Kildevil
Con una mano sposta le nuvole in cielo
con l'altra affonda il sole nel mare al tramonto
la notte ha la pelle del mio stesso colore
mi parla e mi guarda con pietà
KILDEVIL
quel che di noi rimane nel fondo del mare e del rum
Siamo nati senza pace, siamo nati senza voce
stupidi scogli per sempre travolti
dal vomito del mare e del rum
KILDEVIL
Con una mano sposta le nuvole in cielo
con l'altra affonda il sole nel mare al tramonto
la notte ha la pelle del mio stesso colore
mi parla e mi guarda con pietà
KILDEVIL
quel che di noi rimane nel fondo del mare e del rum
Siamo nati senza pace, siamo nati senza voce
stupidi scogli per sempre travolti
dal vomito del mare e del rum
KILDEVIL
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Album: Letiana
Nelle parole dell'autore "il Kildevil era un rum molto forte bevuto dagli schiavi deportati nelle isole vergini alla fine del ‘700. A quell’epoca l’afflusso di schiavi era tale che conveniva acquistarne di nuovi e lasciar morire di fatica quelli che si avevano già, piuttosto che spendere delle risorse nel curarli. Un tentativo di rivolta da parte degli schiavi fallì proprio a causa del rum con cui festeggiarono la prima vittoria e che li ridusse all’incoscienza. Il brano racconta quindi una doppia schiavitù: quella dei deportati e quella dall’alcol.
Lo spunto mi è venuto dal libro “Le Isole Degli Schiavi” di Thorkild Hansen, edito da Iperborea."