Hello everybody, it’s Santa here to say to you all – have fun!
Lots and lots of jolly fun!
***
Merry Crassmas everybody!
I hope you've had a jolly time, and lots and lots of fun!
And a happy, happy new year to you all!
And if you're munching your delicious turkey at the moment...
I HOPE IT FUCKING CHOKES YOU!!!
Lots and lots of jolly fun!
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Merry Crassmas everybody!
I hope you've had a jolly time, and lots and lots of fun!
And a happy, happy new year to you all!
And if you're munching your delicious turkey at the moment...
I HOPE IT FUCKING CHOKES YOU!!!
inviata da Bernart Bartleby - 23/12/2017 - 20:29
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Stupendo 7" (A & Bside) natalizio dai Crass, che si firmarono come Creative Recording And Sound Services.
I Crass erano anzitutto fortemente critici del punk comunemente inteso, ma non si fermavano lì; i loro testi velenosi, diretti e incisivi avevano come bersaglio la realtà sociale e politica mondiale specialmente della natia Gran Bretagna: consumismo, antimilitarismo, ecologia… Proprio per questo divennero bersaglio dei media e dei politici inglesi, in primis dall’acerrima nemica Margaret Thatcher, a cui giocarono spesso pesanti tiri mancini, come quella volta che nel 1982 crearono un vero e proprio caso internazionale diffondendo un nastro creato ad arte spacciato per una conversazione telefonica intercettata casualmente tra Ronald Reagan e la Lady di Ferro mentre discutevano di utilizzare l’Europa come mirino di un attacco nucleare per dare origine a una guerra contro l’Unione Sovietica o per averle affibbiato il poco lusinghiero soprannome popolare di “Madre dei mille morti” grazie a una loro canzone (“How Does it Feel?” dell’83).
I pionieri assoluti dell’anarcho-punk durante le festività del 1981 diedero alle stampe questo bizzarro 45 giri dal titolo di “Merry Crassmas” firmandosi con il più rassicurante nome di Creative Recording And Sound Services formato da due lunghe tracce per lato senza titolo. I due pezzi non sono altro che medley costituiti da canzoni natalizie e versioni strumentali di pezzi già pubblicati suonati solamente con una scassatissima tastierina Casio e poco altro. Il risultato è ovviamente qualcosa di completamente diverso dai ferocissimi e disordinati assalti dei pezzi tipici per cui i Crass diventarono famosi. Un’operazione simile la faranno i nostrani Tre Allegri Ragazzi Morti nel 2003 con il disco del Señor Tonto “Switched On T.A.R.M.” nel quale i loro classici vengono reinterpretati in chiave retro-elettronica.
La sensazione di disagio emanata dalla musica di questo reperto si mostra fastidiosa e dissacrante, sottilmente inquietante e l’atmosfera natalizia è artificiale e plastificata, mettendo a nudo l’ipocrisia delle festività e dei valori ridotti a un prodotto di consumo durante il periodo festivo, di una festa che comporta disastri come ribadito all’interno del disco anche da un punto di vista animalista per lo smisurato massacro di migliaia di animali uccisi per il solo consumo umano. Così la violenza dei loro classici pezzi di protesta viene “sintetizzata” come fosse musichetta natalizia commerciale di pessima fattura o una specie di improbabile elevator music festiva; non ci sono parole, non c’è nulla di musicalmente definibile come punk in senso tradizionale, c’è solo la parodia intrinseca e graffiante che emerge originalmente da queste note e un’esperienza bizzarra di poco più di dieci minuti e il secondo brano non potrebbe avere occasione migliore se non l’improvviso augurio di strangolarsi col tradizionale cenone. (Domenico Francesco Cirillo su Orrore a 33 giri)