Gramsci è morto in prigione
per anni lui ha studiato
o quanti anni noi
su lui abbiamo campato
o quanti anni noi
di lui ci siam nutriti.
Si affretti chi l'ha capito
a mettersi a studiare
ci vuole un pensiero nuovo
il coraggio di inventare
sennò il nemico potente
non si farà fermare.
Il nemico è cambiato
rischiamo di diventare
il suo migliore alleato
se non si studia per questo
la strategia adeguata
presto!
Si affretti chi l'ha capito
non perda un momento
si è tanto accumulato
e ora sta per scoppiare
ce n'è di gente pronta
a lottare!
E' questa gente qui
che rischia quotidianamente
di trovare l'ufficio
fabbrica o cantiere
un giorno chiusi per loro
per sempre!
Ammazzano i dimostranti
poi visitano i congiunti
schiacciano con un piede
decidono comodamente
della vita della gente
Certi li fanno morire
altri a loro piacere
li mettono nelle case
li fanno lavorare
e gli hanno tolto per sempre
il lusso di pensare.
Telefoni controllati
morti e imprigionati
tentano il colpo di Stato
ma che altro devono fare
per farcelo capire
che stiamo per precipitare
i tranquilli signori.
Gramsci è morto in prigione
per anni lui ha studiato
o quanti anni noi
su lui abbiamo campato
o quanti anni noi
di lui ci siam nutriti.
Ce ne hanno dati tanti
di segni premonitori
ma noi tiriamo avanti
si affretti chi l'ha capito
prima che sia troppo tardi
prima che sia troppo tardi
prima che sia troppo tardi.
per anni lui ha studiato
o quanti anni noi
su lui abbiamo campato
o quanti anni noi
di lui ci siam nutriti.
Si affretti chi l'ha capito
a mettersi a studiare
ci vuole un pensiero nuovo
il coraggio di inventare
sennò il nemico potente
non si farà fermare.
Il nemico è cambiato
rischiamo di diventare
il suo migliore alleato
se non si studia per questo
la strategia adeguata
presto!
Si affretti chi l'ha capito
non perda un momento
si è tanto accumulato
e ora sta per scoppiare
ce n'è di gente pronta
a lottare!
E' questa gente qui
che rischia quotidianamente
di trovare l'ufficio
fabbrica o cantiere
un giorno chiusi per loro
per sempre!
Ammazzano i dimostranti
poi visitano i congiunti
schiacciano con un piede
decidono comodamente
della vita della gente
Certi li fanno morire
altri a loro piacere
li mettono nelle case
li fanno lavorare
e gli hanno tolto per sempre
il lusso di pensare.
Telefoni controllati
morti e imprigionati
tentano il colpo di Stato
ma che altro devono fare
per farcelo capire
che stiamo per precipitare
i tranquilli signori.
Gramsci è morto in prigione
per anni lui ha studiato
o quanti anni noi
su lui abbiamo campato
o quanti anni noi
di lui ci siam nutriti.
Ce ne hanno dati tanti
di segni premonitori
ma noi tiriamo avanti
si affretti chi l'ha capito
prima che sia troppo tardi
prima che sia troppo tardi
prima che sia troppo tardi.
inviata da Bernart Bartleby - 10/8/2016 - 13:24
Gramsci è morto in prigione costituisce il finale de "LA VIVAZIONE" cantata scritta da Giovanna Marini nel 1969.
clara murtas - 13/9/2018 - 12:21
Ho sentito tutta "La Vivazione", cantata dal vivo da Giovanna Marini, a casa del grande antropologo culturale A.M Cirese, a Roma. Era il 1968. Avevo 14 anni
Alfredo Tutino
Alfredo Tutino
Alfredo Tutino - 16/5/2020 - 22:55
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da "La Vivazione"
Testo trovato nella Raccolta di canti politici per il corso di Giovanna Marini alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio
Sono costretto ad attribuire questo brano ad anonimo perché la fonte (l’unica – mi pare – in Rete) non ne precisa l’autore.
Potrebbe però trattarsi della stessa Giovanna Marini, ma non sono riuscito a trovare riferimenti precisi nella sua sterminata discografia. Lei si è occupata del grande intellettuale comunista ma mettendo in musica le poesie di Pasolini dalla raccolta “Le ceneri di Gramsci”. La scrittura del testo che segue non è certamente pasoliniana.
Ho datato il brano al 1970 per il riferimento al tentativo di colpo di Stato – quello organizzato dal “principe nero”, il nazifascista Junio Valerio Borghese – che viene fatto in una delle ultime strofe.