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Buon Dio

Gipo Farassino
Lingua: Italiano


Gipo Farassino

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[1972]
Parole e musica di Fausto Amodei e Gipo Farassino, interpretata da quest’ultimo nel recital “Uomini, bestie e ragionieri” del 1972

Uomini, bestie e ragionieri

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone.
Buon Dio di passaggio sulla terra, vegliando per la pace del suo mondo
gettò un'occhiata in casa della gente, ma da rifare non vi trovò niente
ma da rifare non vi trovò niente.

La fabbrica pulsava di lavoro, e l'uomo chino, quasi inginocchiato
tranciava, ritagliava e ricuciva, Buon Dio ne fu bene impressionato
Buon Dio ne fu bene impressionato.

Il babbo ritornando a casa stanco prendeva fra le braccia il suo bambino
un bacio in fronte per il riposino, Buon Dio ne rimase entusiasmato
Buon Dio ne rimase entusiasmato.

Ispezionò di qua e di là Buon Dio, e ovunque vi trovò la stessa cosa
la casa, il lavoro, una sposa, la festa col fedele chino in chiesa
la festa col fedele chino in chiesa.

Soltanto che Buon Dio frettoloso si accontentò di quella prima vista
e non capì che era tutto un gioco, soltanto un teatrino in cartapesta
soltanto un teatrino in cartapesta.

Non vide sotto gli abiti dell'uomo i gas, i parassiti della terra
la fabbriche di palle da cannone, i ras, i mecenati della guerra
i ras, i mecenati della guerra.

Così se ne partì senza voltarsi, col cuore pieno di soddisfazione
per quella sua stupenda creazione, e non poté udire l'esplosione
e non poté udire…

inviata da Bernart Bartleby - 7/3/2016 - 15:49




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