Correvo per sentieri
per strade senza fine
regnava nero il buio
compagno era il mio affanno
"Attento al tuo vicino"
mi avevano sempre detto...
"Può essere il nemico
che aspetti già da tempo".
E mentre nell'intrigo
di una foresta antica
il sole si insinuava
e un raggio mi baciava.
Mi colse il grigio piombo
di un uomo senza volto
cercai di dare un grido, oh...
ma ormai ero già morto.
per strade senza fine
regnava nero il buio
compagno era il mio affanno
"Attento al tuo vicino"
mi avevano sempre detto...
"Può essere il nemico
che aspetti già da tempo".
E mentre nell'intrigo
di una foresta antica
il sole si insinuava
e un raggio mi baciava.
Mi colse il grigio piombo
di un uomo senza volto
cercai di dare un grido, oh...
ma ormai ero già morto.
inviata da Dq82 - 12/7/2017 - 20:18
×
Parole di Vito Paradiso
Musica di Gilberto Trama e Matteo Vitolli
Nell'LP intitolato “Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò, uomo è il nome che mi han dato”
La prima delle sette canzoni che compongono l'album è Fuga e Morte, che si apre con il suono quasi marziale dei timpani, che porta in scena un duetto di chitarre dal timbro piacevolmente ruvido, sui cui si innesta la voce calda e un po' rauca di Vito Paradiso, accompagnata dalle linee di flauto traverso che, nella loro interazione con le chitarre ricordano molto le sonorità dei Jethro Tull. Il brano è il punto di partenza del concept e si apre con l'immagine di un uomo in fuga in una foresta, braccato e colpito a morte.
Nell'accompagnare la sua ultima parte la musica diventa più delicata, spariscono le distorsioni ed entrano in scena chitarre acustiche e tastiere.
Trumetal.it