Dedicata a Giovanna Daffini
Chiudo gli occhi e fuori dal mio tempo,
ti vedo e mi ritrovo lì, davanti a tanta gente
e canti e canto con te,
con la tua chitarra portata sulla destra,
la mia sulla sinistra.
Come uno specchio la tua immagine prende forma,
ti sento dentro me,
ma sarà vero che ho capito il tuo mondo?
ma sarà vero, ho sentito il tuo fiato!
Qui si parla sempre di te,
la tua presenza è memoria, è ancora vita,
è ancora canto!.
Ma che meraviglia, che passione, che bellezza!
e sempre sento che....
Quando io canto, penso soltanto ad una donna che tempo fa,
con la chitarra e col violino cantava storie di povertà:
dentro le piazze, nelle osterie portavi sogni e realtà,
e ci cantavi "Donna Lombarda" per tutti noi che siamo qua.
O donna donna, nostra compagna hai preso fiato, sei qui a cantar!
faremo cose dell'altro mondo, faremo vivere la libertà.
O donna donna, donna Giovanna ,con te vicino si riproverà
a scuoter dentro i sentimenti, la sètumana si cambierà:
nelle risaie, nelle officine si sente ancora a sopelà,
son le operaie i contadini che chiedon solo la dignità!
E allora..........
Forza che è giunta l'ora, siam partigian del canto,
per conquistar la vita, per liberarci dentro:
scendiamo giù dai palchi corriamo contro il tempo
per conquistar la pace che sia per tutto il mondo!
Apro gli occhi, l'incanto è ormai svanito,
tendo le mani, cerco ancora te!
Giovanna se n'è andata portando via il violino,
ma la chitarra l'ha lasciata a me!
Giovanna se n'è andata portando via il violino,
ma la chitarra l'ha lasciata a me!.
ti vedo e mi ritrovo lì, davanti a tanta gente
e canti e canto con te,
con la tua chitarra portata sulla destra,
la mia sulla sinistra.
Come uno specchio la tua immagine prende forma,
ti sento dentro me,
ma sarà vero che ho capito il tuo mondo?
ma sarà vero, ho sentito il tuo fiato!
Qui si parla sempre di te,
la tua presenza è memoria, è ancora vita,
è ancora canto!.
Ma che meraviglia, che passione, che bellezza!
e sempre sento che....
Quando io canto, penso soltanto ad una donna che tempo fa,
con la chitarra e col violino cantava storie di povertà:
dentro le piazze, nelle osterie portavi sogni e realtà,
e ci cantavi "Donna Lombarda" per tutti noi che siamo qua.
O donna donna, nostra compagna hai preso fiato, sei qui a cantar!
faremo cose dell'altro mondo, faremo vivere la libertà.
O donna donna, donna Giovanna ,con te vicino si riproverà
a scuoter dentro i sentimenti, la sètumana si cambierà:
nelle risaie, nelle officine si sente ancora a sopelà,
son le operaie i contadini che chiedon solo la dignità!
E allora..........
Forza che è giunta l'ora, siam partigian del canto,
per conquistar la vita, per liberarci dentro:
scendiamo giù dai palchi corriamo contro il tempo
per conquistar la pace che sia per tutto il mondo!
Apro gli occhi, l'incanto è ormai svanito,
tendo le mani, cerco ancora te!
Giovanna se n'è andata portando via il violino,
ma la chitarra l'ha lasciata a me!
Giovanna se n'è andata portando via il violino,
ma la chitarra l'ha lasciata a me!.
inviata da adriana - 2/8/2016 - 11:54
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