schtzngrmm
schtzngrmm
t-t-t-t
t-t-t-t
grrrmmmmm
t-t-t-t
s---------c---------h
tzngrmm
tzngrmm
tzngrmm
grrrmmmmm
schtzn
schtzn
t-t-t-t
t-t-t-t
schtzngrmm
schtzngrmm
tssssssssssssss
grrt
grrrrrt
grrrrrrrrrt
scht
scht
t-t-t-t-t-t-t-t-t-t
scht
tzngrmm
tzngrmm
t-t-t-t-t-t-t-t-t-t
scht
scht
scht
scht
scht
grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
t-tt
schtzngrmm
t-t-t-t
t-t-t-t
grrrmmmmm
t-t-t-t
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tzngrmm
tzngrmm
tzngrmm
grrrmmmmm
schtzn
schtzn
t-t-t-t
t-t-t-t
schtzngrmm
schtzngrmm
tssssssssssssss
grrt
grrrrrt
grrrrrrrrrt
scht
scht
t-t-t-t-t-t-t-t-t-t
scht
tzngrmm
tzngrmm
t-t-t-t-t-t-t-t-t-t
scht
scht
scht
scht
scht
grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
t-tt
inviata da Bernart Bartleby - 13/8/2016 - 22:22
B.B. - 13/8/2016 - 22:31
Un'altra poesia di Ernst Jandl:
1944/1945
1944 Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg
1945 Krieg Krieg Krieg Krieg Mai
1944/1945
1944 Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg Krieg
1945 Krieg Krieg Krieg Krieg Mai
Bernart Bartleby - 14/8/2016 - 16:14
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Versi del poesta austriaco Ernst Jandl (1925-2000)
Musica per sola tromba del compositore Johannes X. Schachtner (2004).
Anche il musicista jazz Christian Muthspiel si è cimentato col brano nel 2008.
Se al termine tedesco “Schützengraben”, trincea, si tolgono tutte le vocali (e si tengono solo le consonanti, con nell'ultima sillaba una concessione al dialetto viennese), ecco che possiamo ottenere una serie di suoni molto evocativi, onomatopeici, di quello che fu davvero la guerra in trincea. Si tratta di cosiddetta “poesia concreta”.
Da questo infernale cantiere della mente nasce “Schtzngrmm”, che giocando col termine tedesco Schützengraben (=trincea) crea una poesia esplosiva, rumorosa di scoppi e ferri, violenta e senza anima, come un campo di battaglia durante uno scontro, come un assalto di uomini ad altri uomini asserragliati nelle trincee di fango. Questo è Schtzngrmm, una battaglia senza parole e senza anima, raccontata da chi ha visto la morte e il dolore in tutte le sue più minute sfaccettature. Fa un po’ meno ridere, adesso?
Il coraggio di scrivere cose di questo tipo ha fatto di Jandl, non meno di Brecht nel teatro, un campione della sperimentazione linguistica applicata alla realtà, all’attualità alla vita reale. E non solo sulla carta, ma anche attraverso recitazioni provocatorie accompagnate spesso da musica jazz (che possono essere facilmente visionate anche su Youtube).
Jandl ha scritto ininterrottamente dal 1956 al 1999, ed è morto nel 2000, dopo aver ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.
(“La violenza della guerra nella poesia di Ernst Jandl”, di Hanrahan il Rosso)