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Elmando

Sandro Joyeux
Lingua: Francese


Sandro Joyeux

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2016
Migrant
Migrant

Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso
Antonio Ragosta: chitarra elettrica
Matteo “Mammolo” Mammoliti: batteria
Bifalo Kouyate: djembè
Giovanni “Mamadì” Maione: shekerè
Fabio Renzullo: tromba
Claudio Domestico, Dario Sansone, Massimiliamo Giliberti: cori

C’è poi “Elmando”, canzone che ha anche ricevuto il patrocinio dell’Unhcr. E’ la storia di un ragazzo apolide, fuggito anni fa dal Congo e arruolato per alcuni anni come bambino soldato. “Ha fatto un viaggio lunghissimo prima di arrivare a Parigi dove l’ho incontrato. Arrivava dal Congo, ma era apolide, non riconosciuto, cioè, da nessuno stato. L’ho visto in un centro commerciale, era appoggiato a una parete che raffigurava una foresta– spiega Joyeux –Viveva come un poeta metropolitano, regalando cioè poesie ai passanti. Lo ricordo come una sorta di barbone celeste, siamo diventati subito amici”.
redattoresociale.it
Quand les rumeurs de la guerre arrivèrent jusqu’au village,
tout le monde savait, tout le monde sentait
que le quotidien n’aurait plus jamais le même visage.
Réunis sous l’arbre millénaire, les anciens contemplaient le lointain.
Qu’adviendra-t-il de notre peuple? Qu’adviendra-t-il de notre forêt?
Au village le papier roi n’existait pas, mais la forêt,
elle, la forêt, était encore là.
Comme tous les enfants du village, c’est sous l’arbre millénaire
qu’Elmando, mon ami, naquit.
Ta maman, n’aie crainte, tu vas bientôt la revoir! (x2)

Le ruisseau de sa vie devint rivière et chaque nuit,
dans ses songes, vagabondait l’ombre de sa mère.
Un matin baigné de soleil, Elmando bénît le ciel et quitta le village.
Ta maman, n’aie crainte, tu vas bientôt la revoir! (x2)

Mais sur la route qui mène à Kinshasa,
Elmando a vu les soldats, les enfants soldats,
Elmando dut lutter pour sa vie, combattre pour survivre.

De Kivu à Kinshasa, de Khartoum à Kangaba,
de Kisangani aux faubourgs de Casa,
de régions en régions, de nations en nations.
De Kivu à kinshasa, de Khartoum à Lampedusa,
de Kisangani aux faubourgs de Casa,
de régions en régions, de nations en nations,
l’univers réserve parfois de bien étranges destins. (x2)

Ta maman, n’aie crainte, tu vas bientôt la revoir! (x2)
Elmando! Fils des étoiles et de la terre,
ta maman, n’aie crainte, tu vas bientôt la revoir.

inviata da Dq82 - 2/3/2018 - 15:40



Lingua: Italiano

Traduzione ufficiale
ELMANDO

Quando le voci della guerra arrivarono fino al villaggio,
Tutti sapevano, tutti sentivano
che il quotidiano non avrebbe avuto mai più lo stesso viso.
Riuniti sotto l’albero millenario, gli anziani contemplavano l’orizzonte
Che cosa accadrà al nostro popolo?
Che cosa accadrà alla nostra foresta?
Al villaggio la carta regina non esisteva ma la foresta, lei ancora c’era.
Come tutti i bambini del villaggio, sotto l’albero millenario
Elmando, il mio amico, nacque.
Tua mamma, non avere paura, presto la rivedrai!
Il ruscello della sua vita diventò fiume, ed ogni notte,
nei suoi sogni, vagabondava l’ombra di sua madre.
Una mattina inondata di sole,
Elmando benedì il cielo e lasciò il villaggio
Tua mamma, non avere paura, presto la rivedrai!
Ma sulla strada che conduce a Kinshasa,
Elmando ha visto i soldati, i bambini soldato.
Così, Elmando ha dovuto lottare per la sua vita,
combattere per sopravvivere.
Da Kivu a Kinshasa, da Khartoum a Kangaba,
Da Kisangani ai sobborghi di Casa(blanca),
di regione in regione, di nazione in nazione.
Da Kivu a Kinshasa, da Khartoum a Lampedusa,
Da Kisangani ai sobborghi di Casa(blanca)
di regione in regione, di nazione in nazione,
L’universo riserva a volte i più strani destini.
Elmando! Figlio delle stelle e della terra,
Tua mamma, non avere paura, presto la rivedrai!

inviata da Dq82 - 2/3/2018 - 15:42




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