If I had been God
I would have rearranged the veins in the face
to make them more resistant to alcohol and less prone to aging
If I had been God
I would have sired many sons
and I would not have suffered the Romans to kill even one of them
If I had been God
With my staff and my rod
If I had been given the nod
I believe I could have done a better job
If I was a drone
Patrolling foreign skies
With my electronic eyes for guidance
And the element of surprise
I would be afraid to find someone home
Maybe a woman at a stove
Baking bread, making rice, or just boiling down some bones
If I were a drone
The temple's in ruins
The bankers get fat
The buffalo's gone
And the mountain top's flat
The trout in the streams are all hermaphrodites
You lean to the left but you vote to the right
And it feels like déjà vu
The sun goes down and I'm still missing you
Counting the cost of love that got lost
And under my Gulf Stream, in circular pools
There's ninety-nine cents worth of drunkards and fools
I would have rearranged the veins in the face
to make them more resistant to alcohol and less prone to aging
If I had been God
I would have sired many sons
and I would not have suffered the Romans to kill even one of them
If I had been God
With my staff and my rod
If I had been given the nod
I believe I could have done a better job
If I was a drone
Patrolling foreign skies
With my electronic eyes for guidance
And the element of surprise
I would be afraid to find someone home
Maybe a woman at a stove
Baking bread, making rice, or just boiling down some bones
If I were a drone
The temple's in ruins
The bankers get fat
The buffalo's gone
And the mountain top's flat
The trout in the streams are all hermaphrodites
You lean to the left but you vote to the right
And it feels like déjà vu
The sun goes down and I'm still missing you
Counting the cost of love that got lost
And under my Gulf Stream, in circular pools
There's ninety-nine cents worth of drunkards and fools
inviata da Lorenzo Masetti - 27/5/2017 - 13:41
Lingua: Italiano
Tentativo di traduzione italiana di Lorenzo Masetti
DEJA VU
Se fossi stato Dio
avrei riorganizzato le vene del viso
per renderle più resistenti all'alcool e meno soggette all'invecchiamento
Se fossi stato Dio
avrei generato molti figli
e non avrei tollerato che i Romani ne uccidessero neanche uno solo
Se fossi stato Dio
con la mia verga e il mio bastone
se mi avessero dato il permesso
penso che avrei potuto fare un lavoro migliore
Se fossi un drone
di pattuglia sopra cieli stranieri
con i miei occhi elettronici come guida
e l'elemento sorpresa
avrei paura di trovare qualcuno a casa
magari una donna ai fornelli
che cuoce il pane, prepara il riso, o che bolle qualche misero osso
Se fossi un drone
Il tempio è in rovina
i banchieri ingrassano
il bisonte è andato
e la cima della montagna è stata spianata
Le trote nei torrenti sono tutte ermafroditi
tendi a sinistra ma voti a destra
Ed è come un déjà vu
Il sole tramonta e mi manchi ancora
conto il costo dell'amore perduto
e sotto la mia corrente del golfo, in pozze circolari
ci sono ubriaconi e idioti da novantacinque centesimi
Se fossi stato Dio
avrei riorganizzato le vene del viso
per renderle più resistenti all'alcool e meno soggette all'invecchiamento
Se fossi stato Dio
avrei generato molti figli
e non avrei tollerato che i Romani ne uccidessero neanche uno solo
Se fossi stato Dio
con la mia verga e il mio bastone
se mi avessero dato il permesso
penso che avrei potuto fare un lavoro migliore
Se fossi un drone
di pattuglia sopra cieli stranieri
con i miei occhi elettronici come guida
e l'elemento sorpresa
avrei paura di trovare qualcuno a casa
magari una donna ai fornelli
che cuoce il pane, prepara il riso, o che bolle qualche misero osso
Se fossi un drone
Il tempio è in rovina
i banchieri ingrassano
il bisonte è andato
e la cima della montagna è stata spianata
Le trote nei torrenti sono tutte ermafroditi
tendi a sinistra ma voti a destra
Ed è come un déjà vu
Il sole tramonta e mi manchi ancora
conto il costo dell'amore perduto
e sotto la mia corrente del golfo, in pozze circolari
ci sono ubriaconi e idioti da novantacinque centesimi
Penso che questo prossimo album di Waters sarà da ascoltare con attenzione. Intanto su tre singoli pubblicati tre CCG. Anche Smell the Roses è bella ma un po' meno immediata.
Da leggere anche l'intervista a Roger Waters anche se Andrea Scanzi in veste di intervistatore un po' esagera...
Da leggere anche l'intervista a Roger Waters anche se Andrea Scanzi in veste di intervistatore un po' esagera...
Lorenzo - 27/5/2017 - 23:20
la guerra in siria dura già più della II guerra mondiale e tutti continuano a guadagnare un sacco di soldi, sopra,
beati noi che ci contribuiamo ogni giorno a far andare avanti questo scempio
tutti santi coi coglioni ben sciaquti
beati noi che ci contribuiamo ogni giorno a far andare avanti questo scempio
tutti santi coi coglioni ben sciaquti
krzyś Ѡ - 21/4/2018 - 02:24
Non soltanto la vostra "rivoluzione" non andrà da nessuna parte, ma i siriani troveranno più gusto a sparare nelle vostre terga piuttosto che ai fagiani.
Espressi questa considerazione ad alta voce in varie sedi nel 2011, alle prime notizie di scontri in atto.
Espressi questa considerazione ad alta voce in varie sedi nel 2011, alle prime notizie di scontri in atto.
Io non sto con Oriana - 21/4/2018 - 10:08
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Secondo singolo estratto dall'album "Is This the Life We Really Want?" che sarà pubblicato il prossimo 2 giugno
Per certi versi il seguito di What God Wants, la bellissima canzone in tre parti che era apparsa nel precedente album solista di Waters Amused to Death, ben 25 anni fa. Ma stavolta Waters non si chiede più polemicamente cosa voglia Dio, ma si dice, un po' come aveva fatto il nostro Gaber, "Io se fossi Dio avrei sicuramente fatto una figura migliore".
Il nostro pianeta è rovinato da guerre, avidità. Gli uomini giocano davvero a fare Dio pilotando i droni che uccidono a distanza come in un videogioco (lo stesso tema toccato dall'ex compagno David Gilmour nella sua In Any Tongue). Il tempio è in rovina, i banchieri si arricchiscono e noi umani non sappiamo fare altro che uccidere i bisonti e spianare le montagne. E il tutto si risolve in un'impressione di impotenza, in una personale depressione in cui l'autore si ritrova a sprofondare, senza amore e senza speranza.