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28-03-1997

La Fame di Camilla
Lingua: Italiano


La Fame di Camilla

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(Ermal Meta)


[2009]
Scritta da Ermal Meta, Giovanni Colatorti, Emanuele Diana, Berardino Rubini
Nell'album d'esordio del gruppo barese fondato nel 2007 e scioltosi nel 2013, dopo una fugace apparizione al festival di Sanremo nel 2010.

La Fame di Camilla

La Fame di Camilla hanno una particolarità: la storia del cantante Ermal Meta, che ha i suoi natali in Albania e da piccolo con la famiglia ha attraversato quello stretto braccio di Adriatico che lo separava da Bari alla ricerca di una vita migliore. La composizione dei testi e la profondità delle musiche, le macchie di sangue e le cicatrici sulla pelle e sul cuore, la fuga da una prigione a cielo aperto da cui è impossibile scappare e la ricostruzione di un’infanzia interrotta, la speranza e l’orgoglio di chi ce l’ha fatta sono frammenti di suoni che non prescindono dal ricordo di questo viaggio verso l’ignoto.


28 marzo 1997 – 28 marzo 2017. 20 anni fa l'affondamento della Katër i Radës da parte della marina militare italiana. C'era Prodi a capo del governo e, come in ogni strage di Stato che si rispetti, anche qui sparirono le registrazioni delle conversazioni di bordo...
28 marzo 1997 – 28 marzo 2017. 20 anni fa l'affondamento della Katër i Radës da parte della marina militare italiana. C'era Prodi a capo del governo e, come in ogni strage di Stato che si rispetti, anche qui sparirono le registrazioni delle conversazioni di bordo...


E ciò si riscontra in particolar modo nella meravigliosa “28-03-1997”, una data marchiata a fuoco nell’anima di tutto il popolo albanese e una delle pagine più vergognose della storia italiana. La data dell’affondamento della Kater I Rades resterà infatti impressa come l’ennesima non punita strage di Stato, attuata con freddezza e deliberazione da una nave della Marina militare, la Sibilla, in ossequio ad una norma inumana voluta dall’allora governo di centro-sinistra per arginare l’immigrazione clandestina di migliaia di albanesi, oltretutto in fuga da una guerra civile, che decretava il blocco militare dell’Adriatico in aperta violazione di qualsiasi convenzione internazionale. La data in cui 81 persone stipate su una carretta del mare che cercavano di raggiungere le nostre coste persero la vita e videro speronati tutti i loro sogni. “28-03-97” ci riporta su quel mare placido e crudele e se è vero che l’uomo è ciò che mangia, il nostro istinto non deve essere quello di divorare indifferentemente tutti i ricordi…

(dal blog Fino all'ultimo bandito)
Carne e sale
mi fa male
ho una scheggia dentro il cuore

Vuoi da bere
Resta ancora un po’
succhiami le vene

Guardo il mare
nero come quando sanguina una nave

Temo il mare
mobile follia
di una nave che scompare

Mentre sanguino
ancora miele
dalle mie vene
scorre un fiume che non fermerò
ho il cuore immobile
e nelle vene
ricordi che non ricordo

Respirare piano
aspettare il domani
ti rende più forte

Ma ignorare il dolore
non è il modo migliore
per diventare più forte

Ma ignorare il dolore
non è il modo migliore
per diventare felice

Ora gravito
intorno al suo ventre
ancora miele
che mi uccide ma non mi fermerò
ho il cuore immobile
malato ancora semplicemente
stanco di me

Sanguino
ancora miele
dalle mie vene
scorre un fiume che non fermerò
ho il cuore immobile
malato e ancora semplice
confuso e ancora troppo semplice

inviata da Bernart Bartleby - 28/3/2017 - 10:11


albanianews

26/3/2018 - 04:40




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