C'ero io da solo sempre col cerino in mano
Gli altri intorno per soffiare via le notti
C'era chi parlava di una cosa sola
E poi si nascondeva tra le righe dell'inchiostro
Chi l'ha scritto in fronte e chi non riesce
A metter via gli insulti per gli altri erano niente
e quando siamo stati gli unici a ricominciare
Gli altri in spiaggia erano pronti per scavare.
C'eravamo noi c'eravate voi c'erano i fucili
C'e' chi crolla sotto i colpi dell'estate.
Chi respira con la testa nella sabbi
resta in piedi per contar le sedie vuote.
Si lamenta dei polimeri nel sangue.
Siamo i primi a uscire senta scorta.
Gli altri intorno si sono persi nei congressi.
C'eravamo noi c'eravate voi c'erano i fucili
E tutte le speranze nei fiumi d'inchiostro
A che non mi resti addosso niente di questi giorni
Fa che salga il gas dalle colline.
Anestesisti fra i banchi di scuola
Camici bianchi raccolgono i nostri vecchi
Dalle cime delle copertine come cecchini iugoslavi
E tutte le speranze nei fiumi d'inchiostro
Non abbandonarmi facciamo i turni
Anche quando sarai da solo a scaldarti
C'eravamo noi ceravate voi cerano i fucili
Gli altri intorno per soffiare via le notti
C'era chi parlava di una cosa sola
E poi si nascondeva tra le righe dell'inchiostro
Chi l'ha scritto in fronte e chi non riesce
A metter via gli insulti per gli altri erano niente
e quando siamo stati gli unici a ricominciare
Gli altri in spiaggia erano pronti per scavare.
C'eravamo noi c'eravate voi c'erano i fucili
C'e' chi crolla sotto i colpi dell'estate.
Chi respira con la testa nella sabbi
resta in piedi per contar le sedie vuote.
Si lamenta dei polimeri nel sangue.
Siamo i primi a uscire senta scorta.
Gli altri intorno si sono persi nei congressi.
C'eravamo noi c'eravate voi c'erano i fucili
E tutte le speranze nei fiumi d'inchiostro
A che non mi resti addosso niente di questi giorni
Fa che salga il gas dalle colline.
Anestesisti fra i banchi di scuola
Camici bianchi raccolgono i nostri vecchi
Dalle cime delle copertine come cecchini iugoslavi
E tutte le speranze nei fiumi d'inchiostro
Non abbandonarmi facciamo i turni
Anche quando sarai da solo a scaldarti
C'eravamo noi ceravate voi cerano i fucili
inviata da dq82 - 7/4/2016 - 11:15
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Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.