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Brandon

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Lingua: Inglese


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[2014]
Unico singolo estratto dall’album intitolato “Circulation”

Circulation

Come Girls Don't Cry, una canzone dedicata a Teena Renae Brandon (1972-1993), giovane transgender del Nebraska il quale, in cerca di identità e felicità dopo un’infanzia segnata dagli abusi sessuali subiti in un ambito familiare dominato dall’ignoranza e dall’alcol, terminò il suo calvario nei giorni tra Natale e Capodanno del 1993, prima violentato e poi trucidato, insieme a due amici che avevano cercato di nasconderlo, da due balordi tranfobici.



La terribile storia di Brandon/Teena e l’omicidio suo e di Lisa Lambert e Phillip DeVine sono stati raccontati nel film “Boys Don't Cry”, diretto nel 1999 da Kimberly Peirce, con una grandissima Hilary Swank nel parte del protagonista.



Gli autori della violenza e delle brutali esecuzioni, tali Tom Nissen e John Lotter, sono stati condannati rispettivamente all’ergastolo e alla pena di morte.
Le morti di Brandon/Teena e di Matthew Shepard, avvenuta due anni dopo, hanno portato ad una revisione della legislazione statunitense su prevenzione e repressione dei cosiddetti “crimini d’odio”.
Brandon wants to cut her hair
But she's scared
She really likes the girl in the black
They cut themselves on blades of grass

She won't call you names
You won't have to be afraid honey
She won't call you names
And you won't have to be afraid at all
She's such an outdoorsman
She kissed her out of boredom
Left her outta sorts when she took it with a grain of salt

'Cause Brandon really understands
Just what it means to be a man
Oh I think she really understands
Just what it means to be a man

She won't call you names
You won't have to be afraid honey
She won't call you names
And you won't have to be afraid at all
So find the one you love
And tell them that you do
And try to be yourself
I know that that's confusing

When everybody picks a side...
Like divorce
And I finally saw the blue in your eyes...
At the morgue

inviata da Bernart Bartleby - 9/9/2015 - 15:42


La lapide sulla tomba di Brandon/Teena, possibilmente l’ultimo insulto all’identità sessuale che lui sentiva sua.
La lapide sulla tomba di Brandon/Teena, possibilmente l’ultimo insulto all’identità sessuale che lui sentiva sua.

Bernart Bartleby - 9/9/2015 - 15:42




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