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Il n'y a plus d'tabac

Maurice Van Moppès
Lingua: Francese



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[1940-42]
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare settecentesca “J’ai du bon tabac”

Chansons de la BBC
Il n'y a plus d'tabac


Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Il n'y a plus d'tabac
Dans la France entière
Il n'y a plus d'tabac
Les Boch' n'en manq' pas. (1)

On va grelottant
Faut' de combustible
On va grelottant
Mais on a Darlan. (2)

Et l'on fait la queue
Sans trouver de beurre
Et l'on fait la queue
Mais on a Pucheu. (3)

Il n'y a plus d'jambon
D'puis l'année dernière
Il n'y a plus d'jambon
Mais il y a Marion. (4)

Il n'y a plus de pain
Dans toute la France
Il n'y a plus de pain
Y’a Benoist-Méchin. (5)

Tout va chez les Fritz (6)
Qui laiss’nt rien en France
Ils ne laiss'nt, les Fritz,
Que Cheneau d' Leyritz. (7)

Si ça va plus mal
Faut bien qu'on se l'dise
Si ça va plus mal
On aura Laval. (8)

Mais tout va très bien
Madame la Marquise (9)
Mais tout va très bien
Puisqu'on a Pétain. (10)

Mais n'vous en fait's pas
Faudra qu'ça finisse
Mais n'vous en fait's pas
La France les chass'ra.
(1) Boche: uno dei tanti nomignoli affibbiati ai tedeschi, forse quello più in voga nei paesi francofoni fin dalla Grande Guerra. Il significato deriverebbe da “bois”, “boche”, legno, sfera di legno, per “Tête de boche”, “Tête de bois”, rozzo, stupido, duro di comprendonio.

(2) François Darlan (1881–1942), ammiraglio, vicepresidente del consiglio dei ministri nel Regime di Vichy. Fu assassinato ad Algeri nel 1942 da Fernand Bonnier de la Chapelle, un giovane militante dell’organizzazione gaullista France Libre.

(3) Pierre Pucheu (1899-1944), industriale, segretario di Stato e poi ministro dell’interno del governo di Vichy. Condannato a morte e fucilato nel 1944.

(4) Paul Marion (1899-1954), giornalista, militante comunista molto vicino al regime sovietico, poi fondatore del Parti populaire français (PPF), d’ispirazione fascista, e membro del governo di Vichy.

(5) Jacques Benoist-Méchin (1901-1983), intellettuale e storico, collaborazionista. Fu condannato a morte nel 1947 ma poi venne graziato.

(6) Fritz: altro nomignolo comune a designare i tedeschi

(7) Léopold Cheneaux de Leyritz (1896-1973), prefetto di Toulouse durante l’occupazione.

(8) Pierre Laval (1883-1945), la figura più importante – dopo Pétain - del regime collaborazionista francese. Fu quello che in una sola frase seppe sintetizzare il senso della collaborazione con gli occupanti: «Je souhaite la victoire allemande, parce que, sans elle, le bolchevisme demain s'installerait partout.». Condannato a morte e fucilato nel 1945.

(9) “Tout va très bien, Madame la Marquise”, divertente canzone del 1935, scritta da Paul Misraki e portata al successo da Ray Ventura e la sua orchestra. L’espressione è divenuta comune per definire un atteggiamento cieco ed irresponsabile di fronte ad una situazione disperata.

(10) Henri-Philippe-Omer Pétain (1856-1951), generale, “eroe” della Grande Guerra. Il suo nome è legato soprattutto alla terribile battaglia di Verdun (21 febbraio – 19 dicembre 1916), dove gli eroi furono piuttosto quegli oltre 600.000 soldatini poveracci che vi lasciarono la pelle. Fu poi il capo supremo del regime di Vichy. Condannato a morte nel 1945, la pena fu convertita in ergastolo. Assai vecchio, morì in galera dopo sei anni. Ancora oggi uno dei simboli dell’estrema destra francese.

inviata da Bernart Bartleby - 10/8/2017 - 09:08




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