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Libera nos Domine

Francesco Guccini
Lingua: Italiano


Francesco Guccini

Lista delle versioni e commenti


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(Francesco Guccini)


it.fan.musica.guccini Sito scomunicato

[1978]
Da "Amerigo"
amerigo

Postata da K.D. con queste parole:
"Non so se sia OT rispetto all'oggetto (buffo considerare OT questa canzone, su ifmg), ma la posto lo stesso, dedicandola come mio solito a Bush, un integralista che adora il dio potere."

L'11 settembre 2001 era previsto un concerto di Guccini in Piazza Duomo a Prato. Visto gli avvenimenti di quel giorno, il concerto venne rimandato alla settimana dopo. Il 18 settembre 2001 sono stato quindi probabilmente al primo concerto di Guccini dopo gli attentati di New York.

Ci sono delle piccole certezze che, da animali abitudinari quali siamo, ci stupisce vedere disattese. Una banale, ad esempio, è che i concerti di Guccini cominciano con "Canzone per un'amica". Succede da non so quanti anni con varie ironie del Maestrone che a volte la presenta come "una canzone nuova, che non avete mai sentito...".

Bene, quella sera no. Quella sera Francesco si presentò sul palco solo con la chitarra e, senza dire niente, cantò questa "Libera nos domine".

Da tutti gli imbecilli
di ogni razza e colore
dai sacri sanfedisti
e da quel loro odore
Dai pazzi giacobini
e dal loro bruciore
da visionari e martiri
dell'odio e del terrore
Da chi ti paradisa
dicendo "è per amore"
dai manichei che ti urlano
"o con noi o traditore"

libera, libera, libera,
libera nos domine

e poi...
Da crociati e crociate
da ogni sacra scrittura
da fedeli invasati
di ogni tipo e natura

libera, libera, libera,
libera nos domine
libera, libera, libera,
libera nos domine

Non poteva trovare parole migliori. Questo fu l'inizio del miglior concerto di Guccini che mi è capitato di vedere, in cui ripescò fra le altre "100, Pensylvania Ave." ed "Amerigo". Penso che probabilmente resterà il mio ultimo concerto di Guccini, tanto per rimanere con un buon ricordo.

(Lorenzo Masetti)

Dopo La locomotiva ha detto, in un silenzio irreale, che aveva pensato di non farla perché dopotutto parla di un kamikaze ma poi ha pensato che non potevano toglierci la nostra canzone perché si tratta completamente di un'altra cosa. Tutto un altro contesto e un altro spirito. Gli ho urlato un sonoro "bravo!" che mi è sembrato aver gradito.

In effetti molti sono stati i commenti fuori luogo in questi giorni a questa canzone. Certo avrebbe voluto fare dei morti, ma col suo gesto ingenuo fece male solo a se stesso. E a noi piace pensarlo non tanto come probabile assassino, o mezzo rotto quando lo raccolsero, ma mentre fa correr via la macchina a motore, con la testa vuota di pensieri, il cuore gonfio di rabbia e di coraggio, la speranza di poter essere utile alla sua causa. È quello il suo momento di gloria e la sua grandezza.

(Loretta Menchini, da it.fan.musica.guccini 19 settembre 2001)


"Libera Nos" nasce, come idea, dalle “rogazioni” della liturgia dei morti, e da quelle che si cantavano in campagna per stornare la minaccia di un temporale incombente. Vuole essere una sorta di preghiera laica, più ironica che dogmatica perché vuole essere proprio antidogmatica ed è in senso negativo per potersi aprire a tante altre eventuali possibilità.

dalle note originali dell'LP


"Se proprio vogliamo trovare una mia canzone di attualità, trovo che "Libera nos Domine" del 1978 in cui, alla fine, canto Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura dai preti d'ogni credo, da ogni loro impostura da inferni e paradisi, da una vita futura da utopie per lenire questa morte sicura da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura da fedeli invasati d'ogni tipo e natura... libera nos, Domine!. Parla di chi ha un'ideologia religiosa così feroce che non accetta dialogo e dubbio. Ed è disposto, come abbiamo visto, a farsi saltare in aria".

(Francesco Guccini)

Questa era un'invettiva contro tutti coloro che con parole o azioni pretendevano di condizionare, dirigere e danneggiare le vite degli altri. È una canzone tornata attualissima adesso, col riacutizzarsi dei fenomeni terroristici, con gli affilati all'IS che distruggono monumenti ammazzano la gente perché motivati dalla propria Fede. Non dimentichiamo che, in passato guerre di religione, sopraffazioni di vario genere e damnatio memoriae sono state perpetrate anche dai cristiani.. chiunque si affidi a Dio o ad un' ideologia in maniera acritica diventa potenzialmente pericoloso.

Francesco Guccini, da Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni, cofanetto con libretto di commenti dell'autore pubblicato nel novembre 2015.
Da morte nera e secca, da morte innaturale
da morte prematura, da morte industriale
per mano poliziotta, di pazzo o generale
diossina o colorante, da incidente stradale
dalle palle vaganti d'ogni tipo e ideale
da tutti questi insieme, e da ogni altro male
libera, libera, libera,
libera nos, Domine.

Da tutti gli imbecilli d'ogni razza e colore
dai sacri sanfedisti e da quel loro odore
Dai pazzi giacobini e dal loro bruciore
da visionari e martiri dell'odio e del terrore
Da chi ti paradisa dicendo "è per amore"
dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore"
libera, libera, libera,
libera nos, Domine

Dai poveri di spirito e dagli intolleranti
da falsi intellettuali giornalisti ignoranti
Da eroi, navigatori, profeti, vati, santi
dai sicuri di sè presuntuosi e arroganti
Dal cinismo di molti dalle voglie di tanti
dall'egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti
libera, libera, libera,
libera nos, Domine

Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura
dai preti di ogni credo da ogni loro impostura
Da inferni e paradisi da una vita futura
da utopie per lenire questa morte sicura
Da crociati e crociate da ogni sacra scrittura
da fedeli invasati di ogni tipo e natura
libera, libera, libera,
libera nos, Domine
libera, libera, libera,
libera nos, Domine



Lingua: Francese

Version française – Délivre-nous Seigneur – Marco Valdo M.I. – 2008
Révision: 9 janvier 2015

Cette canzone de Guccini ressemble furieusement à un chant venu de l'enfer, de l'enfer terrestre, bien évidemment ! Y en aurait-il un autre ? Victor Klemperer, Allemand et Juif, qui avait échappé de justesse à la solution finale, disait dans LTI (Lingua Tertii Imperii – essai philologique sur la Langue du Troisième Reich), tout le bien qu'il pensait des fanatismes et des fanatiques. C'est cela même, débarrassez-nous des fanatiques serait un excellent résumé de cette chanson.
Marco Valdo M.I., de son côté, propose (depuis des années déjà) un petit slogan qui pourrait lui aussi figurer la chanson de Guccini :

« Fanatiques de tous les pays, calmez-vous ! »


Attentati Parigi, Guccini: dai fanatici….libera nos domine
DÉLIVRE-NOUS, SEIGNEUR

D'une mort sèche et noire, d'une mort pas naturelle
D'une mort prématurée, d'une mort industrielle
Par les mains de la police, d'un fou ou d'un général
Dioxine ou colorant, d'un accident de la route
Des balles perdues de tous types et idéals,
De tout cela ensemble et de tout autre infortune
Délivre, délivre, délivre
Délivre-nous, Seigneur !

De tous les imbéciles de toute race, de toute couleur
De ces foutus calotins et de leur odeur
Des jacobins fous et de leur ardeur
Des visionnaires et des martyrs de la haine et de la terreur.
De celui qui t'envoie au paradis en disant « C'est par amour »
Des manichéens qui te hurlent « Ou avec nous ou traître »
Délivre, délivre, délivre
Délivre-nous, Seigneur !

Des pauvres d'esprit et des intolérants
Des faux intellectuels, des journalistes ignorants
Des héros, des navigateurs, des prophètes, des devins, des saints
Des sûrs d'eux, des présomptueux et des arrogants,
Du cynisme de plusieurs, des envies de nombreux,
De notre égoïsme ordinaire et malsain
Délivre, délivre, délivre
Délivre-nous, Seigneur !

De toi, de tes images et de ta peur
Des prêtres de tout credo, de toutes leurs impostures
Des enfers et des paradis, d'une vie future
Des utopies pour endormir cette mort certaine
Des croisés et des croisades, de toute écriture sainte
Des fidèles envahissants de tous types et de toutes natures
Délivre, délivre, délivre
Délivre-nous, Seigneur
Délivre, délivre, délivre
Délivre-nous, Seigneur !
libnos

inviata da Marco Valdo M.I. - 11/12/2008 - 21:46




Lingua: Inglese

English Version by Riccardo Venturi
January 10, 2015

awsis
DELIVER US, LORD

From skinned and black death,
From unnatural death,
From untimely death,
From industrial death
From death by the police,
By a fool, by a general
By dioxine or dyestuff
By a street accident
From stray bullets
Of any kind or ideal
From all these disgraces
And from any other evil
Deliver us, deliver us,
Deliver us, Lord.

From all the fools and morons
Of any race and colour,
From reactionaries, bigots
From their odour of sanctity,
From crazy Jacobins
And from their fervour,
From visionaries and martyrs
Of hatred and terror
From them, who kick you up to heaven
Then tell you, “It's just for love”,
From the Manichees screaming
“Or you're with us, or you're a traitor”
Deliver us, deliver us,
Deliver us, Lord.

From the poor of spirit,
From intolerant people,
From false intellectuals,
From incompetent journalists,
From heroes, navigators,
Prophets, bards, saints,
From presumptuous, arrogant
And self-confident persons,
From the cynism of many,
From the fancies of more,
From the mean egoism
Everybody slips on,
Deliver us, deliver us,
Deliver us, Lord.

From Thee, from Thy images
And from the fear of Thee,
From the priests of any faith,
From any lies they say,
From hells and heavens
And from any afterlife,
From any utopias trying
To soothe Death's certainty,
From crusades and crusaders,
From any holy writ,
From possessed believers
Of any kind and nature
Deliver us, deliver us,
Deliver us, Lord.

10/1/2015 - 02:37




Lingua: Latino

Versione latina di Riccardo Venturi [2002]
In Latinum sermonem vertit Richardus Venturi, a.D. MMII

libdom
LIBERA NOS DOMINE

A morte nigra et sicca
A morte innaturali
A morte praematura
A morte biomechanica
Astynomica manu
Insani vel praetoriani
A dioxina, a pigmentis
A viario accidente
A pyrobolis omnigenis
Errantibus in aëra
A totis his rebus
Et ab omni alio malo
Libera, libera, libera,
Libera nos, Domine.

A stultis ex omnibus
Gentium varie pictis
A sanctae fidei adeptis
Ab eorum odore
Ab insanis Iacobinis
Ab eorum ardore
Ab idolatris et martyribus
Odii et terroris
A paradisi fautoribus
Dicentibus "est pro amore",
A manichaeis ululantibus
"Nisi nobiscum prodes"
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine.

A spiritus pauperibus
Et ab intolerantibus
A falsis sapientibus,
Ab hebdomadiariis incultis
Ab herois, navigatoribus,
Prophetis, vatibus, sanctis
A firmis in se
Vanis et adrogantibus
A multorum cynismo,
A plurium desideriis
A recondito egoismo
Quem omnes habemus
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine.

A te, a tuis imaginibus
Et a tui timore
Ab omnium deum sacerdotibus
Et ab eorum mendaciis
Ab inferis et caelis,
A vita ultra mortem,
Ab utopiis quae solentur
Nos a morte certa
A cruciatis bellatoribus,
Ab omni sacra scriptura
A fidelibus bacchantibus
Omnis generis et naturae
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine.
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine
libera, libera, libera,
libera nos Domine.




Traduzione greca di Riccardo Venturi
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
10.1.2015

Riccardo Venturi e Gian Piero Testa, 2013. Ο Ρικάρντος Βεντούρης και ο Τζαν Πιέρο Τέστα, 2013.
Riccardo Venturi e Gian Piero Testa, 2013. Ο Ρικάρντος Βεντούρης και ο Τζαν Πιέρο Τέστα, 2013.


Si dice a volte della morte pietosa. Poiché la morte, invece, pietosa non è mai perché non è affatto nata per esserlo, preferisco dire che, in date circostanze, sa risparmiare. Ad esempio, a Gian Piero Testa ha risparmiato di vedere il disastro di questi ultimi giorni (disastro che sarà meglio apprezzato nel prossimo futuro, quando in mezza Europa e in primis in Francia regneranno i fascismi razzisti ben preparati dai fratelli Kouachi e dai loro camerati in salsa "jihadista"). Gian Piero Testa era un uomo autenticamente laico, ma nel senso primario della parola: popolare (λαïκός). Dotato sì di una cultura profondissima e solida, ma ancorata alle radici più profonde della gente comune di ogni provenienza e pensiero. Gli dedico questa modestissima traduzione pressoché alla lettera di questa canzone che, in questi giorni, è divenuta assolutamente urgente. Penso a come l'avrebbe fatta lui, con la sua padronanza totale della lingua greca; e a come invece l'ho fatta io, che non arriverò mai ai suoi livelli neppure pigiandomi il Babiniotis nel culo. Così è. E se per caso Cabu, Wolinski, Charb, Honoré e Tignous avessero bisogno, da qualche parte, di tradurre in greco le vignette... [RV]
ΘΕΟΣ ΦΥΛΑΞΟΙ

Από μαύρο και ξηρό θάνατο,
Από αφύσικο θάνατο,
Από πρόωρο θάνατο,
Από βιομηχανικό θάνατο
Δι' αστυνομικού χείρος
Τρελού ή στρατηγού,
Για διοξύνη ή χρωστική ουσία
Γι' αυτοκινητικό δυστύχημα
Από περιπλανώμενες σφαίρες
Κάθε ιδανικού και είδους
Απ' όλ' αυτά μαζί
Κι απ' όλα τ' άλλα κακά
Φυλάξοι, φυλάξοι, φυλάξοι,
Φυλάξοι ο Θεός.

Απ' όλους τους βλάκες
Κάθε ράτσας και χρώματος
Από τους ιερούς φονταμενταλίστες
Κι από τη μυρωδιά τους
Από τους τρελούς Ιακωβίνους
Κι από το ζηλό τους
Απ' οραματιστές και μάρτυρες
Του μίσους και του τρόμου
Απ' αυτούς που σε στέλνουν
Στον παράδεισο “γι' αγάπη”,
Από τους μανιχαίους που σου φωνάζουν
“Ή μ' εμάς, ή προδότης”
Φυλάξοι, φυλάξοι, φυλάξοι,
Φυλάξοι ο Θεός.

Από πτωχούς τω πνεύματι
Κι από μισαλλοδόξους,
Από ψευδείς διανοουμένους,
Απ' ανάγωγους συντακτές,
Απ' ήρωες, θαλασσοπόρους,
Προφητές, αοιδούς, άγιους
Από τους σίγουρους για τον εαυτό τους
Αλαζονικούς και υπεροπτικούς
Από τον κυνισμό πολλών
Από τις ορέξεις περισσοτέρων
Από τον γλιώδη εγωισμό
Που τον έχουμε όλοι
Φυλάξοι, φυλάξοι, φυλάξοι,
Φυλάξοι ο Θεός.

Από Σένα, απ' τις εικόνες Σου
Κι από το φόβο για Σένα,
Από ιερείς πάσης πίστεως
Απ' όλα τα ψέματά τους
Από κολάσεις και παράδεισους,
Από μελλοντικές ζωές,
Απ' ουτοπίες για τη παρηγορία
Αυτού του βεβαίου θανάτου
Από σταυροφόρος και σταυροφορίες
Απ' όλες τις αγίες γραφές
Από κυριευμένους πιστούς
Κάθε φύσεως και είδους
Φυλάξοι, φυλάξοι, φυλάξοι,
Φυλάξοι ο Θεός
Φυλάξοι, φυλάξοι, φυλάξοι,
Φυλάξοι ο Θεός.

10/1/2015 - 23:55




Lingua: Croato

Versione croata di Monia Verardi

La traduzione, tra le prime di questo sito, è stata sottoposta a totale revisione il 9.1.2015 [CCG/AWS Staff]
LIBERA NOS DOMINE

Od crne i hladne smrti, od neprirodne smrti
Od prerane smrti, od industrijeske smrti
Zbog policijske ruke ludka ili generala
Diosine, boje za bojenje od prometne nesreće
Od zalutalih metaka svake vrste i svakog ideala
Od svega ovoga i od svakog drugog zla
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine

Od svih glupaka svake rase i boje
Od svetih reakcionara i od njihovog lošeg mirisa
Od ludih jakobinaca i od njihovog žeženja
Od vizionara i mučenika mrnje i strave
Od onoga koji ti to poljepava rekući "zbog ljubavi je!"
Od manihejaca koji viku "ili si s nama ili izdajca!"
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine

Od siromaha duhom i od intolerantana
Od lažnih intelektualaca, od neukih novinara
Od heroja, pomoraca, proroka, pjesnika, svetaca
Od sigurnih u sebe, umiljenih i arogantnih
Od cinizma mnogih, od želja nekolikih
Od malenog egoizma koji ipak imamo svi
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine

Od tebe, od tvojih slika, od tvojeg straha
Od popova svake vjere, od svakog njihovog varanja
Od pakla i rajeva, od budećnog života
Od utopija za ublažavanja ove sigurne smrti
Od križara i križarskih ratova, od svakog svetog pisma
Od opsjednutih vjernika svake vrste i narave
Libera, libera, libera,
Libera nos Domine

15/4/2006 - 20:11




Lingua: Serbo

Traduzione serba di origine composita.
Српска превођење разноврстаног порекла
9.1.2015

La traduzione è, in massima parte, l'adattamento linguistico serbo della versione croata di Monia Verardi, nella sua recente revisione. Soltanto il "libera nos Domine" è stato reso con la corrispondente formula serbo-ortodossa. [CCG/AWS Staff]
ГОСПОДЕ ИЗБАВИ НАС

Од црне и хладне смрти, од неприродне смрти
Од преране смрти, од индустријеске смрти
Због полицијске руке лудка или генерала,
Диосине, боје за бојење од прометне несреће
Од залуталих метака сваке врсте и сваког идеала
Од свега овога и од сваког другог зла
Избави, избави, избави,
Господе избави нас

Од свих глупака сваке расе и боје
Од светих реакционара и од њиховог лошег мириса
Од лудих јакобинаца и од њиховог жежења
Од визионара и мученикa мрње и страве
Од онога који ти то пољепава рекући „због љубави је!“
Од манихејаца који вику „или с нама или издајца!“
Избави, избави, избави,
Господе избави нас

Од сиромаха духом и од интолерaнтaнa
Од лажних интелектуалаца од неуких новинара
Од хероја, помораца, пророка, песника, светака
Од сигурних у себе, умињених и арогантних
Од цинизмa многих, од жења неколиких
Од маленог егоизма који ипак имамо сви
Избави, избави, избави,
Господе избави нас

Од тебе, од твојих слика, од твојег страха
Од попова сваке вере, од сваког њиховог варања
Од пакла и рајева, од будећног живота
Од утопија за ублажавању ове сигурне смрти
Од крижара и крижарских ратова, од сваког светог писма
Од опседнутих верника сваке врсте и нaрaве
Избави, избави, избави,
Господе избави нас

inviata da CCG/AWS Staff - 10/1/2015 - 00:33




Lingua: Spagnolo

Traduzione spagnola di Lorenzo Masetti
controllata da Gustavo Sierra Fernández che mi ha detto che "está muy bien"... gracias
LIBERA NOS DOMINE

De muerte negra y seca, de muerte innatural
de muerte prematura, de muerte industrial
por mano policial, de loco o general
dioxina o colorante, de accidente vial
de las balas perdidas de todo tipo y ideal
de todos estos juntos, y de cada otro mal
libera, libera, libera,
libera nos, Domine.

De todos los imbéciles de toda raza y color
de sagrados sanfedistas y de su mal olor
de locos jacobinos y de su ardor
de visionarios y mártires del odio y del terror
De quien te envía al paraíso diciendo "es por amor"
de los maniqueos que te gritan "con nosotros o traidor"
libera, libera, libera,
libera nos, Domine

De los pobres en espíritu y de los intolerantes
de falsos intelectuales, periodistas ignorantes
De héroes, navegadores, profetas, vates, santos
de los seguros en si, presuntuosos y arrogantes
del cinismo de muchos, de las cuantiosas ganas
del egoísmo ordinario que todo el mundo tiene
libera, libera, libera,
libera nos, Domine

De ti, de tus imágenes y del miedo de ti
de curas de cada credo, y de sus imposturas
de infiernos y paraísos, de una vida futura
de utopías para mitigar esta muerte segura
de cruzados y cruzadas, de toda sagrada escritura
de fieles fanáticos de todo tipo y natura
libera, libera, libera,
libera nos, Domine
libera, libera, libera,
libera nos, Domine

11/1/2015 - 19:19




Lingua: Portoghese

Versione portoghese di Riccardo Venturi
Tradução para português de Riccardo Venturi
17.1.2014

saralanza


A tradução é dedicada à memória de

JOSÉ SARAMAGO
escritor de fala portuguesa

Luz na Cegueira do obscurantismo religioso.

Obrigado.
LIVRE-NOS O SENHOR

Da morte negra e seca, da morte não natural
Da morte prematura, da morte industrial
Por mão policial, de louco ou general,
Dioxina ou corante, por acidente de viação
Das balas perdidas de qualquer tipo ou ideal
De todos estos juntos e qualquer outro mal
Livre, livre, livre,
Livre-nos o Senhor

De todos os idiotas de qualquer raça e cor,
Dos sacros integralistas e do seu mau cheiro
Dos loucos jacobinos e do seu ardor
De visionários e mártires do ódio e do terror
Dos que te “paraísam” dizendo “é por amor”,
Dos maniqueus que te berram “ou connosco, ou traidor”
Livre, livre, livre,
Livre-nos o Senhor

Dos pobres de espírito e dos intolerantes,
Dos falsos intelectuais, jornalistas ignorantes
De heróis, navegadores, profetas, vates, santos,
Dos seguros de si presunçosos e arrogantes
Do cinismo de muitos, das vontades de tantos,
Do egoísmo víscido que tem toda a gente
Livre, livre, livre,
Livre-nos o Senhor

De ti, das tuas imagens e do teu temor de ti,
De todos os sacerdotes e das sua mentiras
De infernos, paraísos e da vida futura
Das utopias para aliviar esta morte segura
De cruzadas e cruzados, das sagradas escrituras,
Dos fiéis possessos de qualquer tipo e natureza
Livre, livre, livre,
Livre-nos o Senhor
Livre, livre, livre,
Livre-nos o Senhor

17/1/2015 - 12:27


Libera nos Domine da Benedetto XVI!!!

Dichiarazioni del Papa sulla lotta contro l'AIDS ed uso del condom, proferite sull’aereo che lo portava in Camerun, nel corso di un'intervista rilasciata al giornalista francese Philippe Visseyrias (17 marzo 2009).

Visseyrias – "Santità, tra i molti mali che travagliano l’Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell’Aids. La posizione della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema, durante il viaggio?"

Pontefice – "Io direi il contrario: penso che la realtà più efficiente, più presente sul fronte della lotta contro l’Aids sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà.
Penso alla comunità di Sant’Egidio che fa tanto, visibilmente e anche invisibilmente, per la lotta contro l’Aids, ai camilliani, a tutte le suore che sono a disposizione dei malati… Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c’è l’anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello con la distribuzione di preservativi: al contrario, il rischio è di aumentare il problema. La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, a essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare l’uomo interiormente, di dare forza spirituale e umana per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e di quello dell’altro, e questa capacità di soffrire con i sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra che questa sia la giusta risposta, e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo e importante. Ringraziamo tutti coloro che lo fanno."

No comment. Io, se fossi un pubblico ministero del Tribunale Penale Internazionale, spiccherei un mandato di cattura contro Benedetto XVI con l'imputazione di crimini contro l'umanità... è un boia peggio che il sudanese Bashir!

Libera nos domine da 'sto papa assassino di massa!

Alessandro - 19/3/2009 - 08:42


Dichiarazione del ministro degli esteri di Francia, Eric Chevallier, a proposito delle parole del papa su AIDS e preservativi:

“La Francia esprime fortissima preoccupazione davanti alle conseguenze di queste frasi di Benedetto XVI. Se non spetta a noi dare un giudizio sulla dottrina della Chiesa riteniamo che frasi del genere mettano in pericolo le politiche di sanità pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana”.


Dichiarazione del direttore esecutivo del Fondo mondiale della lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, Michel Kazatchkine, a proposito delle parole del papa su AIDS e preservativi: il Papa dovrebbe "ritirare le sue dichiarazioni inaccettabili perchè rappresentano una negazione della pandemia. E dire queste cose in un continente come l’Africa dove, sfortunatamente, il 70% delle persone sono affette dall’Aids, è assolutamente incredibile".

Dichiarazione del ministro degli esteri d'Italia, Franco Frattini, a proposito delle parole del papa su AIDS e preservativi:

"Non commento le parole del Papa"


L'assassino di massa di bianco vestito ha molti complici in questo bel paese...

Alessandro - 19/3/2009 - 09:02


CCG/AWS Staff - 19/3/2009 - 11:30


La vignetta al vetriolo di Plantu, pubblicata da Le Monde:

plantu


Cristo su una barca fa il miracolo della moltiplicazione dei preservativi e li distribuisce sorridendo agli africani, dietro un Benedetto XVI che commenta rassegnato «Buffonate!» e dietro ancora il vescovo lefebvriano Williamson che, dopo l'Olocausto, nega anche la pandemia dicendo: «…e poi l'Aids non è mai esistito».

Alessandro - 19/3/2009 - 14:24


Dal sito di Alessandro Robecchi


La faccia come il condom! Ecco l’uomo che vuole censurare Le Monde!

Un altro record italiano, un altro motivo per farci notare e apprezzare in tutto il mondo. Luca Volonté, deputato dell’Udc, chiede il ritiro di una vignetta di Plantu dal quotidiano francese Le Monde. E’ una faccenda piuttosto bizzarra: chiedere la censura per un giornale di un altro paese è piuttosto inusuale. Del resto, mentre Francia, Germania e Unione Europea hanno molto criticato il papa per le sue uscite a proposito di Africa e preservativi (inutili nella lotta all’Aids, ma tu pensa), l’Italia e il suo ministro degli esteri in goppiuma Frattini brillano per il loro silenzio. Va bene, sempre meglio il silenzio delle fesserie di Volontè che ha detto: "C’è un limite netto tra l’umorismo e l’offesa al culto e alla libertà religiosa: il quotidiano transalpino l’ha ampiamente superato. Ogni spirito libero, laico e credente dovrebbe chiedere il ritiro della vignetta". Cosa non si fa per andare in paradiso. Questo sito, nel suo piccolo, convinto che l’Aids è una gran brutta cosa e che sconsigliare i preservativi sia complicità in strage, chiede più modestamente il ritiro di Volonté. Pio ometto, la faccia come il condom!

daniela -k.d.- - 25/3/2009 - 22:59


Ah, magari il Volonté (mi fa specie nominare questo cognome per una testa di cazzo del genere, ricordando il grande Gian Maria; ma purtroppo il cognome non lo si può attribuire a piacere) era fra gli stessi che, all'epoca delle famose vignette dello Jyllandsposten che offendevano Maometto e tutto l'Islam invocava la libertà di espressione. Che ganza, 'sta gente qui; se non ci fosse bisognerebbe inventarla, e dopo inventata metterla immediatamente nel museo degli orrori. A questo punto aspettiamoci pure, visto che anche qui la vignetta di Plantu è stata pubblicata in grande stile, che l'Involonté chieda l'urgente chiusura di questo sito; al che è d'obbligo un doveroso trattamento preventivo:

Riccardo Venturi - 25/3/2009 - 23:49


Grande Eduardo! Grazie Riccardo, mi sono scompisciato!
Anzichè affondare le Università in una miriade di inutili lauree brevi, ci vorrebbe davvero un'Alta Scuola di Specializzazione in Pernacchio... sede a Napoli, naturalmente, durata triennale, tirocinio in loco ed a Roma, zona Montecitorio, attestato professionale finale...
Altro che CEPU e Grandi Scuole! PRRRRRRRRRRRRRRR!!!
Il futuro è nel Pernacchio!

Alessandro - 26/3/2009 - 00:21


ATTENZIONE / APPELLO


Ci sarebbe bisogno URGENTE di tradurre questa canzone in LINGUA ARABA. Chiunque ne fosse in grado, o conoscesse qualcuno che lo è, è pregato di contattarci. Grazie.

CCG/AWS Staff - 9/1/2015 - 21:50


IO SONO SHAIAMAA

IO SONO SHAIAMAA

CCG/AWS Staff - 26/1/2015 - 18:46


JE NE SUIS PERSONNE


ichbinniemand


Poiché sono già passate diverse ore dai fatti di Tunisi è ancora non si è visto nessun cartello o tag "JE SUIS", né in francese e né in alcuna altra lingua, il sottoscritto provvede a fornire quantomeno un'utile base per chi volesse, putacaso, identificarsi con una ventina di disgraziati tra crocieristi della Costa e tunisini. Ma, poiché dubito che l'assalto al museo del Bardo susciterà nel mondo ondate di identificazione, sarà meglio dire le cose come stanno, e definitivamente: non "siamo" proprio niente e nessuno.

Non c'è la "libertà di espressione", ma dei banali turisti dentro un museo. Non c'è nessun insulto a profeti vari, sentimenti religiosi e dogmi rivelati, ma un normalissimo parcheggio nel quale erano entrati dei pullman. Non ci sono famosi vignettisti mezzi anarchici o chissà cosa, ma persone qualsiasi. In ultimo, non c'è neanche Parigi ville lumière, ma Tunisi. E, allora, non c'è neppure un "je suis"; nessun assembramento nelle città, nessuna spontanea manifestazione di solidarietà, nessuna fiaccolata silenziosa. Mi piacerebbe andare ora, per esempio, davanti al consolato tunisino in piazza san Marco, a Firenze (famoso per esporre, da una finestra, un bandierone di metri quadri); l'unico assembramento che troverei sarebbe quello consueto, vale a dire quello di chi aspetta gli autobus alla fermata.

Così, questo non essere nessuno riporta la cosa alla sua essenza. La riporta, ad esempio, al sangue già ampiamente dimenticato di Chokri Belaïd e Mohammed Brahmi. La riporta ai terrorismi innescati perfettamente dai riassetti degli ordini mondiali, che hanno un necessario bisogno di nemici mostruosi. La riporta all'odio procedente da altro odio e generatore di ulteriore odio. La riporta ad una sostanziale indifferenza, perché l'emozione, e lo si vede chiaramente in queste ore, ha bisogno di simboli qualificati.

Un massacro di persone qualsiasi, di perfetti sconosciuti, non fa presa. Se, come è stato paventato, il museo del Bardo è stato una sorta di ripiego, un "piano B" al posto del Parlamento tunisino, la cosa è ancor più evidente; si pensa al computo dei connazionali rimasti vittime nell'attentato, ma il coinvolgimento reale è a livelli bassi. Si fanno le battute sull'ormai acclarata scalogna portata dalla Costa Crociere. Non ho sottomano dati chilometrici precisi, e in più c'è di mezzo il mare; ma Tunisi dovrebbe essere più o meno alla stessa distanza di Parigi. Meta di crociere di studenti molisani e impiegati comunali torinesi.

Come sempre, gli unici che si sentiranno vicinissimi ad avvenimenti come quelli di Tunisi, saranno i naturali alleati degli "Stati Islamici" e di tutti i periodici bluff sanguinari messi in atto dal capitalismo. Nazifascisti europei, i Salvini, le Le Pen, gli escrementi del degrado e della sicurezza. I creatori di paura a comando hanno bisogno di chi la paura la esercita, e il capitalismo alleva bene i suoi cuccioli, dall'Ucraina alla Mesopotamia, dal Maghreb al Nordeuropa. Nello stesso giorno, un diciotto marzo qualsiasi, fa trionfare Adolf Nethanyahu (uno che, un paio di mesi fa, era pure lui "Charlie" a Parigi), reprime spietatatamente chi manifestava in occasione dell'apertura della nuova sede della BCE a Francoforte e organizza sapientemente il massacro di Tunisi affidandolo alla sua filiale di nazisti "islamici". Sarà stata colta la coincidenza?

Quindi, non passa giorno che non ci ribadisca il nostro essere nessuno. È questa l'unica identificazione possibile, l'unica reale; a meno di un'altamente improbabile ribellione globale, che avrebbe bisogno come prima cosa il sentirsi vicino ad ogni altro nessuno come noi, e non soltanto ai famosi vignettisti francesi. Ai giovani tunisini che crepano di disoccupazione come i giovani calabresi. Agli studenti messicani e agli scolari pakistani, gettati nel dimenticatoio dopo tre ore. Alle banlieues francesi e ai rom disprezzati. Alle ragazze di Kobanê e ai rinchiusi di Gaza. A tutti i nadie del mondo, tra i quali ci siamo pure noi. Persino quando facciamo una crociera e visitiamo un museo.

Essere nessuno, come un lontanissimo diciotto marzo lo erano anche due ragazzi milanesi ammazzati come cani mentre camminavano assieme per una strada.

faustoiaio


Essere nessuno, sentirsi nessuno e ricominciare a dire: Noi saremo tutto. Allora, forse, crolleranno i signori della morte, i loro dèi, i loro ordini, le loro banche centrali e il loro niente.

Riccardo Venturi - 18/3/2015 - 21:11


Propaganda Live: Diego Bianchi (Zoro) intervista Francesco Guccini

CCG/AWS Staff - 1/4/2018 - 23:08


LO CHIAMAVANO IL PAPA
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
(sull'aria del "Frate")

guccpapaz


Lo chiamavano "il Papa",
il nome di tutta una vita,
segno di una fede perduta,
ma ora, chissà, riacquisita.
Ed in piazza San Pietro
in grande pellegrinaggio,
a' bolognesi andò dietro
con gli occhiali scuri, da sàggio.

Dentro alla calca e agli sbandi,
in mezzo a tutti i berrettini
cantava anche Gianni Morandi
con Pierferdinando Casini.

guccasini


E parlava, parlava
con lui che lo stava a sentire,
mentre Bulåggna in San Pietro
non faceva che gioire...
Parlava in spagnolo e latino,
le lingue di ogni paese
e lui, col suo cappellino
traduceva in pavanese.

Ma sarà stato briaco...?!?
E dire che ha detto che ha smesso!
Dice che c'era anche il Flaco,
che gliel'aveva promesso!

E tutti in Vaticano
in mezzo alla folla infinita,
abbracci e strette di mano
con il papa gesuita.
Ma non ho ancora capito
mentre continuo a guardare
chi fosse a prendere in giro,
chi stava a pontificare.

Non mi riesce afferrare,
no, proprio io non ci riesco,
chi fosse in trono a regnare,
chi fosse il papa Francesco

E non ne ho proprio sentore,
-però ci ho assai dura la capa,-
chi dei due era il cantautore,
e chi dei due fosse il Papa.


guccpapa


Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura
dai preti di ogni credo da ogni loro impostura
Da inferni e paradisi da una vita futura
da utopie per lenire questa morte sicura
Da crociati e crociate da ogni sacra scrittura
da fedeli invasati di ogni tipo e natura
libera, libera, libera,
libera nos, Domine
libera, libera, libera,
libera nos, Domine.

L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 25/4/2018 - 08:12


Non mi è mai piaciuto Francesco Guccini.
Non mi sono mai piaciuti il suo modo di cantare, la sua musica e la sua poesia.
Adesso lo so, perché... :)
Anche con questa sua l'ultima uscita da grande compositore consumato:

– Ma, Chopin, mah...

Così, non mi dispiace nemmeno. Per me è restato sempre dove stava.

Dicit

Krzysiek - 25/4/2018 - 16:59


E si vede che a Guccini non è mai piaciuto Chopin... D'altra parte si sa che lui ascolta Bach. Quello che non capisco è come mai uno che dice che la sua canzone che lo rappresenta di più è libera nos domine poi se ne vada dal Papa...

Lorenzo - 25/4/2018 - 18:06


C'è poco da capire. E così che va il mondo.
Io poi ascolto sia Bach che Chopin e Respighi di volta in volta. E tanti tanti altri, di ogni tempo e paese. Beethoven raramente, ma non mi azzardarei mai di liqudarlo con uno:
– mah... – essendo un cantautore di secondo ordine.
Ma Guccini conosce il Papa! Se lo può permettere :)
Una bella operazione di marketing reciproco :D
Chi conosce poi un po' la storia del secondo dopoguerra italiano lo sa bene che gente ha affluito nelle fila del PCI, una volta caduto il regime di Mussolini. Almeno la metà erano ex membri o silenziosi sostenitori del partito fascista.
Si vede che in Italia siamo arrivati al punto inverso della storia, e l'esempio ci danno i due "Grandi Franceschi".
A me personalmente, menomale, cambia poco.
Rimango sereno da polacco e ignorante che sono, ma posso capire almeno in parte, credo, il vostro sgomento :)

Saluti a tutti

Krzysiek - 25/4/2018 - 18:39


Croisades sanglantes contre les habitants de la Prusse et contre le Languedoc. Massacres de Mérindol. Massacres en Allemagne et en France au sujet de la Réforme. Massacres de la Saint-Barthélemy. Massacres d'Irlande. Massacres des vallées de Savoie. Massacres juridiques. Massacres de l'Inquisition. Emprisonnements, exils sans nombre pour des disputes sur l'ombre de l'âme. On jetterait tous les matins un oeil d'horreur sur ce catalogue de crimes religieux, et on dirait pour prière: "Mon Dieu, délivrez-nous du fanatisme!"


Voltaire, De la paix perpétuelle, 1769

Voltaire devant le château de Ferney

Lorenzo da Ferney-Voltaire - 17/6/2018 - 19:16


PROPAGANDA LIVE 20-3-2020. DIEGO BIANCHI INTERVISTA FRANCESCO GUCCINI DA PAVANA.

adriana - 21/3/2020 - 11:49




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