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Quando ero piccina piccina

anonimo
Lingua: Italiano


Lista delle versioni e commenti


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Un canto diffuso in nord Italia, e in particolare in area padano-veneta, con i titoli di “Quando ero piccina piccina”, “Bionda, bella bionda”, “All’età di sedici anni”. Molte versioni – tra cui quella interpretata da Orietta Berti nel suo disco del 1972 intitolato “Più italiane di me” – si fermano alla seconda strofa e raccontano la storia di una ragazzina ingravidata molto giovane e abbandonata dal marito alla nascita di una bimba. Già così la canzone potrebbe collocarsi nelle CCG nel percorso sulla violenza contro le donne, ma in alcune lezioni la storia viene dettagliata ed il padre non è fuggito ma partito per la guerra o per un servizio militare che all’epoca (800 o anche prima) durava 30 o 36 mesi. Oppure il padre è minatore e in miniera si è rovinato la salute.

La prima versione che contribuisco è quella tratta da “Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona ed Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), come raccolta nel 1968 a Porto Tolle, Rovigo. Gli stessi curatori rendono conto della presenza di molte altre versioni e ritengono che le origini della canzone possano essere addirittura pre-ottocentesche.
Quando ero piccina piccina
’ndava in braccio da mio papà
mi diceva, Marietta vien granda
che ti voglio vederti sposà

Grandicella son venuta
all’età di quindici anni
ho una figlia che chiama mamma
e non sa chi sia il papà

Il papà son andato in guerra
il papà son andato in guerra
chi sa quando ritornerà
ritornerà questa primavera
con la spada insanguinà

Mariettina a la finestra
con la penna e il calamaio
la ghe scrive ’na letterina
al suo primo soldatin

Lora lui ci scrive un’altra
che non sa badar la gente
quando torno dal reggimento
Mariettina ti voglio sposar

inviata da Bernart Bartleby - 12/12/2016 - 09:04



Lingua: Italiano

Versione trovata sul sito dell'Archivio Provinciale della Tradizione Orale del MUCGT – Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Università di Trento, raccolta a Contino, Trento, nel 1981.
TI RICORDI QUAND'ERO PICCINA

Ti ricordi quand'ero piccina
stavo in braccio del mio papà
mi diceva Rosina vien grande
che ti vòlio maridàr

Grandicella son già divenuta
all'età di sedici agn
ci ho già un figlio che chiama già mama
e non conosce ancora (e non sa chi sia) il papà

Il papà è andato militare
a servire l'imperator
sui confin della bella Bassa Italia
trentasei mesi ci toccherà far

Trentasei mesi non sono trent'anni
trentasei mesi fan presto a passar
trentasei mesi non sono trent'anni
trentasei mesi fan presto a passar

inviata da Bernart Bartleby - 12/12/2016 - 09:05


Riporto una variante tramandata in forma orale da mio nonno (classe 1909), appresa verosimilmente durante il servizio militare, fatto a Bologna. Si tenga presente che stiamo parlando di un contadino abruzzese che aveva una formazione scolastica 'di base'; e oltretutto piuttosto lontano (non solo geograficamente) dal 'melos' delle canzoni di guerra dell'Italia settentrionale.

Quando l'ero piccina picina
il papà mi portava a giocar
mi diceva Rosina vien grande
che ti voglio maritar

Grandicella io son già venuta
all'età di sedici anni
ho già un figlio che chiama già mamma
e non sa chi sia il papà

Il papà l'è alle spiagge del mare
a servire l'imperator
l'è scoppiata 'na guerra Europea
non si sa quando tornerà

Alessandro Valente - 25/7/2017 - 22:52




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