Son partito che era fine estate
dal Trentino nel ‘46
Ormai la guerra era passata via
ma la fame non finiva mai
La mattina che presi quel treno
Anna mi strinse poi mi disse vai
Appoggiai la testa sul suo seno
lei mi disse non scordarmi mai
Contadino qui in terra di Francia
questo è quel che adesso sono io
Vorrei scriverle quanto mi manca
però a scriver non son buono io
Dio del Cielo se parli italiano
Dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
Se mi vuole mai la lascerò
Qui coltivo il grano d’Aquitania
c’è terra buona quanta tu ne vuoi
Ma il mio mondo è tutto lì in montagna
e i francesi non son buoni sai
Qui ci chiaman tutti maccaronì
e non è facile riderci su
Però a travagliare siamo migliori
che a chi non ne ha basta del pane in più
Mi vedo con il Bruno che è di Trento
lui è studiato già un poco di suo
Ieri ho imparato e son così contento
a scriver Anna sei amore mio
Dio del Cielo se parli italiano
Dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
Se mi vuole mai la lascerò
Sai mi han fermato prima per strada
mi han detto Italia mafia vai a casa tua
Ma in valle mia c’è solo tanta fame
e quella cosa non è di terra mia
Anna è duro ogni giorno che viene
ma tu sorridi in ogni giorno che c’è
E se alla porta un giorno senti bussare
sappi son io che son tornato da te
Dio del cielo se parli italiano
dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
se mi vuole mai la lascerò
Dio del cielo se parli italiano
dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
se mi vuole io la sposerò
dal Trentino nel ‘46
Ormai la guerra era passata via
ma la fame non finiva mai
La mattina che presi quel treno
Anna mi strinse poi mi disse vai
Appoggiai la testa sul suo seno
lei mi disse non scordarmi mai
Contadino qui in terra di Francia
questo è quel che adesso sono io
Vorrei scriverle quanto mi manca
però a scriver non son buono io
Dio del Cielo se parli italiano
Dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
Se mi vuole mai la lascerò
Qui coltivo il grano d’Aquitania
c’è terra buona quanta tu ne vuoi
Ma il mio mondo è tutto lì in montagna
e i francesi non son buoni sai
Qui ci chiaman tutti maccaronì
e non è facile riderci su
Però a travagliare siamo migliori
che a chi non ne ha basta del pane in più
Mi vedo con il Bruno che è di Trento
lui è studiato già un poco di suo
Ieri ho imparato e son così contento
a scriver Anna sei amore mio
Dio del Cielo se parli italiano
Dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
Se mi vuole mai la lascerò
Sai mi han fermato prima per strada
mi han detto Italia mafia vai a casa tua
Ma in valle mia c’è solo tanta fame
e quella cosa non è di terra mia
Anna è duro ogni giorno che viene
ma tu sorridi in ogni giorno che c’è
E se alla porta un giorno senti bussare
sappi son io che son tornato da te
Dio del cielo se parli italiano
dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
se mi vuole mai la lascerò
Dio del cielo se parli italiano
dille che un giorno io ritornerò
Dio del cielo del mio cuore alpino
se mi vuole io la sposerò
inviata da dq82 - 15/9/2017 - 11:38
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All'Italia
Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.
Un giovane parte verso la Francia Sud Occidentale per spendere la propria vita di contadino. Viene da un mondo in cui anche la possibilità di imparare a scrivere e a leggere, durante l’infanzia, non era data. Per questa ragione, cerca aiuto per poter comunicare il suo amore alla giovane donna che non è potuta partire con lui. Dalla quale vuole tornare. Perché la sua vita è rimasta idealmente in una valle del Trentino da dove è partito e dove alla fine riuscirà a tornare per bussare alla porta di chi lo ha aspettato.
Massimo Priviero