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Dans la ville où je suis (ou La fille du boucher)

Gabriel Yacoub
Lingua: Francese

Gabriel Yacoub

Lista delle versioni e commenti


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Valse tradizionale del Corrèze (Nuova Aquitania) che Yacoub apprese dall'amico musicista Jean Blanchard, il quale collaborò anche all'album in cui il brano è contenuto, “Trad. Arr.”, pubblicato nel 1978
Testo trovato sul sito di Yacoub

Trad. Arr.
Dans la ville où je suis là où j'ai resté
la fille d'un boucher que j'ai tant aimée
je l'ai aimée à la vie ôtée
dans un instant elle m'a délaissé

Son père et sa mère ils l'ont bien forcée
à un gros marchand ils l'ont mariée
qui a de l'or et de l'argent
trois beaux bateaux chargés de diamants

La belle est montée dedans sa chambre
elle dit à sa mère “Donnez-moi une chaise
aussi de l'encre et du papier
pour que j'écrive à mon chevalier.”

Sa mère est montée dedans sa chambre
c'est pour y voir sa fille qui pendait
a pris son couteau la corde a coupée
sur son épaule la belle est tombée

Dessus son coeur trouva un papier
sa peine, ses tourments sont écrits dessus
“Creusez ma tombe, creusez-la bien
plantez un arbre à ses quatre coins

Dessus ma tête mettez une pierre
dedans ma bouche mettez de la terre
et sur mon coeur un pigeon blanc
montrez au monde que je suis morte d'amour

Son argent fondra son or s'en ira
il ne sera pas plus riche que moi
et moi je serai d'une verdeur
dessus mon coeur poussera des fleurs.”

inviata da Bernart Bartleby - 10/5/2017 - 11:20


Carissimo Bernart, questa canzone non giunge dalla Nuova Aquitania bensì dal Québec.
Quello effettivamente proveniente dalla regione francese è il valzer che Gabriel Yacoub fa seguire, dal titolo "La Fille Du Fermier”.
Se ti interessa la mia traduzione la trovi qui:

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Dans la ville où je suis | Terre Celtiche Blog

Qualche mese dopo "Malicorne IV" e poco prima de "L'Extraordinaire Tour..." Gabriel torna a radici più umili e sobrie rispetto a quei dischi tanto

Flavio Poltronieri - 19/2/2025 - 09:46



Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Flavio Poltronieri
da Terre Celtiche Blog
NELLA CITTÀ DOVE MI TROVO

Nella città dove mi trovo, dove sono rimasto
Ho amato tanto la figlia di un macellaio
L’ho amata fino alla morte
In un istante mi ha abbandonato

Suo padre e sua madre l’hanno costretta
L’hanno data in sposa a un grosso mercante
Che possiede oro, argento
E tre belle barche piene di diamanti

La bella è salita nella sua camera
Dice a sua madre “Datemi una sedia”
Anche inchiostro e carta
Affinché scriva al mio cavaliere

La madre è salita nella camera
E ha visto la figlia appesa
Ha preso il coltello e ha tagliato la corda
Sulle sue spalle la bella è caduta

Sopra il suo cuore ha trovato un foglio
Con scritta la sua pena e i suoi tormenti
Scavate la mia tomba, scavatela bene
Piantatele un albero ai quattro angoli

Mettetemi una pietra sopra la testa
Dentro la mia bocca mettete della terra
E sul mio cuore una colomba bianca
Mostrate al mondo che sono morta d’amore

Il suo argento fonderà, il suo oro se ne andrà
Non sarà più ricco di me
E io sarò verdeggiante
Sopra il mio cuore cresceranno fiori

19/2/2025 - 09:55




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