Nelle narici l'odore del tabacco
sulle papille il sapore dello smacco
l'attacco, l'attacco, da terra e dal mar
non era previsto, son tutti a scappar.
La cavalleria è sorpresa
la fanteria dispersa
la retrovia si sfracchia
s'inguacchia, s'invoca la fatalità
la terra risucchia dolore e pietà
Vengono presi i cani a fucilate
"Scappate, scappate!"
la notte copre sagome impazzite
"Fuggite, fuggite!"
Chi era il nemico e dove sarà?
Qualcuno ha tradito e ritradirà
Il cappellano prega
il comandante impreca
il caffelatte in tazza
la neve, la guazza, la complicità
nascondono i morti. Facciamo a metà?
Certo perché il paese ora si tende
"Le tende, le tende!"
si risveglia qualcuno che si offende
"le tende, le tende!"
Nessuno si arrende e la resa c'è già
si accende, si vende anche la dignità
C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
di intrighi a palazzo, il veleno, il pugnale,
difende se stesso il quartier generale.
E adesso chi soccorrerà i soccorsi?
"Son persi, son persi!"
Unghie, spari, ricatti, sangue e morsi
"Dispersi, dispersi!"
Ti prego, ritorna.
sulle papille il sapore dello smacco
l'attacco, l'attacco, da terra e dal mar
non era previsto, son tutti a scappar.
La cavalleria è sorpresa
la fanteria dispersa
la retrovia si sfracchia
s'inguacchia, s'invoca la fatalità
la terra risucchia dolore e pietà
Vengono presi i cani a fucilate
"Scappate, scappate!"
la notte copre sagome impazzite
"Fuggite, fuggite!"
Chi era il nemico e dove sarà?
Qualcuno ha tradito e ritradirà
Il cappellano prega
il comandante impreca
il caffelatte in tazza
la neve, la guazza, la complicità
nascondono i morti. Facciamo a metà?
Certo perché il paese ora si tende
"Le tende, le tende!"
si risveglia qualcuno che si offende
"le tende, le tende!"
Nessuno si arrende e la resa c'è già
si accende, si vende anche la dignità
C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
di intrighi a palazzo, il veleno, il pugnale,
difende se stesso il quartier generale.
E adesso chi soccorrerà i soccorsi?
"Son persi, son persi!"
Unghie, spari, ricatti, sangue e morsi
"Dispersi, dispersi!"
Ti prego, ritorna.
inviata da segnalata da Roberta del Deposito - 25/8/2016 - 22:12
×
Testo tratto da Il Deposito
Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.
Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.
carne da intrallazzo