Il denaro è un porco
rosso e bianco
nero e un po’ marrone
è un bel porco
e chi lo tiene stretto
ha un viso senza colore.
Il denaro è un porco
azzurro e bianco
e non ha testa ma invidia
e chi lo tiene stretto
è un disgraziato
né folle
né pazzo
né bello
né brutto.
Quanti lunghi giorni per me, per te
Questo è un miserere per te.
rosso e bianco
nero e un po’ marrone
è un bel porco
e chi lo tiene stretto
ha un viso senza colore.
Il denaro è un porco
azzurro e bianco
e non ha testa ma invidia
e chi lo tiene stretto
è un disgraziato
né folle
né pazzo
né bello
né brutto.
Quanti lunghi giorni per me, per te
Questo è un miserere per te.
inviata da dq82 - 2/9/2017 - 18:12
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E continuo a cantare. Omaggio a Piero Ciampi.
Interpretata da Morgan, Registrazioni live effettuate al Teatro Regio di Parma, 21 Giugno 2008.
Affermare che “Il denaro” fosse una canzone è un’esagerazione: diciamo che era un provino. Anche parlare di incisione, poi, è sovradimensionante. Piuttosto possiamo definirla una prova. Un registratorino da pochi soldi. Fruscii continui. Una voce ruvida e spigolosa. Echi di fastidi sonori in sottofondo. Nemmeno il testo era completo. Accenni ai diversi colori del denaro. Immaginifici accostamenti a improperi da indirizzare ai suoi possessori. Poeticità abbacinante di un uomo che, dopotutto, era tanto meravigliosamente incompiuto quanto la sua ultima “canzone”. Di cui, appunto, ci resta un ritornello torcibudella. Due assiomi di una saggezza violenta: «il denaro è un porco, e chi lo tiene stretto è un disgraziato».
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