Per chi scendeva la strada era dura
per chi saliva ancora di più
per chi portava quel giorno la croce
ma quella croce la portavi tu
Prima il deserto, poi la scogliera
prima la sabbia, poi l'acqua del mare
tutti nascosti ci guida la luna
i pesci e le stelle ci stanno a guardare
Porta la croce di tutte le pene
portala in alto che ti conviene
tienila stretta, portala via
voglio soltanto non sia mai mia
Porta la croce portala bene
portaci in salvo da tutte le pene
tienila stretta, portala via
se cado tre volte sarà la mia
Il legno che taglia le onde e le notti
rubato alla terra e limato dal sale
piena di topi e di sogni interrotti
poi giungono a riva i fantasmi del male
Non puoi cambiare il colore del vento
non puoi fermare il respiro del mare
non puoi respingere i figli degli ultimi
scortati da Dio sanno già dove andare
Porta la croce di tutte le pene
portala in alto che ti conviene
tienila stretta, portala via
voglio soltanto non sia mai mia
Dammi una chiave che chiuda la notte
svegliami l'anima dopo le botte
ricordami sempre chi era mio padre
partito per fame affianco mia madre
partito per fame affianco mia madre
partito per fame per ombra a mia madre
per chi saliva ancora di più
per chi portava quel giorno la croce
ma quella croce la portavi tu
Prima il deserto, poi la scogliera
prima la sabbia, poi l'acqua del mare
tutti nascosti ci guida la luna
i pesci e le stelle ci stanno a guardare
Porta la croce di tutte le pene
portala in alto che ti conviene
tienila stretta, portala via
voglio soltanto non sia mai mia
Porta la croce portala bene
portaci in salvo da tutte le pene
tienila stretta, portala via
se cado tre volte sarà la mia
Il legno che taglia le onde e le notti
rubato alla terra e limato dal sale
piena di topi e di sogni interrotti
poi giungono a riva i fantasmi del male
Non puoi cambiare il colore del vento
non puoi fermare il respiro del mare
non puoi respingere i figli degli ultimi
scortati da Dio sanno già dove andare
Porta la croce di tutte le pene
portala in alto che ti conviene
tienila stretta, portala via
voglio soltanto non sia mai mia
Dammi una chiave che chiuda la notte
svegliami l'anima dopo le botte
ricordami sempre chi era mio padre
partito per fame affianco mia madre
partito per fame affianco mia madre
partito per fame per ombra a mia madre
inviata da dq82 - 1/7/2016 - 16:11
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Delaltér. Verso un altro altrove
Lampecrucis si muove laddove i Gang hanno dato voce a Marenostro, ovvero in quei territori dove ha ancora senso parlare di canzone d’autore a tutti gli effetti: impegno e poesia sono messi in musica per dare voce al grido degli ultimi, dei disperati che però non cadono mai nella rassegnazione: “Non puoi cambiare il colore del vento / non puoi fermare il respiro del mare / non puoi respingere i figli degli ultimi / scortati da Dio sanno già dove andare…”. Ecco, se c’è una speranza di sopravvivenza per la tradizione cantautorale italiana, è proprio grazie a brani come questo!
flaneur,com