacri: tra questi, Joan Baez e Donovan. La Baez la ha cantata anche recentemente a Firenze, il 27 marzo 2007. Il ritornello della canzone, in yiddish Dona, dona, ma spesso reso anche come Dana, dana o Donna, donna, è ritenuto da alcuni un'invocazione ebraica a Dio (in ebraico: Adonay "mio Signore").
Un capretto su un carretto va al macello del giovedì
non s´è ancora rassegnato a finire proprio così
chiede ad una rondine -Salvami se puoi-
lei lo guarda un attimo fa un bel giro in cielo e poi risponde
-Siete tutti nati apposta io non c´entro credi a me
c'è chi paga in ogni festa
questa volta tocca a te.-

Un bambino su un vagone va al macello del giovedì
non s'è ancora rassegnato a morire proprio così
chiede ad un soldato salvami se puoi
e lui con la mano lo rimette in fila e poi risponde
-Siete in tanti sulla terra io non c'entro credi a me
c'è chi paga in ogni guerra
e questa volta tocca a te.-

Ora dormi caro figlio sta tranquillo che resto qui
non è detto che la storia debba sempre finire così
il mio bel capretto è nato in libertà
finché sono in vita mai nessuno lo toccherà
la storia te l´ho raccontata apposta perché un giorno pure tu
dovrai fare l´impossibile perché non succeda più.
Siamo madri e siamo figli tutti nati in libertà
ma saremo i responsabili se uno solo pagherà.

Ora dormi.

inviata da i.fermentivivi - 24/4/2007 - 09:13




Lingua: Yiddish

Dos Kelbl (Dona, dona) (Il Capretto)
Il primitivo adattamento in Yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda

Il dattiloscritto originale della canzone redatto da Aaron Zeitlin (1935)
Il dattiloscritto originale della canzone redatto da Aaron Zeitlin (1935)


"Dana Dana was written for the Aaron Zeitlin stage production Esterke (1940–41) with music composed by Sholom Secunda. The lyrics, score, parts, and associated material are available online in the Yiddish Theater Digital Archives. The lyric sheet is in typewritten Yiddish and handwritten Yiddish lyrics also appear in the piano score. The text underlay in the score and parts is otherwise romanized in a phonetic transcription oriented toward stage German.

The orchestra plays the Dana Dana melody at several points in Esterke. The original is 2/4, in G minor for a duo of a man and a woman, choral with the orchestral accompaniment. Secunda wrote "Dana-" for the orchestral score and "Dana Dana" for the vocal scores. The Yiddish text was written with roman alphabet. He wrote for the choral score "andantino" (somewhat slowly) and "sempre staccato" (play staccato always). The melody of the introduction was also used at the end of the song. He wrote "piu mosso" (more rapidly) for the refrain and some passages that emphasize the winds. First, a woman (Secunda wrote "she") sings four bars and then the man (Secunda wrote "he") sings the next four. They sing together from the refrain. Although singing the third part of "Dana Dana" (="Dana Dana Dana Dana...") the man sometimes sings lower than the melody using disjunct motions. The melody is refrained. Then "he" sings the melody, and "she" sometimes sings "Dana", other times sings "Ah" with a high voice or technical passage. Secunda wrote "molto rit." (suddenly much more slowly) for the ending of the first verse. There are some difference between the original and the melody that are well known. Secunda wrote "ha ha ha" for the choral score with the broken chords.

Secunda translated Dana Dana into English (changing the vocalization of dana to dona), but this version failed to gain popularity. The lyrics were translated again in the mid-1950s by Arthur Kevess and Teddi Schwartz, and the song became well known with their text. It became especially popular after being recorded by Joan Baez in 1960, Donovan in 1965 and Patty Duke in 1968.

Dana Dana has been translated into and recorded in many other languages including German, French, Japanese, Hebrew, Russian and Vietnamese. It has been sung by performers including Nechama Hendel, André Zweig, Chava Alberstein, Esther Ofarim, Theodore Bikel, Karsten Troyke, Sumi Jo, Claude François, and Hélène Rollès together with Dorothée." - en.wikipedia
donadona
(דאָנאַ, דאָנא) דאָס קגלבל

אויפֿן פֿירל ליגט אַ קעלב,
ליגט געבונדן מיט אַ שטריק;
אויפֿן הימל פֿליט אַ פֿויגל,
פֿליט און דרייט זיך הין און צוריק.

לאַכט דער ווינט אין קאָרן,
לאַכט און לאַכט און לאַכט,
לאַכט ער אָפּ אַ טאָג אַ גאַנצן
און אַן האַלבע נאַכט…
היי, דאָנאַ דאָנאַ דאָנאַ דאָנאַ…

וויינט דאָס קעלבל, זאָגט דער פּויער:
- ווער זשע הייסט דיר זײַן אַ קאַלב ?
וואָלסטו בעסער זײַן אַ פֿויגל,
וואָלסטו בעסער זײַן אַ שוואַלב.

לאַכט דער ווינט אין קאָרן,
לאַכט און לאַכט און לאַכט,
לאַכט ער אָפּ אַ טאָג אַ גאַנצן
און אַן האַלבע נאַכט…
היי, דאָנאַ דאָנאַ דאָנאַ דאָנאַ…

בידנע קעלבלעך טוט מען בינדן
און מען שלעפּט זיי און מען שעכט,
אָבער ווער ס´האָט פֿליגל, פֿליט אַרויפֿצו,
און איז קיינעם ניט קיין קנעכט…

לאַכט דער ווינט אין קאָרן,
לאַכט און לאַכט און לאַכט,
לאַכט ער אָפּ אַ טאָג אַ גאַנצן
און אַן האַלבע נאַכט…
היי, דאָנאַ דאָנאַ דאָנאַ דאָנאַ…

inviata da Riccardo Venturi - 23/10/2007 - 15:17




Lingua: Yiddish

La trascrizione del testo yiddish in caratteri latini.

La precedente trascrizione era tra quelle redatte in grafia "tedeschizzante", e non corrispondeva neppure pienamente al testo qui dato. Poiché anche le altre trascrizioni (come ad esempio quella su en.wikipedia sono ben lungi dall'essere soddisfacenti, è stata rifatta autonomamente. [RV]
DOS KELBL (DONA, DONA)

Afn firl ligt a kelbl,
ligt gebundn mit a shtrik;
afn himl flit a foygl,
flit un dreyt zikh hin un tsurik.

Lakht der vint in korn,
lakht un lakht un lakht,
lakht er op a tog a gantsn
un an halber nakht...
hey, dona dona dona dona...

Veynt dos kelbl, zogt der poyer:
ver zhe heyst dir zayn a kalb?
Volstu beser zayn a foygl,
volstu beser zayn a shvalb.

Lakht der vint in korn,
lakht un lakht un lakht,
lakht er op a tog a gantsn
un an halber nakht...
hey, dona dona dona dona...

Bidne kelblekh tut men bindn
un men shlept zey un men shekht
ober ver s'hot fligl, flit aroyftsu,
un iz keynes nit keyn knekht...

Lakht der vint in korn,
lakht un lakht un lakht,
lakht er op a tog a gantsn
un an halber nakht...
hey, dona dona dona dona...

inviata da Riccardo Venturi - 23/10/2007 - 15:24




Lingua: Inglese

On A Wagon Bound And Helpless (Donna, Donna)
Adattamento inglese di Sheldon Secunda
Musica di Sholom Secunda

Sholom Secunda assieme alle Andrew Sisters, 1933.
Sholom Secunda assieme alle Andrew Sisters, 1933.
ON A WAGON BOUND AND HELPLESS
[DONNA, DONNA]

On a wagon bound and helpless
Lies a calf, who is doomed to die.
High above him flies a swallow
Soaring gaily through the sky.

The wind laughs in the cornfield
Laughs with all his might
Laughs and laughs the whole day through
And half way through the night.

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do.

Now the calf is softly crying
"Tell me wind, why do you laugh?"
Why can’t I fly like the swallow
Why did I have to be a calf,

The wind laughs in the cornfield
Laughs with all his might
Laughs and laughs the whole day through
And half way through the night.

Calves are born and soon are slaughtered
With no hope of being saved.
Only those with wing like swallow
Will not ever be enslaved

inviata da Riccardo Venturi - 23/10/2007 - 15:00




Lingua: Inglese

ON A WAGON BOUND TO MARKET

On a wagon bound for market
There's a calf with a mournful eye.
High above him there's a swallow
Winging swiftly through the sky.

How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night.

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do.

"Stop complaining," said the farmer,
"Who told you a calf to be?
Why don't you have wings to fly with
Like the swallow so proud and free?"

How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night.

Calves are easily bound and slaughtered
Never knowing the reason why.
But whoever treasures freedom,
Like the swallow has learned to fly.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 16:46




Lingua: Tedesco

La versione tedesca del testo yiddish.

E' ripresa da Hebrewsongs, dove non ne viene specificato l'autore. Presenta alcune varianti testuali.
DAS KÄLBCHEN

Auf dem Wagen liegt ein Kälbchen,
ist gefesselt mit 'nem Strick.
Hoch im Himmel fliegt ein Vogel,
fliegt und flitzt hin und zurück.
[fliegt nach rechts und fliegt nach links]

Lacht der Wind im Kornfeld,
lacht und lacht und lacht,
lacht den ganzen Tag darüber
und noch die halbe Nacht.

Donaj, donaj, donaj, donaj,
donaj, donaj, donaj, daj.
Donaj, donaj, donaj, donaj,
donaj, donaj, donaj, daj.

Schreit das Kälbchen, sagt der Bauer:
"Weshalb bist du auch ein Kalb?"
Wenn du willst, dann sei ein Vogel,
wie am Himmel diese Schwalb!"

Lacht der Wind im Kornfeld,
lacht und lacht und lacht,
lacht den ganzen Tag darüber
und noch die halbe Nacht.

Donaj, donaj, donaj, donaj,
donaj, donaj, donaj, daj.
Donaj, donaj, donaj, donaj,
donaj, donaj, donaj, daj.

Arme Kälbchen kann man fesseln
und zum Schlächter schleppen hin,
frei zu sein bedarf es Flügel,
und du fliegst zum Himmel hin.

Lacht der Wind im Kornfeld,
lacht und lacht und lacht,
lacht den ganzen Tag darüber
und noch die halbe Nacht.

Donaj, donaj, donaj, donaj,
donaj, donaj, donaj, daj.
Donaj, donaj, donaj, donaj,
donaj, donaj, donaj, daj.

inviata da Riccardo Venturi - 23/10/2007 - 15:27




Lingua: Francese

Traduzione francese / Traduction française.

Ripresa da fr.wikipedia. L'articolo avverte che una versione francese è stata cantata dal famoso Claude François, ma che si trattava di un testo che nulla aveva a che vedere con l'originale ("cover di comodo").
UN VEAU (DONA, DONA)

Sur un chariot, ligoté
Gît un veau condamné.
Au-dessus, vole une hirondelle
Qui fend gaiement le ciel.

Le vent rit dans les blés.
Il rit de toutes ses forces,
Il rit encore toute la journée
Jusqu’au milieu de la nuit.
Dona(ï), Dona(ï), …

Quand le veau crie, le paysan dit :
"Qui t'as ordonné d'être un veau ?
Si tu voulais, tu pourrais être un oiseau.
Si tu voulais, tu pourrais être une hirondelle."

Les veaux humbles on ligote
et on les charrie et on les abat.
Qui a des ailes vole vers le ciel,
n'est pas un valet chez personne.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:00




Lingua: Russo

La versione russa di Viktor Shapiro
Перевод Виктора Шапиро

Песня была написана под названием «Дос кэлбл» (телёнок) композитором Шоломом Секундой на слова Арна Цейтлина на идише для мюзикла «Эстерке» (1940—1941), поставленного режиссёром Морисом Шварцем в 1941 году в Еврейском художественном театре на манхэттэнской Второй авеню. Впервые в США песня была напечатана в програмке спектакля, а в 1943 году — отдельным нотным изданием под названием «Дана, дана, дана» (Metro Music Co., Нью-Йорк).

Собственно слова песни были написаны А. Цейтлиным раньше и опубликованы в журнальном издании его пьесы «Эстерке ун Казимир дэр гройсэр» (Эстерка и Казимир Великий, журнал «Глобус», Варшава, 1932). Для нью-йоркской постановки 1941 года Арн Цейтлин значительно переработал свою раннюю пьесу.

Песня была записана в ритме 2/4, для мужского и женского голосов, хора и оркестра. Секунда писал «Дана» для оркестра и «Дана Дана» для солистов. Текст идиша был записан на латинице. Для хора Секунда указал «andantino» и «sempre staccato» («всегда стаккато!»). Мелодия вступления повторялась в финале. Также было написано piu mosso (быстрее) для припева и некоторых пассажей, когда текст шёл про ветер. Сначала вступает женщина (Секунда писал «она», she), 4 строки, затем мужчина («он», he) поет следующие четыре строки. Начиная с припева, они поют вместе. Начиная с третьей части (Дана Дана Дана…) мужчина поет ниже, чем идет основная мелодия. Далее мелодия припева повторяется, тогда «он» поет мелодию, а «она» поет иногда «Дана», а иногда «Ах», на высоком голосе с техническим пассажем. Секунда писал «molto rit.» для завершения первого стиха (куплета). Имеются некоторые различия между оригинальной версией и той, которая стала широко известной. Секунда писал «а-а-а» для счёта хора с «надломленными» аккордами.

Первый перевод песни на английский был сделан самим Секундой, но не получил известности. Популярной в английской версии песня стала как «Донна Донна» в переводе Артура Кевесса и Тедди Шварца, написанном примерно в 1956 году. Особенно популярной песня стала после исполнения Джоан Баэз с гитарным аккомпанементом в 1960 году и Донована в 1965 году.

Песня была также переведена на многие другие языки, включая немецкий, французский, японский, иврит, эсперанто (является одной из самых узнаваемых и известных песен на эсперанто во всём мире) и русский. Русские переводы были сделаны Зеэвом Гейзелем в 2002 году, Анатолием Пинским, Виктором Шапиро (2009).

Песню исполняли такие исполнители, как Джоан Баэз, Донован, Хава Альберштейн, Теодор Бикель, Андре Цвейг, Элен Ролле в дуэте с Доротэей, ансамбль еврейской песни на идише «Дона», а также песня звучала на саундтреке к японскому аниме-сериалу «Юная революционерка Утэна». Песня была запрещена в Южной Корее как коммунистическая. - ru.wikipedia
ТЕЛЕНОК (ДОНА, ДОНА)

На возу лежит теленок,
Крепко связанный лежит.
В небе звонкий жаворонок —
Пташка вольная кружит…

Ветерок смеется,
Чуть колышет рожь,
Он весь день, весь день смеется
И почти всю ночь.

Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона.

Говорит мужик теленку:
Знать, такой уж твой удел,
Был бы пташкой-жаворонком,
То летел бы куда хотел.

Ветерок смеется,
Чуть колышет рожь,
Он весь день, весь день смеется
И почти всю ночь.

Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона.

Так уж выпало телятам —
Быть добычей мясника,
Ну, а кто рождён крылатым,
Никому он не слуга.

Ветерок смеется,
Чуть колышет рожь,
Он весь день, весь день смеется
И почти всю ночь.

Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона,
Дона, дона, дона, дона.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:18




Lingua: Russo

La versione russa di Zeev Gejzel'
Перевод Зеэва Гейзеля

Anch'essa ripresa da ru.wikipedia
Через поле да пригорок
Всё телега катится,
А за ней смешной телёнок
На верёвке тащится…

В небе соловей поёт,
Чудная песенка:
Вроде смех, а может — и
Звон колокольчика —
Дона-дона-дона-дона…

Может, если б — если б только
Тебе пару крыльев дать,
В небо ты взлетел высоко,
До него ведь крылом подать.

В небе соловей поёт,
Чудная песенка:
Вроде смех, а может — и
Звон колокольчика —
Дона-дона-дона-дона…

Но телёнок всё шагает
Прямо в гости к мяснику,
Он о небе не мечтает
И не ведает тоску…

В небе соловей поёт,
Чудная песенка:
Вроде смех, а может — и
Звон колокольчика —
Дона-дона-дона-дона…

6/6/2013 - 17:21




Lingua: Russo

La versione russa di Anatolij Pinskij
Перевод Анатолия Пинского

L'ultima delle tre versioni russe ricavate da ru.wikipedia.
Вот на рынок катит бричка,
Грустный в ней телок лежит.
А высоко в небе птичка,
Вьется ласточка, кружит.

Как смеется ветер,
Гонит тучи прочь,
Он смеется день и вечер,
И ещё всю ночь.
Дона-дона, дона-дона…

«Хватит хныкать, — крикнул возчик. —
На кого тебе пенять?
Сам родился ты теленком,
Сам не хочешь, брат, летать».

Как смеется ветер,
Гонит тучи прочь,
Он смеется день и вечер,
И ещё всю ночь.
Дона-дона, дона-дона…

И зачем телят зарежут,
Им никто не объяснит.
А кому мила свобода,
Тот, как ласточка взлетит.

Как смеется ветер,
Гонит тучи прочь,
Он смеется день и вечер,
И ещё всю ночь.
Дона-дона, дона-дона…

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:26




Lingua: Ungherese

La versione ungherese di Erzsébet Molnár.
Molnár Erzsébet a magyar nyelvre lefordította

E' stata interpretata dallo scomparso cantautore Róbert Baffia.


DONA-DONA

Mén a szekér, városba mén
szomorú szemű borjú bőg,
Fenn az égen száll egy fecske
talán meg sem is hallja őt.

Hogy kacag a szél, úgy nevet mint aki sír,
délen át és éjen át kacagja ahogy csak bír.
Dona-dona-dona-dona, dona-dona-don-dona-don,
Dona-dona-dona-dona, dona-dona-dona-don.

Kár a bőgés, szól a gazda
ki mondta azt, hogy borjú légy?
Lenne szárnyad, szállva szállnál,
tiéd lenne a messze ég.

Hogy kacag a szél, úgy nevet mint aki sír,
délen át és éjen át kacagja ahogy csak bír.
Dona-dona-dona-dona, dona-dona-don-dona-don,
Dona-dona-dona-dona, dona-dona-dona-don.

Azt ki kötélen él mint borjút
megölik s nem tudja miért.
Ám ki szabadon éli életét
megtanul szállni fecskeként.

Hogy kacag a szél, úgy nevet mint aki sír,
délen át és éjen át kacagja ahogy csak bír.
Dona-dona-dona-dona, dona-dona-don-dona-don,
Dona-dona-dona-dona, dona-dona-dona-don.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:33




Lingua: Polacco

Versione polacca di Jacek Cygan
Cantata da Marek Ravski, Edyta Gepert e tanti altri
da http://www.tekstowo.pl


DONA DONA (JEDZIE MOJSZELE)


Jedzie Mojszele, furką Mojszele,
Dzisiaj w mieście jest wielki targ,
Wietrzyk w górze gra,
Dróżka w dole gna,
Do cielaka on mówi tak:
"Biednym figa z makiem,
A bogatym świat,
Kto ci kazał być cielakiem,
Teraz marsz na targ".

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, wio!

Mądry Mojszele,
Sprytny Mojszele,
Myśli cielak schylając łeb,
Gdyby stał się cud, gdyby mówić mógł,
Tak Mojszemu by odparł wnet:
"Biednym figa z makiem,
A bogatym świat,
Kto ci kazał być biedakiem,
Teraz marsz na targ".

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, wio!

Jedzie Mojszele, furką Mojszele,
Żal mu jednak cielaczka żal,
Wietrzyk w górze gra,
Dróżka w dole gna,
On do siebie powiada tak:
"Biednym figa z makiem,
A bogatym świat,
Przecież mogłem być cielakiem,
Ma się jednak fart".

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, wio!

inviata da Krzysiek Wrona - 17/1/2017 - 23:14




Lingua: Polacco

Versiona polacca di Tymoteusz Kondrak (figlio di Jan)
Cantata da Jan Kondrak, Izabela Szafrańska e tanti altri.

L'esecuzione di Jan Kondrak registrata da Donat Kamiński a Wrocław, nella sua tana chiamata "Pieśniarze" il venerdi 13 gennaio 2017.
C'ero...

Jan Kondrak
Jan Kondrak


DONA DONA


Na targ jedzie wóz i wiezie
Cielę co smutne oczy ma,
Nad nim w górze, hen, jaskółka
Fruwa zwinnie, po niebie gna,
Ach, jak wichry śmieją się,
Szaleją góra dół,
Śmieją się przez cały dzień
I letniej nocy pół.

Dona dona dona dona
Dona dona dona Don
Dona dona dona dona
Dona dona dona Don

Dona dona dona dona
Dona dona dona Don
Dona dona dona dona
Dona dona dona Don

Ponarzekaj mówi farmer,
Że musiałeś cielakiem być,
Że też nie masz lotnych skrzydeł,
By jak wolna jaskółka żyć,
Ach, jak wichry śmieją się,
Szaleją góra dół,
Śmieją się przez cały dzień
I letniej nocy pół.

Dona dona dona dona
Dona dona dona Don
Dona dona dona dona
Dona dona dona Don

Dona dona dona dona
Dona dona dona Don
Dona dona dona dona
Dona dona dona Don

Łatwo cielę spętać, zabić,
Niewiadomy jest zdarzeń splot,
Ale ten kto ceni wolność
Od jaskółki się uczy w lot,
Ach, jak wichry śmieją się,
Szaleją góra dół,
Śmieją się przez cały dzień
I letniej nocy pół.

Dona dona dona dona
Dona dona dona Don
Dona dona dona dona
Dona dona dona Don

Dona dona dona dona
Dona dona dona Don
Dona dona dona dona
Dona dona dona Don

inviata da Krzysiek Wrona - 17/1/2017 - 23:47




Lingua: Persiano

La versione in persiano moderno (fârsi) da fa.wikipedia
دونا، دونا

بسته و بیچاره در ارابه ای
گوساله ای محکوم به مرگ افتاده است
پرستویی می پرد بر فراز سرش
در اوج شادمانه پرواز

باد در مزرعه ذرت شاد و خنده زنان می گذرد
می خندد و می خندد تا مادامی که روز جریان دارد
و حتی تا پاسی از شب گذشته
دونا، دونا، دونا، دونا
دونا، دونا، دونا، دون

اینک اما گوساله به نرمی می گرید که
«به من بگو ای باد، تو چرا می خندی؟»
«چرا من نمی توانم همانند آن پرستو پرواز کنم؟»
«چرا محکومم که گوساله باشم؟»

باد در مزرعه ذرت شاد و خنده زنان می گذرد:
گوساله ها، گوساله به دنیا می آیند و به زودی نیز سلاخی می شوند
بدون امید به نجات،
تنها آنان که بالهایی همانند پرستو دارند
هیچ گاه به بردگی گرفته نمی شوند

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:04




Lingua: Giapponese

La versione giapponese / Japanese version.

Ripresa da questa pagina (al n° 3)
「ダナダナ」

縛られた悲しみと
子牛が揺れて行く。
ツバメは大空
スイスイ飛び回る。

風は笑うよ
一日中。
力の限り
笑っているよ。

ダナダナダナダナ
ダナダナダナダン
ダナダナダナダナ
ダナダナダナダン

泣くな!」農夫が言った。
「お前は子牛か?
翼があったなら
逃げて行けるのに!」

風は笑うよ
一日中。
力の限り
笑っているよ。

ダナダナダナダナ
ダナダナダナダン
ダナダナダナダナ
ダナダナダナダン

捕らえられむざむざと
殺される子牛
心の翼で
自由を守るんだ!

風は笑うよ
一日中。
力の限り
笑っているよ。

ダナダナダナダナ
ダナダナダナダン
ダナダナダナダナ
ダナダナダナダン

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:10




Lingua: Vietnamita

La versione vietnamita di Trần Tiến
Bản dịch của Trần Tiến

Il cantautore vietnamita Trần Tiến, nato nel 1947.
Il cantautore vietnamita Trần Tiến, nato nel 1947.





Nel video sopra, la canzone interpretata dal gruppo femminile Tam ca Áo trắng.
DONNA-DONNA

Mái nhà xưa yêu dấu, bức tường rêu phong cũ
nơi cậu bé qua những ngày thơ ấu.
Muốn mình mau khôn lớn. Giữa đùa là yên ấm,
em ngồi ước mơ bước chân giang hồ.

Mơ bay theo cánh chim ngang trời,
biển xa núi chơi vơi.
Mơ bay đi khát khao cuộc đời.
Một đêm nhớ tiếng ai ru hời.
Donna Donna Donna ngủ đi nhé.
Ngoài trời đường nhiều gió tuyết rơi.
Donna Donna Donna ngủ đi nhé.
Hãy nằm trong cánh tay của mẹ.

Có một người đàn ông, trước thềm nhà rêu phong
bỗng ngồi khóc nhớ những ngày thơ ấu.
Sống đời bao cay đắng, tóc bạc phai mưa nắng.
Tay đành trắng những giấc mơ thơ dại.

Đi qua bao núi sông gập ghềnh.
Cuộc tình mãi lênh đênh.
Đi qua bao tháng năm vô tình,
một đêm nhớ tiếng ru mẹ hiền.
Donna Donna Donna ngủ đi nhé.
Ngoài trời đường nhiều gió tuyết rơi.
Donna Donna Donna ngủ đi nhé.

Hãy nằm trong cánh tay của mẹ oo-ooh-oo...
Giờ này người đã khuất xa tôi. oo-ooh-oo...
Uớc ngàn năm bé trong tay người.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:38




Lingua: Cantonese

La versione in lingua cantonese.

Ripresa da zh-yue.wikipedia.
木頭車上被綁起嘅
有隻牛仔無救等緊死
佢上高有隻飛燕
暢快遨遊天空

合唱:
粟米田上風係咁笑
出盡力勁笑
笑呀笑足成日
重笑到仲夏半夜
Dona, dona, dona,...

隻牛仔輕輕喊
「問風,你笑乜?」
點解我唔可以好似隻燕
點解我要做隻牛仔

牛仔生出來好快就被劏
無希望無得救
好似燕咁有翼嘅
而唔會被奴役

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 17:55


questa canzone è un ricordo di tanti anni fa, ma come allora continua ad emozionarmi
Grazie Herbert

marta - 23/10/2007 - 13:15


Dobbiamo un enorme ringraziamento a Marta e al suo ricordo pieno di emozione. Nell'approvarlo, ci è venuto in mente di illustrare un po' la pagina, e avendone trovato la copertina dello spartito con le indicazioni degli originali, siamo riusciti a reperire gli autori e gli altri testi (nonché i filmati). Così nascono tutti i giorni le CCG: una sola parola, un commento, un ricordo, un'emozione di chi ci legge ci permettono di ricostruire la storia intera di una canzone, cioè di un mondo intero.

CCG/AWS Staff - 23/10/2007 - 15:49


Un capretto, l’immagine sacrificale per eccellenza (anche se di solito è l’agnello), che va al macello.
Lo stesso rituale si ripete per un bambino avviato verso uno dei tanti lager ancora oggi tristemente presenti nel mondo, con le stesse, atroci modalità.
Herbert Pagani, in questo testo, traccia un parallelo terribile, ma purtroppo fin troppo reale e sempre attuale, tra il macello di un cucciolo di animale e quello di un cucciolo d’uomo.
Un riferimento forte ed un disperato omaggio a tutte le piccole vittime di tutte le guerre che sono state massacrate da assassini che non hanno esitato “a calare il coltello nella loro tenera forza”.
In nome di tutto il mare di dolore che la guerra degli uomini fa scorrere tra i suoi stessi piccoli figli deboli ed indifesi, prime vittime di tutti i conflitti, un mare che travolge, distrugge e uccide vite e futuro, in tanti, troppi luoghi sulla Terra e che - qualche volta - riesce a lambire anche le nostre coscienze di “uomini liberi” e riesce a farci alzare, indignare, impegnare, gridare “No alla guerra!”
Ma poi?
Cosa riusciamo a fare oltre a questo?

6/6/2008 - 17:32


Con questa canzone inizia la revisione delle pagine contenenti traduzioni o versioni in yiddish. A rigore, questa canzone avrebbe dovuto far parte, pienamente, della sezione Yiddish, e, seguendo i criteri fissati, essere attribuita al suo autore, Aaron Zeitlin / Aren Zeytlin (אהרן צייטלין); ma si tratta di una pagina "antica", iniziata dai Fermentivivi, e non me la sono sentita di toglierla al grande Herbert Pagani. La pagina mantiene quindi la sua struttura originaria, ma deve essere considerata parte integrante della Sezione Yiddish. Per quanto riguarda i problemi storici, interpretativi e testuali si vedano le note introduttive alle varie sezioni della pagina.

Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 15:29


Dall'edizione russa di Wikipedia riprendo una notizia curiosa riguardo a questa canzone, tradotta e cantata in moltissime lingue. Ne esisterebbe anche una versione coreana la quale, però, è stata proibita dalle autorità della Corea del Sud, in quanto ritenuta "comunista". Ma, come si sa, la Corea del Sud è un faro della civiltà occidentale e del libero mercato. Indi per cui, in Corea del Sud "Dona dona" è ufficialmente ebrea e comunista; le manca soltanto di essere negra.

Riccardo Venturi - 6/6/2013 - 18:09


André Ochodlo – Dona Dona

Krzysiek Wrona - 17/1/2017 - 23:53


Direi che anche questa canzone sarebbe rinominata agli propri autori, con tutto il rispetto per Hubert Pagani

Krzysiek - 20/1/2017 - 02:24


Io invece direi proprio di lasciarla a "Hubert" Pagani, vista la "strofa del bambino e del soldato" di cui si parla meglio nell'introduzione, e che sembra essere una sua innovazione. Poi, naturalmente, metto tutto ai voti...

Riccardo Venturi - 21/1/2017 - 15:23


A ripensarci bene, credo che tu abbia ragione Rick. Che rimanga a Herbert, la sua versione è del tutto speciale.
Salud

Krzysiek - 6/4/2017 - 18:57


Trovo casualmente “Dos kelbl” nel repertorio di un duo folk tedesco attivo nei 70 e 80, costituito da Erich Schmeckenbecher e Thomas Friz. Si chiamavano Zupfgeigenhansel. La canzone si trova nel loro album del 1979 intitolato “Jiddische Lieder ('ch Hob Gehert Sogn)”. Qui il testo, tradotto anche in tedesco.

Jiddische Lieder

Sono andato su Discogs e nei crediti del brano trovo, come autore del testo, Yitzhak Katzenelson.



Di Yitzhak Katzenelson – insegnante, poeta e drammaturgo polacco, ebreo, nato a Karėličy nel 1886 e ucciso ad Auschwitz nel 1944 – abbiamo al momento una sola canzone, ma lui fu l’autore de “Dos lid funem oysgehargetn yidishn folk”, “Il canto del popolo ebreo massacrato”, composto nel campo di prigionia di Vittel, in Francia, poco prima di essere trasferito, insieme ad uno dei figli (unici sopravvissuti della loro famiglia), ad Auschwitz, la loro ultima destinazione.

Dos lid funem oysgehargetn yidishn folk

Il manoscritto de “Il canto del popolo ebraico massacrato” fu ritrovato nel 1945, chiuso dentro un contenitore di latta sepolto sotto ad un albero nel campo di Vittel. La prima traduzione fu in francese. Nel 1966 Primo Levi ne presentò una traduzione parziale. Poi Giunti ne pubblicò una integrale a metà degli anni 90. Infine, l’edizione italiana più recente, curata da Erri De Luca, è uscita per Mondadori nel 2009 come “Canto del popolo yiddish messo a morte”.

Che Yitzhak Katzenelson, invece che Aaron Zeitlin, sia o meno l’autore del brano, in ogni caso forse meriterebbe approfondire la sua opera…

E qui non resta che appellarmi all’Anonimo Ebreo Errante del XX° Secolo...

Bernart Bartleby - 15/6/2018 - 09:04


Qui tutti i testi, anche in tedesco, dell’album “Jiddische Lieder ('ch Hob Gehert Sogn)” dei Zupfgeigenhansel.

B.B. - 15/6/2018 - 09:08


B.B. - 15/6/2018 - 09:10


Rocco Rosignoli Feat. Lee Colbert

La prima strofa, cantata in lingua yiddish da Lee Colbert, voce della Moni Ovadia Stage Orkestra, è quella originale del testo di Segunda, tradotto e adattato in italiano da Herbert Pagani.

C'è nel disco una terza traduzione, o meglio un adattamento: la notissima canzone Dona dona, composta da Sholom Segunda e Aaron Zeitlin in yiddish, era già stata cantata meravigliosamente in italiano dal grande Herbert Pagani, che tra l'altro inserì anche una strofa che parla esplicitamente della Shoah, che non è presente nella canzone originale (che risale al 1936). Non ho ritenuto opportuno rifare qualcosa che prima di me qualcuno di ben più autorevole aveva già fatto così magistralmente, dunque mi sono limitato a cantare la sua versione, che mi offre anche l'occasione di rendere omaggio a un grande artista, che purtroppo una malattia ci portò via giovanissimo, ad appena 44 anni.


adriana - 26/1/2019 - 10:49




Lingua: Finlandese

Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise / Suomenkielinen versio: Tuula Valkama


the song performed by Seppo Hanski
DONA, DONA

Silloin paju vaan lauloi onneaan,
tanssiin pyörtehet virran vei.
Milloin uudestaan luoksein sinut saan,
silmäis muisto se häivy ei.

Ja rannan haapa havisee,
jälleen kutsuu luo.
Järven ranta uinailee,
sun jälleen luoksein tuo.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da.

Rannan kivi saa jälleen todistaa:
iltaan rakkaus kaunein jää.
Pilvet katoaa, kirkas on nyt maa,
missään varjoa en nyt nää.

Sää saavuit, lumme nosti pään,
kaislat hiljaa soi.
Silmäis loiston jälleen nään,
sun luoksein tuuli toi.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da.

inviata da Juha Rämö - 27/1/2019 - 16:25




Lingua: Finlandese

Versione finlandese 2 / Finnish version 2 / Version finnoise 2 / Suomenkielinen versio 2: Kaisu Liuhala


the song performed by Marion
DONA, DONA

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da.

Tuulet tulevat, tuulet menevät,
vievät lintuja taivaisiin.
Pienet vasikat tänne syntyvät
kiinni ihmisen kahleisiin.

Tuuli nauraa nauruaan,
kaura hengittää.
Muukalainen pehmein sormin
varsaa kengittää.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da.

Vaunuun sidotun nuoren vasikan
tunnot tuomion aavistaa.
Silmät näkevät pääskyn taivahan,
vaan ei katseella kiinni saa.

Tuuli nauraa nauruaan,
kaura hengittää.
Muukalainen pehmein sormin
varsaa kengittää.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da.

Nuoren vasikan silmät kysyvät:
»Tuuli, miksi sä naurat vaan?
Miksi vapaina toiset lentävät,
yhtä rattailla raahataan?«

Tuuli nauraa nauruaan,
kaura hengittää.
Muukalainen pehmein sormin
varsaa kengittää.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, da.

inviata da Juha Rämö - 27/1/2019 - 16:26




Lingua: Finlandese

Versione finlandese 3 / Finnish version 3 / Version finnoise 3 / Suomenkielinen versio 3: Jukka Kuoppamäki


the song performed by Anki, Bosse & Robert
DONA, DONA

Vielä härkä vaan kiskoo vaunujaan,
raskas päivä on raatajan.
Siivin kevein pääsky iloisin
kiitää sinessä taivahan.

Ei ilmaiseksi kunniaa
voi kukaan saavuttaa.
Hiljaa tuuli valittaa,
ei lannistua saa.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, do,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, do.

Niin kuin lintunen on myös ihminen,
ken on taistellut vapauden.
Taakkaa tukalaa aina kantaa saa,
jos on kahleissa orjuuden.

Ei ilmaiseksi kunniaa
voi kukaan saavuttaa.
Hiljaa tuuli valittaa,
ei lannistua saa.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, do,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, do.

Turhaa valittaa on kai onneaan,
jos ei käy sitä muuttamaan.
Palkka jokaisen nuoren ihmisen
vielä on päässä vuosien.

Ei ilmaiseksi kunniaa
voi kukaan saavuttaa.
Hiljaa tuuli valittaa,
ei lannistua saa.

Dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, do,
dona, dona, dona, dona,
dona, dona, dona, do.

inviata da Juha Rämö - 27/1/2019 - 16:27


LE VALLI DI VIA DELL'ARGINGROSSO
Firenze, 2 aprile 2020, circa ore 16


Come, nell'anno della Pandemia, l'economia rurale si sta riprendendo la città capitalista. Dal mercato globale al mercato di quartiere: latte fresco e formaggio per tutti!

Via dell'Argingrosso: le capre, appunto, che brucano l'Argingrosso.
Via dell'Argingrosso: le capre, appunto, che brucano l'Argingrosso.


L'inutile e lunga strada.
L'inutile e lunga strada.


La capra Fritjof.
La capra Fritjof.


Un capretto. Questa è la sua pagina!
Un capretto. Questa è la sua pagina!


Cornavirus !
Cornavirus !

L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 2/4/2020 - 18:52




Lingua: Inglese

Versione di Deborah Kooperman
Misciùmeret (Parole e musiche per ricordare la Shoah) (2016)
Riprende la traduzione di Adattamento inglese di Arthur Kevess e Teddy Schwartz
MISCIUMERET

DONNA DONNA

Se vuoi essere libero devi avere le ali
e devi imparare a volare


On a wagon bound for market
There's a calf with a mournful eye.
High above him there's a swallow
Winging swiftly through the sky.

How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night.

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do.

"Stop complaining," said the farmer,
"Who told you a calf to be?
Why don't you have wings to fly with
Like the swallow so proud and free?"

How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night.

Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do.
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do.

Calves are easily bound and slaughtered
Never knowing the reason why.
But whoever treasures freedom,
Like the swallow has learned to fly.

How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night.

inviata da Dq82 - 6/2/2021 - 17:25


Molti degli interpreti di questo spettacolo e disco a cui ho contribuito attivamente, sono veronesi che hanno in precedenza partecipato ai miei cd omaggio italiano a Leonard Cohen. E' presente nel disco anche The partisan, interpretata da Ruben, nella mia versione, qui registrata live in una delle rappresentazioni di Misciumeret:

Flavio Poltronieri - 6/2/2021 - 21:44




Lingua: Italiano

Traducanzone di Andrea Buriani

DONA DONA (in italiano)

E’ legato al carro e geme, un vitello va a morir
e lassù tra nuvole lieve alta vola una rondine.

[Rit.] Ride il vento a ogn’ora, tra le spighe là,
ride e ride tutto il giorno e notte poi verrà.
Dona, dona, dona, dona….. Dona, dona, dona, do
Dona, dona, dona, dona….. Dona, dona, dona, do

Il villano lo zittisce : esser vitello non è tua volontà
esser rondine avresti potuto e volare in libertà……> [Rit.]

Al macello vanno i vitelli, un coltello hanno in sorte futura
solo gli esseri che hanno ali non conoscon giogo e paura……> [Rit.]

9/6/2022 - 13:17


Un capretto (dona dona) - versione del brano di Herbert Pagani
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi: voce e chitarra

Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi - 5/5/2023 - 17:50




Lingua: Italiano

Dentro un carro sta un capretto con la corda ben legato
Su nel cielo un uccello vola libero qua e là
Sopra i campi ride il vento, ride ride e va
Ride tutto il giorno e va, fino a notte va
Dona dona dona dona dona dona dona dona do
Dona dona dona dona dona dona dona dona do

Dice forte il contadino: “Perché sei nato capretto?
Se tu fossi stato uccello voleresti su nel ciel”
Sopra il grano ride il vento, ride ride e va
Ride tutto il giorno e va, fino a notte va
Dona dona dona dona dona dona dona dona do

Tutti in fila i capretti vanno in marcia verso la morte
“Se tu avessi avuto le ali voleresti libero”
Ride il vento sopra il grano, ride ride e va
Ride tutto il giorno e va, fino a notte va
Dona dona dona dona dona dona dona dona do

inviata da Dq82 - 24/8/2024 - 20:44




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