Fulminadi da un fraco de tempesta,
l’erba dei prè par ‘na metà passìa,
brusà le vigne de la malatia
che no lassa i vilani mai de pèsta;
ipotecado tuto quel che resta,
col formento che val ‘na carestia,
ogni paese el g’à la so angonia
e le fameie un pelagroso a testa!
Crepà la vaca che dasea el formaio,
morta la dona a partorir ‘na fiola,
protestà le cambiale del notaio,
una festa, seradi a l’ostaria,
co un gran pugno batù sora la tola:
“Porca Italia” i bastiema: “ andremo via!
”E i se conta in fra tuti. – In quanti sio?
- Apena diese, che pol far strapasso;
el resto done co i putini in brasso,
el resto, veci e puteleti a drio.
Ma a star qua, no se magna no, par dio,
bisognerà pur farlo sto gran passo,
se l’inverno el ne capita col giasso,
pori nualtri, el ghe ne fa un desìo!
- Drento l’Otobre, carghi de fagoti,
dopo aver dito mal de tuti i siori,
dopo aver fusilà(4) tri quatro goti;
co la testa sbarlota, imbriagada,
i se da du struconi in tra de lori,
e tontonando i ciapa su la strada!
l’erba dei prè par ‘na metà passìa,
brusà le vigne de la malatia
che no lassa i vilani mai de pèsta;
ipotecado tuto quel che resta,
col formento che val ‘na carestia,
ogni paese el g’à la so angonia
e le fameie un pelagroso a testa!
Crepà la vaca che dasea el formaio,
morta la dona a partorir ‘na fiola,
protestà le cambiale del notaio,
una festa, seradi a l’ostaria,
co un gran pugno batù sora la tola:
“Porca Italia” i bastiema: “ andremo via!
”E i se conta in fra tuti. – In quanti sio?
- Apena diese, che pol far strapasso;
el resto done co i putini in brasso,
el resto, veci e puteleti a drio.
Ma a star qua, no se magna no, par dio,
bisognerà pur farlo sto gran passo,
se l’inverno el ne capita col giasso,
pori nualtri, el ghe ne fa un desìo!
- Drento l’Otobre, carghi de fagoti,
dopo aver dito mal de tuti i siori,
dopo aver fusilà(4) tri quatro goti;
co la testa sbarlota, imbriagada,
i se da du struconi in tra de lori,
e tontonando i ciapa su la strada!
inviata da Flavio Poltronieri - 30/9/2017 - 12:20
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Flavio Poltronieri
VANNO IN AMERICA
Fulminati da un fràcco (1) di grandine,
l'erba dei prati per metà appassita,
le vigne bruciate dalla malattia
sempre alle calcagna dei contadini (2);
tutto quel ch'è rimasto è ipotecato,
col grano che vale quanto una carestia,
ogni paese ha la sua agonia
e in ogni famiglia uno ha la pellagra!
Morta la vacca che dava il formaggio,
morta la moglie nel partorire una figlia,
la cambiale protestata dal notaio,
una domenica, chiusi all'osteria,
battendo il pugno sopra la tavola:
“Porca Italia” bestemmiano “Andiamo via!”
E contandosi tutti. - In quanti siete?
- Appena dieci, che possono strapazzarsi (3);
il resto donne con bambini in braccio,
il resto vecchi e ragazzi dietro.
Ma a stare qua non si mangia, no, per dio,
bisognerà pur farlo questo grande passo;
se ci capita un inverno col ghiaccio,
poveri noi, ne fa una strage!
- A Ottobre, carichi di fagotti,
dopo aver sparlato di tutti i ricchi,
dopo aver bevuto in fila quattro bicchieri;
con la testa intontita, ubriaca,
si abbracciano tra di loro,
e brontolando si incamminano!
Fulminati da un fràcco (1) di grandine,
l'erba dei prati per metà appassita,
le vigne bruciate dalla malattia
sempre alle calcagna dei contadini (2);
tutto quel ch'è rimasto è ipotecato,
col grano che vale quanto una carestia,
ogni paese ha la sua agonia
e in ogni famiglia uno ha la pellagra!
Morta la vacca che dava il formaggio,
morta la moglie nel partorire una figlia,
la cambiale protestata dal notaio,
una domenica, chiusi all'osteria,
battendo il pugno sopra la tavola:
“Porca Italia” bestemmiano “Andiamo via!”
E contandosi tutti. - In quanti siete?
- Appena dieci, che possono strapazzarsi (3);
il resto donne con bambini in braccio,
il resto vecchi e ragazzi dietro.
Ma a stare qua non si mangia, no, per dio,
bisognerà pur farlo questo grande passo;
se ci capita un inverno col ghiaccio,
poveri noi, ne fa una strage!
- A Ottobre, carichi di fagotti,
dopo aver sparlato di tutti i ricchi,
dopo aver bevuto in fila quattro bicchieri;
con la testa intontita, ubriaca,
si abbracciano tra di loro,
e brontolando si incamminano!
NOTE DEL TRADUTTORE:
(1) il “fraco” è l'unità di misura delle legnate (intese come bòtte) che si possono buscare a vario titolo.
(2) con la parola “vilani” si identifica in realtà qualsiasi personaggio rurale, ho preferito tradurre “contadini” perché sono loro ad occuparsi della cura dei vigneti.
(3) anche in italiano “strapazzarsi” significa abusare della propria fatica fino al sopportabile, dunque si sottintende la consapevolezza della sorte che li aspettava una volta giunti in America.
Motivazioni, epoca storica, azione scenica e meta sono gli stessi narrati molti anni dopo da Francesco Guccini in “Amerigo” dove racconta della partenza del prozio Enrico.
(4) naturalmente sarebbe stato più appropriato tradurre
“fulminato” o “fucilato” per descrivere l'impeto, che sottintende Barbarani, nel bere quei bicchieri, ma essendo ospitato in un sito Antiwar, non mi è parso proprio il caso…..
(1) il “fraco” è l'unità di misura delle legnate (intese come bòtte) che si possono buscare a vario titolo.
(2) con la parola “vilani” si identifica in realtà qualsiasi personaggio rurale, ho preferito tradurre “contadini” perché sono loro ad occuparsi della cura dei vigneti.
(3) anche in italiano “strapazzarsi” significa abusare della propria fatica fino al sopportabile, dunque si sottintende la consapevolezza della sorte che li aspettava una volta giunti in America.
Motivazioni, epoca storica, azione scenica e meta sono gli stessi narrati molti anni dopo da Francesco Guccini in “Amerigo” dove racconta della partenza del prozio Enrico.
(4) naturalmente sarebbe stato più appropriato tradurre
“fulminato” o “fucilato” per descrivere l'impeto, che sottintende Barbarani, nel bere quei bicchieri, ma essendo ospitato in un sito Antiwar, non mi è parso proprio il caso…..
×

Traduzione in italiano di Flavio Poltronieri
Musicata e interpretata da Stefano Orlandi nel cd I Pitochi - 2017
Recensione di Flavio Poltronieri
da Estatica
quando i boschi addormentati sembra che corrano dentro sogni di barche in cerca di fortuna,
seguendo l'acqua dell'Adige che va in cerca di paesi e città...
o mercanti di lane e pietre, di miserie ne avete viste tante ma il vostro muso è rimasto uguale,
di tante rughe il tempo vi ha segnato, di tante vi ha pulito
e l'Adige passando vi ha baciato e vi ha lavato
poi è tornato al suo posto a sognare altri ponti, altre case, altre città!"