كي نرا الدّنيا عتبه في كل ثنيّه
نعطيها سكره و نْغمّض عينيّا
عادا كل مرّه نشوف بنيّه
ساعات تظهرلي نفس الطُّفْله
في الآخر تطلع موشي هيّا
في مخّي صورتها بدّاله
عين حْبارى وعين مذباله
زرقا سماوي في الضو مخضاره
كحلا شهلا تقحر مزيانه مسراره
على حلّة عيني نشوف ناس محرومه
مالخدمه والقدمة والدنيا برّا الحومه
محقورين مقهورين في الخرا للكرومه
يتنفسوا من تحت الصبّاط
على حلّة عيني نشوف ناس هاجّه
شاقّه خلا البحر، للموت حاجّه
من همّ البلاد الأمخاخ ولاّت خاجّه
تلوّج على همّ جديد غير الّي رات
على حلّة عيني نشوف ناس كالحه
في العرق واحلين ودموعهم مالحه
دمهم مسروق وحلمتهم بالحه
على ظهورهم تبنات قصورات
نعطيها سكره و نْغمّض عينيّا
عادا كل مرّه نشوف بنيّه
ساعات تظهرلي نفس الطُّفْله
في الآخر تطلع موشي هيّا
في مخّي صورتها بدّاله
عين حْبارى وعين مذباله
زرقا سماوي في الضو مخضاره
كحلا شهلا تقحر مزيانه مسراره
على حلّة عيني نشوف ناس محرومه
مالخدمه والقدمة والدنيا برّا الحومه
محقورين مقهورين في الخرا للكرومه
يتنفسوا من تحت الصبّاط
على حلّة عيني نشوف ناس هاجّه
شاقّه خلا البحر، للموت حاجّه
من همّ البلاد الأمخاخ ولاّت خاجّه
تلوّج على همّ جديد غير الّي رات
على حلّة عيني نشوف ناس كالحه
في العرق واحلين ودموعهم مالحه
دمهم مسروق وحلمتهم بالحه
على ظهورهم تبنات قصورات
inviata da Lorenzo (con l'aiuto di adriana) - 25/2/2016 - 20:44
Lingua: Francese
Traduzione francese da YouTube
A PEINE J'OUVRE LES YEUX
Quand je vois ce monde
de portes fermées,
je m'enivre et ferme les yeux.
Alors à chaque fois,
une fille m'apparaît.
Parfois, elle semble être la même,
finalement, c'en est une autre.
Dans mon esprit,
son image est mouvante :
Un œil fleuri et un autre fané,
bleus ciel,
qui virent au vert à la lumière,
noirs, noisettes, colériques,
rayonnants, souriants…
A peine j'ouvre les yeux,
je vois les gens privés
de travail, de bouffe,
et d'une vie hors de leur quartier.
Méprisés, dépités,
dans la merde jusqu'au cou,
ils respirent par leurs semelles.
A peine j'ouvre les yeux,
je vois des gens qui s'exilent,
traversant l'immensité de la mer,
en pèlerinage vers la mort.
De la galère du pays,
les têtes perdent l'esprit,
cherchant une galère nouvelle,
que celles déjà vues.
A peine j'ouvre les yeux,
je vois des gens éteints,
coincés dans la sueur,
leurs larmes sont salées,
leur sang est volé
et leurs rêves délavés.
Sur leur dos,
on construit des châteaux.
Quand je vois ce monde
de portes fermées,
je m'enivre et ferme les yeux.
Alors à chaque fois,
une fille m'apparaît.
Parfois, elle semble être la même,
finalement, c'en est une autre.
Dans mon esprit,
son image est mouvante :
Un œil fleuri et un autre fané,
bleus ciel,
qui virent au vert à la lumière,
noirs, noisettes, colériques,
rayonnants, souriants…
A peine j'ouvre les yeux,
je vois les gens privés
de travail, de bouffe,
et d'une vie hors de leur quartier.
Méprisés, dépités,
dans la merde jusqu'au cou,
ils respirent par leurs semelles.
A peine j'ouvre les yeux,
je vois des gens qui s'exilent,
traversant l'immensité de la mer,
en pèlerinage vers la mort.
De la galère du pays,
les têtes perdent l'esprit,
cherchant une galère nouvelle,
que celles déjà vues.
A peine j'ouvre les yeux,
je vois des gens éteints,
coincés dans la sueur,
leurs larmes sont salées,
leur sang est volé
et leurs rêves délavés.
Sur leur dos,
on construit des châteaux.
Lingua: Inglese
Traduzione inglese da YouTube
AS I OPEN MY EYES
When I see this world of closed doors,
I get drunk, and close my eyes.
And every time a girl appears to me.
Sometimes she seems to be the same
But in the end she is another.
In my mind her image is moving.
An eye in blossom and another wilting.
Like a blue sky that turns green in the light.
Dark, hazel, angry, shining, smiling...
As I open my eyes,
I see a people deprived of work, of food
and a life outside their neighbourhood.
Despised, aggrieved, up to their eyes in problems
They breathe through the soles of their feet.
As I open my eyes,
I see those retreating to exile,
crossing the ocean's immensity,
on a pilgrimage to death.
With the country's troubles,
people lose their minds
looking for new troubles,
different from those they knew.
As I open my eyes,
I see people who are extinguished.
Trapped in their sweat,
and their tears are salty.
Their blood has been stolen
and their dreams have faded,
while castles were built on their backs.
When I see this world of closed doors,
I get drunk, and close my eyes.
And every time a girl appears to me.
Sometimes she seems to be the same
But in the end she is another.
In my mind her image is moving.
An eye in blossom and another wilting.
Like a blue sky that turns green in the light.
Dark, hazel, angry, shining, smiling...
As I open my eyes,
I see a people deprived of work, of food
and a life outside their neighbourhood.
Despised, aggrieved, up to their eyes in problems
They breathe through the soles of their feet.
As I open my eyes,
I see those retreating to exile,
crossing the ocean's immensity,
on a pilgrimage to death.
With the country's troubles,
people lose their minds
looking for new troubles,
different from those they knew.
As I open my eyes,
I see people who are extinguished.
Trapped in their sweat,
and their tears are salty.
Their blood has been stolen
and their dreams have faded,
while castles were built on their backs.
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Lorenzo Masetti dal francese e un po' dall'inglese
NON APPENA APRO GLI OCCHI
Quando vedo questo mondo
di porte chiuse
mi ubriaco e chiudo gli occhi.
E ogni volta,
mi appare una ragazza
A volte sembra che sia la stessa
ma alla fine, è un'altra.
Nella mia mente,
la sua immagine è instabile
un occhio in fiore e un altro appassito,
azzurri come il cielo
che virano al verde alla luce
neri, nocciola, arrabbiati,
raggianti, sorridenti...
Non appena apro gli occhi
vedo le persone private
del lavoro, del cibo,
e di una vita fuori dal loro quartiere
disprezzati, afflitti
nella merda fino al collo
respirano dalle suole delle scarpe.
Non appena apro gli occhi
vedo la gente che parte in esilio
attraversando l'immensità del mare,
in pellegrinaggio verso la morte.
Dalla galera del proprio paese
perdono la testa
per cercare una galera diversa
da quelle che hanno già visto.
Non appena apro gli occhi
vedo gente spenta
incastrata nel proprio sudore,
hanno lacrime salate
il sangue gliel'hanno rubato
e i loro sogni sono svaniti.
E intanto sulla loro schiena
costruiscono castelli.
Quando vedo questo mondo
di porte chiuse
mi ubriaco e chiudo gli occhi.
E ogni volta,
mi appare una ragazza
A volte sembra che sia la stessa
ma alla fine, è un'altra.
Nella mia mente,
la sua immagine è instabile
un occhio in fiore e un altro appassito,
azzurri come il cielo
che virano al verde alla luce
neri, nocciola, arrabbiati,
raggianti, sorridenti...
Non appena apro gli occhi
vedo le persone private
del lavoro, del cibo,
e di una vita fuori dal loro quartiere
disprezzati, afflitti
nella merda fino al collo
respirano dalle suole delle scarpe.
Non appena apro gli occhi
vedo la gente che parte in esilio
attraversando l'immensità del mare,
in pellegrinaggio verso la morte.
Dalla galera del proprio paese
perdono la testa
per cercare una galera diversa
da quelle che hanno già visto.
Non appena apro gli occhi
vedo gente spenta
incastrata nel proprio sudore,
hanno lacrime salate
il sangue gliel'hanno rubato
e i loro sogni sono svaniti.
E intanto sulla loro schiena
costruiscono castelli.
×
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.
"À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) uscito nel 2015 è il primo film della tunisina Leyla Bouzid, un film con cui la regista firma, in musica, un vero e proprio inno alla libertà, un inno per tutta una parte della gioventù araba.
È negli ultimi anni della dittatura di Ben Ali, appena prima della primavera tunisina che Leyla Bouzid ha scelto di ambientare il film, come a sottolineare che niente si è risolto, e che molte lotte sono tuttora di attualità, come sono attuali le lotte del personaggio principale, Farah, una giovane cantante ribelle e piena di talento, energica e innamorata, decisa a tutti i costi a cantare la sua rivolta sfidando il pericolo, i divieti, la violenza di una dittatura che non si farebbe problemi a schiacciarla, a fare tacere questa musica così spesso insopportabile agli occhi dei dittatori o dei terroristi di tutti gli orizzonti, dai bar di Tunisi al Bataclan, ma che non possono fermare. Dice la giovane regista:
traduzione della recensionedel film di Florence Leroy per France Info.