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Gandhi

Alessandro Mannarino
Lingua: Italiano


Alessandro Mannarino

Lista delle versioni e commenti


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2017
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A proposito di Gandhi, una canzone per niente pacifica: anzi appare come un’invettiva contro un certo buonismo, come aveva fatto Gaber con “Il potere dei più buoni”. Con chi ce l’ha, Mannarino?

«Ce l’ho con le icone pop come Marylin Monroe ed Einstein, con la pace edulcorata di Gandhi. Vedo una sottile linea che divide il pacifismo dalla remissività e rassegnazione, perché a uno che passa la vita ad asfaltare strade sotto il sole cocente d’agosto non gli puoi insegnare il pacifismo, semmai lo subisce. Nei miei frequenti viaggi in Brasile, a Rio De Janeiro, ho visto tutte le contraddizioni di chi vive nelle favelas e di chi invece vive circondato dal lusso, costretto però a barricarsi nelle case. Dov’è la cattiveria del povero? Sarebbe utile rifondare il pensiero dell’essere umano. Ce l’ho con gli intellettuali che trovo totalmente astratti dalla realtà. Io non sono tra questi anche se ho studiato filosofia, faccio un lavoro manuale e mi sporco le mani come un operaio».
unita.tv
Ci si radunava nelle piazze con i fiori nelle mani
per la via dei guru Indiani
Schivavamo fucilate canticchiando il motivetto dell'estate
Ogni volta che per strada scorre il sangue di uno sparo
ai piani alti c'è qualcuno che accumula denaro
Un vecchio avaro ha alzato il muro,
il giardino per i grandi
Il vino bianco frizzantino ancor più bianco
se servito con i guanti,
I guanti bianchi

Sotto ai guanti unghie nere,
mani sporche di cantiere
Nei polmoni ciminiere
Nella testa le brighiere
Tutti in fila per andare dal droghiere
che ci dà la tesserina fedeltà
Con la faccia di Gandhi, Gandhi
E andiamo tutti in fila dal barone
e faremo l'iscrizione
per sentire la lezione
sui discorsi di Gandhi
(per i piccoli e per i grandi) Gandhi

E c'è chi cambia vita e si va in India
tanto il cambio è conveniente
tanta gente
per un niente
lava, stira, sbatta strade intitolate,
non vi sto qui a dire a chi di sicuro indovinate,
ecco adesso meditate, meditate
A che serve lavorare?
Se gli indiani sono tanti
puoi contare sui contanti
con la faccia di Gandhi, Gandhi

Andiamo nelle fabbriche a parlare di Gandhi
Andiamo nelle carceri a parlare di Gandhi
Andiamo nelle scuole di Borgata
a inaugurare un'altra scuola di Borgata
intitolata a Mahatma Gandhi, Gandhi
Andiamo nelle fabbriche cinesi,
in mezzo ai campi calabresi,
pomodori di Ragusa li raccolgono gli addetti
di Mahatma Gandhi, Gandhi, Gandhi, Gandhi, Gandhi.

E se un povero cristo sulla croce
gli salta la mosca al naso
non se la può togliere,
la mosca si è ingrassata nella cacca della vacca sacra,
La vacca è dimagrita per poter partecipare alla corrida
Rida signora, rida.
E si rilassi...
e dica a suo figlio di non lanciare più sassi,
per favore.
Pulcinella, si tolga la maschera, abbassi il mattarello,
ecco lo vede che è più bello?
Calmo, rilassato, col viso scoperto,
tutto vestito di bianco.
Pulcinella, mi ricorda qualcuno.
Mi ricorda...
Ah certo, Gandhi, Gandhi, Gandhi.

Luana Gandhi, Moira Gandhi, Natasha Gandhi, Emanuele Gandhi, Mauro Gandhi, Danilo Gandhi.
Jennifer Gandhi, Cristina Gandhi, Alessandro Gandhi, Gandhi magazzini.
Gandhi elettricità, Istituto tecnico commerciale Gandhi,
per imparare a costruire la tunica di Gandhi.
Gandhi lavatrici, Gandhi opportunità, Gandhi: istituto di correzione automatica.
Pulcinella, ma che eleganza
Ma che piacere rivederla così
Senza bastone, col viso scoperto, tutto vestito di bianco.
Pulcinella, mo è pronto per l'aperitivo
Mo su venga, non ci stia a pensare
Guardi che, al mondo, c'è chi fa lo sciopero della fame
e chi sciopera perché ha fame.
Ma alla fine arriva sempre la polizia
che non ha mai letto nessuno dei libri di Gandhi.

inviata da Dq82 - 15/1/2017 - 10:23


Grandhe Mannarino !!!!!

L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 15/1/2017 - 10:45



Lingua: Francese

Version française – GANDHI – Marco Valdo M.I. – 2017
Chanson italienne – Gandhi – Alessandro Mannarino – 2017



« J’en ai contre les icônes pop comme Marylin Monroe et Einstein, contre la paix édulcorée de Gandhi. Je vois une subtile ligne qui divise le pacifisme de la complaisance et de la résignation, car celui qui passe sa vie à asphalter des routes sous le soleil cuisant d’août, on ne peut pas enseigner le pacifisme, il le subit. Dans mes fréquents voyages au Brésil, à Rio de Janeiro, j’ai vu toutes les contradictions enter celui qui vit dans les favelas et celui qui par contre vit entouré du luxe, forcé cependant à se barricader chez lui. Où est la méchanceté du pauvre ? Il serait utile refonder la pensée de l’être humain. J’en ai contre les intellectuels que je trouve totalement abstraits de la réalité. Je ne suis pas parmi ceux-là même si j’ai étudié philosophie, je fais un travail manuel et je me salis les mains comme un ouvrier ».
GANDHI

On se rassemblait sur les places les fleurs à la main.
Suivant la doctrine des gourous indiens,
Nous évitions les coups de fusil en psalmodiant leur refrain.
Toutes les fois qu’un coup de feu sur la rue répand le sang,
Au niveau supérieur, quelqu’un accumule de l’argent.
Un vieil avare a élevé un mur, le jardin pour les grands ;
Le vin blanc frémit encore plus blanc servi avec des gants,
Des gants blancs
Et des ongles noirs sous les gants,
Des mains sales de chantier.
Dans les poumons, des cheminées,
Dans la tête, des fourrés,
Tous à la queue chez l’épicier
Qui nous donne la carte de fidélité,
Avec le visage de Gandhi, de Gandhi
Et nous allons tous en file chez le baron
Nous inscrire pour ouïr la leçon
Sur les discours de Gandhi,
(Pour les petits et pour les grands) Gandhi.

Il y a celui qui change de vie et va en Inde,
Le change a plein d’avantages.
Tant gens pour rien lavent, repassent,
Courent les rues nommées,
Je ne vous dis pas ici du nom de qui,
Vous l’avez deviné. Gandhi !
Maintenant méditez, méditez :
À quoi sert de travailler ?

Si les Indiens sont nombreux,
On peut compter sur eux
Grâce à la monnaie avec le visage de Gandhi, de Gandhi.

Allons dans les usines parler de Gandhi,
Allons dans les prisons parler de Gandhi,
Allons dans les écoles de quartier
Inaugurer une autre école de Quartier,
Nommée Mahatma Gandhi, Gandhi.
Dans les usines chinoises,
Au milieu des champs de Calabre,
À Raguse, ramassent les tomates
Des adeptes du Mahatma Gandhi,
Gandhi, Gandhi, Gandhi, Gandhi.

Quand un pauvre gars
Sur sa croix
Par une mouche a le nez mangé,
Il ne peut la chasser,
La mouche a grandi dans le caca
De la vache sacrée,
La vache a maigri pour pouvoir participer à la corrida.
Riez madame, riez.
Détendez-vous et dites à votre fils de ne plus lancer
De cailloux, s’il vous plaît.

Polichinelle, enlève ton masque,
Baisse le rouleau à pâte,
Et maintenant, qui est la plus belle ?
Calme, détendu, avec le visage souriant,
Tout vêtu de blanc, il rit.
Il me rappelle quelqu’un, ce Polichinelle.
Il me rappelle…
Un certain Gandhi, Gandhi, Gandhi.

Luana Gandhi, Moira Gandhi, Natasha Gandhi,
Emanuele Gandhi, Mauro Gandhi, Danilo Gandhi.
Jennifer Gandhi, Cristina Gandhi, Alessandro Gandhi,
Magasins Gandhi, Électricité Gandhi, Collège technique commercial Gandhi,
Pour apprendre à confectionner la tunique de Gandhi.
Machines à laver Gandhi, Gandhi affaires, Institut Gandhi
Polichinelle, comme vous êtes élégant,
Quel plaisir de vous revoir ainsi,
Sans bâton, avec le visage souriant, tout vêtu de blanc.
Polichinelle, l’apéritif est servi
Venez, ne restez pas à penser
Imaginez que, dans cette société,
Il y a celui qui fait la grève de la faim
Et celui qui fait grève, car il a de la faim.
Mais, toujours à la fin,
Arrive la police qui
N’a jamais lu un livre de Gandhi.

inviata da Marco Valdo M.I. - 17/1/2017 - 10:19


Ma alla fine arriva sempre la polizia
che non ha mai letto
nessuno
dei libri
di Gandhi.




ai piani alti – nella prima strofa, credo;


le brighiere – mi sono poco chiare, qualcuno aiuti? (brighelle, brughiere, ringhiere ???) ma pare che canta proprio "le brighiere"...

Krzysiek - 15/1/2017 - 12:48


Cose da sbrigare? Pensieri?... forse?

Krzysiek - 15/1/2017 - 12:59


"Brighiera" è una forma alternativa/arcaica/regionale per "brughiera". Può indicare un'area a cespuglieto. Salud!

L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 15/1/2017 - 19:53


Grazie.
Isisterei per "ai piani alti" per opposizione alla strada. Altrimenti si parlerebbe di "sui piani altri" nel senso dello spazio. Ma posso sbagliare (e poi l'orecchio fallace è :)
Oppure bisognerebbe intendere "il piano" come livello?
Vedrei anche degli begli "adepti" al posto degli "addetti di Mahatma Gandhi". Ma forse mi allontano dalla lettera?
Comunque, un bel canto anti radical chic :)
Saludi

Krzysiek - 15/1/2017 - 20:36


L'espressione "ai piani alti" in italiano si usa metaforicamente per dire: "presso le persone più altolocate", "tra quelli che contano di più", "nell'alta borghesia", e, spesso, anche per indicare l'autorità statale, politica e finanziaria. Si tratta di livelli e ceti della società, non di una determinazione spaziale (anche se chiaramente si può dire "ai piani alti di un palazzo, di uno stabile"; ma in Italia il "piano nobile" è il primo piano, e il quindicesimo piano di un casermone popolare di Milano o di Roma non è propriamente simbolo di potere e ricchezza).

Quanto agli "addetti al Mahatma Gandhi", la sfumatura è molto diversa dagli "adepti". Qui Mannarino si riferisce a quelli che prendono il "gandhismo" come una specie di professione alla moda, come fossero "addetti ai lavori". Oppure anche al "Partito Radicale" del fu Pannella, che ci aveva la faccia di Gandhi persino nel simbolo, mentre sosteneva a spada tratta i bombardamenti NATO sulla Serbia e l'invasione USA in Iraq. Se dovessi renderlo in un'altra lingua, credo che tradurrei qualcosa come "Gandhiani di professione" o roba del genere.

Salud!

L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 16/1/2017 - 09:34


Chiarissimo.
Ce l'ho presente il simbolo del Partito Radicale con l'effige di Gandhi formata dalle scritte in lingue diverse, e come. Proposta di "adepti" era più che altro un gioco di interpretazione, visto che a Ragusa a raccogliere i pomodori ci sono di sicuro gli immigrati rassegnati.
Già Hannah Arendt scriveva nel lontano 1970 che:
"Se la gandhiana strategia della resistenza non violenta, così potente ed efficace, si fosse scontrata con un diverso avversario – la Russia di Stalin, la Germania di Hitler, oppure il Giappone di prima della guerra, anziché l'Inghilterra – il risultato non sarebbe stato la decolonizzazione, ma il massacro e la sottomissione." (da Sulla violenza, Mondadori, 1971, p. 66)
Ancora grazie.
Salud!

Krzysiek - 16/1/2017 - 12:50




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