La canzone si ispira al libro di Michele Iacono " Il bambino senza tempo " e prende spunto dalle brevi, terribili parole pronunciate da un bambino siriano prima di morire: Lo dirò a Dio!
Se il tempo fosse un sogno, allora resterei,
coi sassi nella strada giocherei
ma sopra la lavagna il mio nome non c’è più
e il pozzo, la campagna e l’aquilone blù.
Se mi rubano la luce, e tutto quel che è mio
E non troverò mia madre
Allora lo dirò a Dio!
Gli racconterò il mio mondo, gli chiederò il perché
il sole se ne è andato, portandomi con se
Gli dirò quanta paura negli occhi della gente
e l’odore di petrolio che sale lentamente
Correvo a perdifiato sotto le stelle anch’io
Ma non posso più volare
Allora lo farà Dio!
Mi prenderà per mano, mi porterà a giocare
sulla strada in mezzo ai sassi e nel suo infinito mare
Ritornerà il sorriso e l’ibis canterà
E se ho fame gli dirò che è l’ora di mangiare!
Ma cala già la sera, il soffio dell’addio
Il tempo non è un sogno, stanotte dormirò con Dio!
coi sassi nella strada giocherei
ma sopra la lavagna il mio nome non c’è più
e il pozzo, la campagna e l’aquilone blù.
Se mi rubano la luce, e tutto quel che è mio
E non troverò mia madre
Allora lo dirò a Dio!
Gli racconterò il mio mondo, gli chiederò il perché
il sole se ne è andato, portandomi con se
Gli dirò quanta paura negli occhi della gente
e l’odore di petrolio che sale lentamente
Correvo a perdifiato sotto le stelle anch’io
Ma non posso più volare
Allora lo farà Dio!
Mi prenderà per mano, mi porterà a giocare
sulla strada in mezzo ai sassi e nel suo infinito mare
Ritornerà il sorriso e l’ibis canterà
E se ho fame gli dirò che è l’ora di mangiare!
Ma cala già la sera, il soffio dell’addio
Il tempo non è un sogno, stanotte dormirò con Dio!
inviata da fernando ianeselli - 11/9/2017 - 12:54
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