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Slavery Is a Hard Foe to Battle

The Hutchinson Family Singers
Lingua: Inglese



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[1855]
Scritta da Judson Hutchinson sulla melodia di “Jordan is a Hard Road to Travel” di Dan Emmet (1815-1904), songwriter e fondatore alla metà del secolo del più importante “blackface minstrel group”, i Virginia Minstrels.
Testo trovato su The Hardtacks. Folk music of the Civil War era
Interpretata da Peter Janovsky (ricercatore e docente newyorkese, nonchè chitarrista e folksinger) nel disco intitolato “Winners and Losers: Campaign Songs from the Critical Elections in American History, Vol. 1” pubblicato dalla Folkways Records nel 1978.


Winners and Losers

Davvero curioso che gli Hutchinsons, originari del nord e convinti abolizionisti, abbiano adottato per questa loro canzone una melodia composta dall’autore di “Dixie”, vero e proprio inno degli Stati schiavisti del sud, quel Dan Emmet che aveva fondato il primo ed il più famoso gruppo musicale di bianchi che, travisati da “niggers”, da “darkies”, da “Jim Crow” che dir si voglia, celebravano l’"happy-go-lucky darky on the plantation", cioè quanto fosse “gioioso” ed “armonioso” il sistema economico rurale del Sud, fondato sul brutale sfruttamento schiavistico.



Non mi lancio qui in una disamina dei complessi motivi che portarono alla Guerra Civile americana ma credo che, tra tutti, quello dell’abolizione della schiavitù sia stato davvero il meno importante, forse solo un pretesto, tant’è che pure Lincoln ancora nel 1862, in piena guerra, scriveva: “Il mio obiettivo supremo in questa battaglia è di salvare l'Unione, e non se porre fine o salvare la schiavitù.” E i “Northern doughfaces”, letteralmente le “facce di pasta del Nord” – espressione coniata dal repubblicano John Randolph, storico deputato della Virginia – erano i molti rappresentanti democratici che – specie al Senato, per i soliti motivi di opportunismo ed equilibrismo politico – appoggiavano le istanze pro-schiaviste dei latifondisti del sud, mentre al contrario erano molto più numerosi i repubblicani – spesso imprenditori industriali di visione liberista – a sostenere l’abolizionismo in chiave di svecchiamento del sistema produttivo e di instaurazione di un vero libero mercato interno (i “liberisti” sono sempre così, invocano le regole solo se a scriverle e ad avvantaggiarsene sono poi prima di tutto loro stessi!)

Credo che sia proprio per questa “debolezza originaria” dell’abolizionismo, per questa sua funzionalità ad altri scopi, diversi e assai meno nobili – di fatto quella guerra fratricida che costò oltre mezzo milioni di morti fu una guerra di conquista economica, al pari del nostro Risorgimento – che negli USA gli afroamericani abbiano poi sofferto e dovuto lottare così tanto.

E non sembra che sia ancora finita: “Slavery Is A Hard Foe To Battle”…
I looked to the South and I looked to the West,
And I saw old slavery a coming.
With four Northern doughfaces hitched up in front,
Driving freedom to the other side of Jordan.
Then take off your coats and roll up your sleeves.
Slavery is a hard foe to battle I believe.
Then take off your coats and roll up your sleeves.
Slavery is a hard foe to battle I believe.

Slavery and freedom they both had a fight,
And the whole North came up behaind 'em.
Hit slavery a few knocks with a free ballot box
Sent it staggering to the other side of Jordan
Then rouse up the North, the sword unsheath,
Slavery is a hard foe to battle I believe.
Then rouse up the North, the sword unsheath,
Slavery is a hard foe to battle I believe.

If I was the Legislature of these United States,
I'd settle this great question accordin':
I'd let every slave go free over land and on the sea,
And let them have a little hope this side of Jordan.
The rouse up the free, the sword unsheath,
Freedom is the best road to travel I believe.
The rouse up the free, the sword unsheath,
Freedom is the best road to travel I believe.

The South have their school where the masters learn to rule,
And they lord it o'er the free states accordin';
But sure they better quite, e'er they raise the Yankee grit,
And we tumble 'em over 'tother side of Jordan.
Then wake up the North, the sword unsheath.
Slavery is a hard foe to battle I believe.
Then wake up the North, the sword unsheath.
Slavery is a hard foe to battle I believe.

But the day is drawing nigh that Slavery must die,
And everyone must do his part accordin':
Then let us all unite to give every man his right,
And we'll get our pay the other side of Jordan.
Then wake up the North, the sword unsheath,
Freedom is the best road to travel I believe.
Then wake up the North, the sword unsheath,
Freedom is the best road to travel I believe.

inviata da Bernart Bartleby - 2/9/2015 - 11:35




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